La Domenica delle Palme: Ulivo simbolo di Pace e nuova poesia dialettale di Giuseppe Marzano, “Le Parme”

La Domenica delle Palme: Ulivo simbolo di Pace e nuova poesia dialettale di Giuseppe Marzano, “Le Parme”

10 Aprile 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il disegno di un bambino per la Pace

Oggi è la Domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso festante di Gesù a Gerusalemme e ci introduce nella Settimana della Passione e Morte del Messia e, tra una settimana, alla Pasqua della sua Resurrezione!

Momento religioso e storico di grande attualità, “paradigma” della “passione” vissuta oggi dal mondo intero e, in particolare, dal martoriato popolo ucraino a causa di “carnefici” di ogni risma e latitudine che seminano terrore e sangue e mettono a rischio nel mondo la Pace, di cui è simbolo il ramoscello di ulivo benedetto oggi nelle Chiese.

Auguriamoci che la Pace, simboleggiata dall’ulivo, trionfi sugli abietti interessi nazionali e nazionalistici, imperialistici ed economici che portano sofferenze e guerre, di cui le prime vittime sono soprattutto milioni di inermi cittadini e bambini.

Scrive Gino Strada nel suo libro “Una persona per volta”, che consiglio a tutti di leggere: “Ogni giorno, migliaia di persone soffrono le conseguenze di guerre di cui ignorano le ragioni. Ma allora qual è il senso della guerra, contro cui si sta combattendo, se si dichiara di combattere contro dittatori e terroristi e poi il risultato finale è che nove volte su dieci è un civile a perdere la vita? Quale medico prescriverebbe un farmaco che nove volte su dieci uccide il paziente?” (pag. 72).

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Occorre coltivare la “cultura della Pace”, che è, soprattutto, come ci insegna Gino Strada, un chiaro “No alla guerra”, e opporre alle ipocrite ragioni di Stato, spesso fomentatrici di guerre per tutelare macroscopici interessi economici di pochi individui e gruppi, le ragioni dell’Umanità, che vuole vivere in pace e non ammette ragioni di fronte al sangue innocente di inermi cittadini sparso inutilmente in Ucraina e in tanti altri Paesi del mondo.

Non ci sono ragioni di fronte alla guerra. C’è solo barbarie e follia, come giustamente dice Papa Francesco, raccogliendo il grido di pace di tutti gli uomini e le donne del nostro pianeta.

Auguriamoci che questa “passione” che l’Europa e il mondo oggi stanno vivendo abbia termine e che si giunga al più presto alla “resurrezione” e al trionfo della Pace!

Il “quadretto” che oggi l’ins. Giuseppe Marzano ci offre con la sua nuova poesia dialettale “Le Parme”, scritta per l’occasione, è un “quadretto” di serenità e di festa, di ieri e di oggi, cui tutti aneliamo e che solo la pace ci può garantire.

Ins. G. Marzano

Dopo la mirabile declamazione della parabola de “Il Figliol prodigo” in rima dialettale fatta nella serata di giovedì 7 aprile presso la Chiesa Cristo Re, Pippi Marzano, che ringraziamo ancora una volta, ci “regala” un altro momento della sua rinata creatività e, da giovane “vegliardo” che ha educato intere generazioni di collepassesi, lancia un profondo messaggio di pace in questo giorno delle Palme… “…tanta ggente, Usanna va’ cantandu, e pace sia!!!”.

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Le Parme

 

Cu le Parme

pijara Gesù Cristu, cantandu ‘mmenzu a via

“Usanna, usanna, usanna a lu Signore

te lu mundu,

usanna, clorria a Ddiu

e pace an terra”.

Gesù Cristu

su llu ciucciareddhru,

salutava tutti cu llu core,

ca, cu tanta festa,

c’era bbeddhru,

nde facine, propriu, crande unore!

 

Puru a stu paese osci è festa,

n’cè lla Prucissione

‘mmenzu a via,

e, cu lle Parme an coddhru,

tanta ggente,

Usanna va’ cantandu,

e pace sia!!!

 

Comu a tiempi ‘ntani

s’usa ‘ncora

‘u panarinu

te fuiazze verdi e gialle

nturtijate,

chinu te “cacai”

pè lli vagnuni

e pè lli crandi, poi,

te ggiocculate.

 

Se ppende nnanzi

‘u lettu, “u panarinu’

cu ‘rria finu a Pasca,

beddhru e sanu,

ma lu vagnone,

spertu, spertu,

lu sapimu,

lu sbacantisce tuttu

…chianu chianu!

 

Lu meiu “panarinu”

è ppè lla zzita

te lu ggiovinottu

“ncustumatu”,

ca lu para tuttu

cu llù core.

Lu ggiurnu te le Parme,

cusì ‘nciole!

Giuseppe Marzano

9.4.2022


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Pantaleo Gianfreda