“Caso Cimitero”: bugie ed ossessioni di una “sindaca-scorpione”, velenosa e rabbiosa

“Caso Cimitero”: bugie ed ossessioni di una “sindaca-scorpione”, velenosa e rabbiosa

9 Gennaio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda

Confesso che comincia a farmi un po’ di tenerezza (eufemismo per non scrivere “pena”) la “ragazzetta rabiosetta e velenosetta” che, per caso o per fortuna – o, come scriverebbe il suo protettore San Bonaccio, “pe’ ‘na botta te c…o” – si ritrova, “a sua insaputa”, a fare la sindaca te Culupazzu… e bisognerebbe aggiungere che forse mai, come in questo surreale inizio d’anno “infarcito” dai tanti “vaffanc…” dei “bonacci e bonaccini” che detengono a vario titolo il potere locale, il termine dialettale del nostro topos sia così emblematicamente identificativo dell’attuale situazione amministrativa e, al contempo, dello squallore e della grettezza di chi amministra.

Se il soggetto risponde in modo così rabbioso e velenoso ad un mio “articoletto” che riguarda l’assegnazione di lavori presso il Cimitero comunale ad una ditta siciliana (cliccare su O Menozzi o Manta… allu cimiteru te Culupazzu sempre la Sicilia canta)… è evidente che quel tipo di risposta, impensabile (almeno nella seconda parte) per un sindaco che abbia rispetto di tutti i cittadini e dell’informazione, riveli un malessere generale e una particolare e personale fragilità che le sta facendo perdere “il lume della ragione”, inducendola a scrivere “pizzini” più confacenti (con rispetto parlando) ad un “Pizzi” qualunque!

Sarà il nervosismo che le deriva dalla delicatezza dell’attuale e critica situazione politico-amministrativa che sembra farle “franare il terreno sotto i piedi” e delle “alte e ripetute grida” che provengono dalle “alte stanze” municipali, ormai da tempo oggetto di narrazione, sussurri e scherno da “leggenda metropolitana”?!?

Invece, però, di razionalizzarsi e cercare di riprendere in mano la difficile situazione, la sindaca decide di fare la “monatta”, sparge “peste”, rancori, odii, “getta benzina sul fuoco”, provoca, offende, terrorizza, minaccia. Non sono, per la verità, l’unico ad essere oggetto delle sue “ossessioni” e rabbie, sebbene… “bontà sua!”… mi ritenga il suo “Number One”.

Oltretutto, come ogni bambina “colta con le mani nella marmellata”, tende sempre, forse perché male informata o lettrice prevenuta e/o per innata tendenza a manipolare e fare la “pinocchietta”, a piegare e spiegare la realtà “a suo uso e consumo”, adulterando i fatti e quello che scrivo. D’altronde, lei è ormai abituata a vivere una sua “realtà parallela” e virtuale, quasi completamente avulsa dalla “realtà reale”!

I “pragmatisti” e i “machiavellisti” della (cattiva) politica sostengono da sempre che i politici hanno diritto, talora persino il dovere, di mentire… ma la Manta non aveva promesso una “buona” e diversa politica?!?

Non ho alcuna remora a riproporre integralmente il post pubblicato sulla sua pagina facebook (almeno la lettura “va oltre” il ristretto numero di “mipiacisti” per affetto, stima, obbligo, convenienza o piaggeria):

Intanto, mi fa piacere di averle dato l’occasione, dopo le mie “illazioni” (… ma non smentisce, anzi conferma, che i lavori siano stati affidati ad una ditta siciliana… e allora dove sono le “illazioni”?!?) e a sette mesi esatti dall’atto deliberativo della sua Giunta (n. 79 dell’8 giugno 2022), di comunicare ai cittadini la decisione del “Restauro conservativo della facciata del cimitero comunale” ed ora l’affidamento dei lavori.

Su questa decisione di spendere 20mila euro del bilancio comunale (cioè di soldi che i cittadini versano al Comune a vario titolo) per il restauro della vecchia “facciata del cimitero comunale” ci sarebbero già da fare alcune osservazioni di buon senso… salvo che la sindaca non consideri anche “fango” semplici e corrette osservazioni.

