Paoluccio Polimeno ha finalmente una lapide … grazie alla generosità della ditta Aluisi

Paoluccio Polimeno ha finalmente una lapide … grazie alla generosità della ditta Aluisi

20 Ottobre 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Era morto improvvisamente il 22 agosto di due anni fa il mitico e “immortale” Paoluccio Polimeno… aveva 88 anni… ma lui forse si illudeva di averne solo 22… essendo nato il 29 febbraio di un anno bisestile e festeggiava il suo compleanno solo ogni quattro anni.

La sua scomparsa aveva scosso e commosso la nostra comunità… Paoluccio, gran lavoratore e cultore della Madre Terra, oltre che generoso datore di lavoro, era uno dei più noti personaggi di Collepasso.

Il suo originale e caratteristico “modo di essere” era diventato un “mito” per tutti. La sua morte e i suoi funerali coincisero, purtroppo, nel periodo e nei momenti più duri e restrittivi della pandemia da covid e pochi vi parteciparono.

Voglio pensare che in momenti normali la comunità gli avrebbe tributato partecipazione e commozione collettive e certamente le centinaia e centinaia di “beneficiati” della sua generosità e del suo lavoro sarebbero stati tutti presenti per dimostragli affetto e riconoscenza…

Pochi giorni dopo la sua morte gli dedicai un articolo che lessero e commossero migliaia di lettori (cliccare su  Addio, Paulucciu… ultimo leggendario rappresentante della morente società contadina

Paolo Polimeno nella sua casa e (sotto) sul suo trattore

Paoluccio venne sepolto in un loculo del Cimitero comunale, nonostante fosse quasi al termine la sua ampia cappella “di famiglia” (e “famiglia” per lui erano anche alcuni dei suoi più cari e fedeli operai agricoli) e una lapide “provvisoria” venne apposta alla sua tomba.

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… e “provvisoria” è rimasta incredibilmente per due anni e due mesi… tra lo sconcerto generale!

Non entro nel merito dei motivi di questa incredibile e assurda “provvisorietà”.

Il giovane e bravo – a Paoluccio molto affezionato e caro – Amministratore (nominato dal Tribunale) che cura la notevole eredità ha, come si dice, “le mani legate”. Quando, circa un paio di mesi fa, sollecitato da alcuni cittadini, l’ho chiamato per la vicenda della lapide e della “cappella incompiuta”, mi ha espresso tutta la sua amarezza e il suo disagio (oltretutto, la complessità di questa “eredità” e gli inevitabili contrattempi stanno richiedendo tempi lunghi)… “sono pronto a fare una colletta e dare il mio contributo personale almeno per fargli una lapide”, disse.

Non c’è stato bisogno. L’attivo e generoso Tony Aluisi, titolare della nota azienda familiare di onoranze funebri e di altre collegate, ha provveduto in questi giorni a “riempire un vuoto”. Ha fatto realizzare ed apporre sulla tomba di Paoluccio Polimeno una bella lapide con la sua immagine stilizzata, in testa la caratteristica “bustina”, l’immancabile trattore e una frase significativa: “Sei tornato alla terra… alla tua amata terra”.

La famiglia Aluisi si è dotata nei giorni scorsi di un nuovo “ramo d’azienda”, denominato “AluisiLap”, per la progettazione e realizzazione di lapidi in marmo… e la prima lapide è stata per Paoluccio, generosamente realizzata e donata per “colmare un vuoto” che pesava da tempo sulle nostre coscienze!

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Un gran bel gesto, di cui dare atto a Tony e familiari, in memoria di una persona indimenticabile, generosa e amata che meriterebbe ancora tanto dalla nostra comunità…

Pantaleo Gianfreda


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