Un angosciante interrogativo: Dieng poteva essere salvato se si fosse usato il defibrillatore del Comune?!?
7 Ottobre 2022L’improvvisa morte per infarto, ieri mattina, del 69enne senegalese Dieng El Hadji, a pochi metri dal Palazzo municipale, ha profondamente scosso e commosso la comunità collepassese e l’intera provincia.
Una morte improvvisa che pone, però, inquietanti interrogativi.
Dieng poteva essere salvato se qualcuno fosse intervenuto immediatamente utilizzando il defibrillatore che pare sia in dotazione al Comune?!?
Un interrogativo che già ieri serpeggiava tra alcuni dei presenti in piazza, memori di un post di due anni fa (7 luglio 2020) sul profilo facebook dell’ex sindaco Paolo Menozzi, che pubblicò persino alcune foto con l’ex assessore Luigi Felline, mentre, a Bari, presso la sede del Consiglio regionale, il presidente della Regione Michele Emiliano consegnava loro il defibrillatore per il Comune di Collepasso, che, scriveva l’ex sindaco, “sarà posizionato in Piazza Dante”.
Riporto il post integrale:
Se qualcuno avesse immediatamente utilizzato il defibrillatore che da oltre due anni è nella disponibilità del Comune, lo sfortunato pensionato senegalese poteva essere salvato?!?
All’inquietante interrogativo non può certamente essere data una risposta da “noi profani”.
Potranno, però, darla persone professionalmente competenti, se la Procura della Repubblica decidesse doverosamente di aprire un’inchiesta sull’improvvisa morte per infarto del cittadino senegalese a pochi metri dal Palazzo municipale e sui motivi per cui il defibrillatore del Comune non è stato utilizzato.
Oltre due anni fa il sindaco Menozzi definiva pomposamente Collepasso “città cardioprotetta”, ma alla prima vera prova abbiamo preso drammaticamente atto che non è così.
È vero, come qualcuno diceva ieri in piazza, che “nessuno del Comune” è stato in grado di utilizzare il defibrillatore?!?
È vero che, nonostante parole e promesse antiche e così drammaticamente attuali (“A breve saranno messi in rete con le centrali operative 118 e questi apparecchi, insieme a tutti gli operatori già formati e altri che lo saranno a breve, ci permetteranno di realizzare il progetto “Collepasso città cardioprotetta””), nessun dipendente comunale è stato formato all’uso del defibrillatore?!? E se è stato formato, perché nessuno è intervenuto?!?
Domande inquietanti ed angoscianti su cui qualcuno – in primo luogo, l’ex sindaco Menozzi e la sindaca Manta, ieri presente sul luogo della tragedia con altri amministratori – ha il dovere di dare risposte immediate e plausibili ed altri – Procura della Repubblica, in primis – il sacrosanto dovere di fare chiarezza, tranquillizzare i familiari del defunto e tutti i cittadini ed individuare eventuali responsabilità.
Pantaleo Gianfreda