L’ingresso al cimitero dalla via di Maglie è, infatti, chiuso da decenni e non costituisce più accesso principale e nemmeno secondario, la vecchia “facciata” non presenta cedimenti o decadenza strutturali e conserva una sua inalterata e nobile, pur decadente, vetustà.

LEGGI ANCHE  Michele Emiliano a Collepasso per la campagna elettorale

Senza parlare di altri importanti lavori da fare nel paese e rimanendo solo nell’ambito del Cimitero, è oggi prioritario spendere 20mila euro del bilancio “proprio” comunale per il “restauro conservativo della facciata” o non sarebbe prioritario e più opportuno spendere quei soldi per altri lavori nel Cimitero, che ne avrebbero certamente migliorato lo stato e dato anche possibile lavoro a ditte locali?!?

Sindaca ed assessori conoscono lo stato generale del cimitero e si rendono conto che altre sono le priorità?!?

Ad esempio, asfaltare “dopo anni e anni di abbandono” le stradine sterrate, che diventano pozzanghere quando piove, che si diramano dall’ingresso secondario del cimitero, completamente trascurato, e altre stradine interne ancora sterrate o piantumare nuove essenze arboree nella vasta area verde di congiunzione tra la vecchia area cimiteriale e la nuova, destinata all’ampliamento, dove insistono già alcune cappelle abbandonate a se stesse.

L’Amministrazione è certamente responsabile delle sue scelte, anche quando appaiono improvvide e poco opportune, ma in uno Stato democratico ogni cittadino ha il diritto di criticare ed esprimere il proprio diverso parere o il proprio dissenso, senza essere offeso e minacciato, soprattutto quando si rilevano “analogie” tra vecchie e presunte “nuove” politiche, come, ad esempio, l’affidamento dei lavori ad una ditta siciliana… e qui, come si dice, “casca l’asino” (o “l’asina”)!

È pienamente legittimo (senza avere la pretesa di dare a chicchessia patenti di legittimità) che una sindaca comunichi ai suoi cittadini, seppur con sette mesi di ritardo, la decisione dell’Amministrazione di procedere al “Restauro conservativo della facciata del cimitero comunale”. Non sono legittime, però, le manipolazioni e le menzogne circa la ditta affidataria, invettive e ignobili “pizzini” contro la mia persona, “rea” di criticare una sindaca (dopo averla votata, purtroppo!) che si dimostra sempre più inadeguata a rivestire e svolgere il suo ruolo.

Scrive la sindaca come “… non ci siano ditte locali con tali requisiti”.

Laura Manta mente! … semplice“mente” e spudorata“mente”!

Per comprendere l’enormità delle sue menzogne, basterebbe consultare l’elenco degli operatori con identici requisiti pubblicato dal Segretariato regionale per la Puglia del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, da cui emerge la presenza nella sola provincia di Lecce di altre aziende (seppur non aggiornato al 2022, cliccare su elenco).

Oppure e più semplicemente leggere un identico atto amministrativo del 30.12.2022 del vicino Comune di Parabita per “affidamento lavori di manutenzione e restauro… del nuovo cimitero monumentale di Parabita”, i cui lavori sono stati assegnati ad una ditta di… Alezio! (cliccare su Parabita)

Di “ditte locali” ce ne sono e non era indispensabile “limitare la scelta” alla sola siciliana!

Acclarata la sua menzogna, chiudo sull’argomento e passiamo ai “florilegi” e turpiloqui successivi… con una premessa, che parte dalla “coda” della seconda e più sostanziosa parte del suo post, rivelatrice del “démone” che si annida in questa “sindaca-baby”… “in cauda venenum”, dicevano i latini… “il veleno è sulla punta della coda”, come negli scorpioni… e la nostra “sindaca-scorpione” in tema di “veleni” è, a quanto pare, abbastanza erudita ed edotta.

Scrive:

… intanto… “PREGO!” per il “sentito GRAZIE”! Mi permetto, prima di tutto, di far sommessamente presente, di fronte a così alto afflato religioso che la “sindacaMente” dimostra da quando è stata “elevata agli onori degli altari” municipali, che i miei “religiosi aneliti” (anche culturali, sociali e politici) affondano le radici nella mia giovanile formazione seminaristica e nella profonda lettura ed esegesi del Vangelo.

Se la “sindacaMente” conoscesse bene il Vangelo, saprebbe che, accanto ai grandi e fondamentali insegnamenti di pace e fraternità, Gesù era solito anche… “gettare fango a ogni piè sospinto” – ed in modo talora deciso e severo – sui tanti “scribi e farisei ipocriti” del tempo, sui “mercanti del tempio” e gentaglia simile. Lui non si risparmiava certo nel “flagellare” e condannare duramente (o, come scrive lei, nel “gettare fango”) i vizi e i viziosi dell’epoca. Anzi, fece di più e lo fece con durezza e decisione, come quando cacciò i mercanti dal tempio. Secondo Marco (11,15-19) e gli altri Vangeli… “Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi…  “Non è scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti’? Ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni… I capi sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire, perché lo temevano, poiché tutta la folla era rapita in ammirazione della sua dottrina”.

LEGGI ANCHE  Grande attesa per l'eclissi di sole di venerdì 20 marzo. In Italia buio quasi totale

La neoreligiosa Manta pensa forse che il mio coerente essere “prodigo di religiosi aneliti”, che rivendico, sia in contrasto con la mia coerente e civile battaglia contro “scribi e farisei ipocriti” e “mercanti del tempio” di ieri e di oggi… si chiamassero ieri Silvano, Salvatore, Paolo, ecc. ed oggi Laura?!?

Ho sempre difeso gli ultimi, i deboli e i poveri (anche “di spirito”)… ho sempre duramente combattuto potenti, prepotenti, presuntuosi, ambiziosi e arroganti di qualunque risma e appartenenza… non dovrebbe chiedersi, piuttosto, la sindaca se anche lei non stia ormai scivolando nell’appartenenza a tali categorie… anzi, se non ne faccia già parte?!? Una sindaca, cui mancano il senso del rispetto verso tutti i cittadini (al di là di posizioni e appartenenze), l’umiltà e la disponibilità a confrontarsi per il bene comune, non dovrebbe finalmente “crescere” e porsi queste domande?!? Non poteva semplicemente rispondere con garbo ed educazione, spiegare come stanno le cose, esporre la sua posizione, evitare lo “scorpione” velenoso che sparge astio, odio, rancore, divisioni, scontri, tensioni sociali e persino terrore?!?

Non risponde e non rende conto di cose serie puntualmente sottoposte alla sua attenzione (Pug, Polo scolastico, “vicenda don Marco”, trasparenza amministrativa, partecipazione dei cittadini e tante altre scottanti problematiche del paese) e ‘sse mmiscia, ridicolizzando se stessa e il suo ruolo, in “catilinarie” rancorose, maligne, ignobili e persino diffamatorie.

Capisco il suo nervosismo, dovuto (forse ed anche) alla presa di coscienza della sua obiettiva inadeguatezza a fare la sindaca… glielo avevo detto in tempi non sospetti… “Non ti candidare a sindaco… candidate una persona di esperienza come sindaco (le avevo suggerito anche alcuni nomi), insieme a lui/lei fate una lista con tanti bravi giovani e fate la vostra esperienza… tra cinque anni, se avrai ben operato e fatto esperienza, potrai candidarti tu a sindaco!”… non mi ha ascoltato, ha preferito assecondare le sue smodate ambizioni e presentarsi anche con candidati consiglieri deboli ed inesperti… che ci posso fare?!?

Il termine “detrattore” è anche sinonimo di “diffamatore, calunniatore”, ecc.… non pensa – lei che è avvocato – che, pur mimetizzando termini diffamatori con altri apparentemente meno, continuando di questo passo rischia prima o poi di beccarsi qualche denuncia, come lei fa con i suoi avversari?!? Non sarò certamente io a querelarla per avermi dato ingiustamente e in modo diffamatorio del “detrattore”. L’esperienza e i tanti errori del passato mi hanno insegnato che le questioni politiche non si risolvono certo nei tribunali, ma solo con una buona politica… spero solo che si astenga, dato il suo ruolo, da illazioni, volgarità, gratuite diffamazioni e veleni.

LEGGI ANCHE  Al via il Campus estivo "Estate ragazzi" 2011

… e poi… ma il suo odierno “detrattore numero uno” è lo stesso che lei e il marito pregavano di pubblicare su questo sito le “gesta” professionali dell’avv. Manta, cui l’attuale “detrattore” aderiva volentieri (cos’era allora, un gradito “apologeta numero uno”?!?) anche per dare una mano alla carriera “arrancante” di una giovane legale?!? Come, ad esempio, un articolo del 9 luglio 2013 (cliccare su La Gazzetta: “Cartelle Equitalia per posta? Ora il Tribunale dice «no»”. Accolto il ricorso di un collepassese difeso dall’avv. Laura Manta) o dell’11 aprile 2016 (cliccare su convegno “Il fattore culturale nella tutela penale della famiglia”. Tra i relatori l’avv. Laura Manta) ed altri?!?

Purtroppo anche questa sindaca, come il precedente sindaco (e tanti altri politici ed amministratori collepassesi di destra e sinistra in questi decenni), si è gravemente ammalata di “pantaleite acuta”… le auguro di “guarire” presto da questa patologia e da “ossessioni panta-politiche” e capire una volta per tutte che una persona intelligente e matura dovrebbe essere in grado di confrontarsi civilmente con tutti, anche con i suoi critici… anzi, soprattutto con questi… e diffidare dei “giullari di corte”.

Capisco che questo sito svolga un ruolo importante nell’informazione locale (l’assiduità e la benevolenza con cui i lettori lo seguono mi gratifica e li ringrazio) e che a qualcuno faccia rabbia l’indubbio successo e seguito.

Confesso che nel mio rapporto con il potere e nello scrivere degli uomini di potere, ho “introiettato” l’affermazione di un grande giornalista americano, quando nel lontano 1970 studiavo per l’esame universitario di Storia del giornalismo, che esprimeva più o meno questo concetto: “Un vero giornalista deve essere per sua natura contro il potere”!

Quel grande giornalista, pur con un concetto apparentemente “forte”, voleva semplicemente sottolineare l’assoluto dovere di indipendenza dell’informazione, il ruolo di “controllore e censore” dell’informazione verso il potere e, al contempo, esaltare la vitalità e la forza della democrazia rispetto ai regimi totalitari, dove l’informazione deve essere sempre “allineata” al potere… o, se avesse conosciuto la sindaca di Collepasso, fagocitata e “ammantata” dal potere.

Menozzi, uomo di destra, mi considerava il suo nemico numero uno; la Manta, donna di sinistra, il “detrattore numero uno”. Per chi gestisce e scrive su un sito di informazione, queste “illazioni” non possono che rappresentare un vanto, la prova evidente che non mi faccio condizionare dall’appartenenza politica, nonostante mi riconosca da sempre nella variegata (e oggi disastrata) sinistra politica. Pur con limiti ed errori, mi sforzo sempre di riportare i fatti ed esprimere giudizi nel merito delle azioni e delle scelte amministrative.

Ognuno deve fare il suo “mestiere” e cercare di farlo bene. Questo non lo capiva lo “scafato” Menozzi e ancor meno lo capisce l’inesperta Manta, che si agita persino di fronte alla sua stessa ombra, vede nemici dappertutto e notoriamente inibisce o redarguisce chi dei suoi consiglieri comunali osi mettere un “mi piace” ai miei post su facebook.

Non ero nemico di Menozzi (tant’è che oggi, tornato semplice cittadino, ho con lui normali e civili rapporti), non sono il “detrattore” dell’ombrosa Manta, alla quale, per darle “forza e coraggio” (nonostante tutto), da benevolo e attento cittadino, “ossessione” e fustigatore di “cattive coscienze” ma “prodigo di religiosi aneliti”, “canto” speranzoso con il “Poverello d’Assisi”: “Altissima, onnipotente, bon Signora, tue so’ le laude, la gloria et l’honore et onne beneditione. A te solo, Altissima, se konfanno et nullo homo ene digno te mentovare”.

Amen!

Pantaleo Gianfreda

Spread the love