I silenzi, i veleni, il “buio” e il “bivio” politici e amministrativi di una crisi annunciata

I silenzi, i veleni, il “buio” e il “bivio” politici e amministrativi di una crisi annunciata

8 Febbraio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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I disagi e i problemi all’interno dell’Amministrazione Manta erano latenti già da mesi.

La crisi era da tempo ben nota agli “addetti ai lavori”. Tanti segnali, anche minuscoli, testimoniavano ad occhi attenti i disagi crescenti e le problematiche che avrebbero dovuto indurre da tempo e in tempo sindaca e maggioranza ad affrontarli con coraggio e decisione. Così non è stato. Anzi, nella logica del “Tout va très bien, Madame la Marquise”, hanno “chiuso gli occhi”, fatto finta di niente, tentato in tutti i modi di occultare una crisi che sarebbe prima o poi emersa, cercando di costruire un’immagine comunicativa, puramente propagandistica e social, di un’Amministrazione dalle leopardiane “magnifiche sorti e progressive” (1), cioè di una “realtà parallela” avulsa dal reale “stato delle cose”.

Eliana Vantaggiato

L’assessora Eliana Vantaggiato con le sue dimissioni ha avuto il buon senso e il coraggio politico – e di questo le va dato atto – di portare all’attenzione della sua cieca maggioranza il disagio serpeggiante in sempre più vaste aree dell’opinione pubblica. Le sue dimissioni rappresentano semplicemente la “punta dell’iceberg” di una più generale disillusione e delusione di tantissimi cittadini, anche tanti tra i loro elettori, verso un’Amministrazione guidata per la prima volta da una donna, che tante attese e speranze aveva creato.

… e, come è noto, più grandi sono le attese, più grandi sono le delusioni.

Se qualcuno dei “grandi soloni” della politica collepassese, soprattutto di sinistra, avesse ben letto e capito alcuni miei significativi articoli di questi ultimi mesi, soprattutto dopo i risultati delle elezioni politiche del 25 settembre, vi avrebbe colto i “germi” di quello che “cresceva” tra i cittadini e nella stessa politica locale, invece di approcciarsi ad essi con i soliti pregiudizi e l’abituale supponenza. Avrebbe colto i buoni consigli che vi emergevano, al di là di doverosi e sonori “ceffoni” impartiti a “scolaretti” indisciplinati e poco propensi allo studio e all’“analisi grammaticale” della politica.

L’immagine dello “specchio rotto”, ad esempio, prefigurava già la visione o pre-visione di una realtà che si andava ogni giorno sempre più sfilacciando sotto gli occhi preoccupati di chi aveva sperato in questa Amministrazione, gli occhi indifferenti degli stessi protagonisti e gli occhi compiaciuti degli avversari.

Mutuando e forzando il titolo di un bel romanzo del grande García Márquez, “Cronaca di una morte annunciata”, alcune passate riflessioni su questo blog non hanno fatto altro che riportare la “cronaca di una crisi annunciata” tra la cecità e l’indifferenza di quasi tutti i protagonisti.

Cecità e indifferenza oggi ancor più gravi dopo la crisi amministrativa apertasi ufficialmente dieci giorni fa con le dimissioni dell’assessora Vantaggiato, che alcuni vorrebbero solo oscurare.

Una “crisi al buio”?!? No, solo una crisi su cui si cerca di imporre il “buio” e “agire nel buio” con penosi tentativi di demonizzazione, silenzi, sibili viperini, origami da comari, dicerie, artificiose creazioni di complotti e spettri (mutuando Marx, si può dire che per alcuni “uno spettro si aggira per Collepasso”!).

Invece di prendere atto di una crisi da tempo “annunciata”, agire di conseguenza, aprire una discussione ed un confronto alla luce del sole tra partiti nel merito delle problematiche poste dalla dimissionaria assessora e tentare di risolvere il difficile momento secondo i canoni che la politica richiede, alcuni inconsapevoli “bruti” e “maramaldi”, che pensano così di difendere sindaca e maggioranza (e, invece, la “uccidono”), fanno finta di sorprendersi, si esercitano in elucubrazioni e dietrologie le più disparate. Spargono, simili a monatti manzoniani, peste, dicerie e maldicenze. Istigano all’odio e allo scontro, alla “sparatoria all’O.K. Corral” (… e non sanno di “sparare a salve”!).

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Interessati e subdoli “telefoni bollenti” incendiano in questi giorni gli animi e tentano di oscurare le menti. Certa plebaglia “che sa” si esercita nel “pizzino” insinuante, provocatorio ed offensivo sui social e in combriccole catacombali o conviviali, ecc. ecc.

Sindaca e consiglieri di maggioranza

Se il “dito” di un’assessora indica la “luna” in cui si annidano i chiaroscuri e tante oscurità, gli sciocchi di turno non solo ignorano la “luna”, cioè i problemi posti, ma tentano disperatamente di far abbassare o abbattere quel “dito” e, al colmo della loro idiozia, propalano sulle onde e le orde di cellulari, chats whatsapp e messenger, che quel “dito” non è dell’assessora… ma di chi gli “sta dietro”!

Dove sono le scalmanate “vestali” dello pseudofemminismo fasciocomunista locale, pronte ad indignarsi socialmente, indegnamente e talora spudoratamente con battute e immagini volgari se il vostro cronista “osa” criticare, com’è nel suo diritto, qualche amministratrice incapace ed inaffidabile? Ora tacciono, mute complici di fronte al vergognoso tentativo di demonizzare una amministratrice capace e stimata come Eliana Vantaggiato, che dovrebbe rappresentare l’orgoglio di tutte le donne e stimolare la loro solidarietà!

Purtroppo è quel che succede quando si sceglie il “buio” alla “luce”, di chiudersi invece di aprirsi, di demonizzare  invece di confrontarsi, quando si decide di “tenere fuori il cittadino dalle complessità delle  varie dinamiche politiche”, come se il cittadino fosse un ebeta “incapace di intendere e di volere” senza nemmeno avviare “ogni valutazione e discussione in merito… nelle sedi opportune”, cioè prioritariamente nelle sedi dei partiti, come richiede una consolidata prassi politica in caso di crisi.

Probabilmente quello che più ha irritato qualche piddino, affine e/o parente, è il fatto che un’assessora di un altro partito abbia legittimamente osato scoperchiare il “vaso di Pandora” da cui è emersa una realtà diversa da quella immaginifica descritta sui social o ad uso e consumo dei propri “tifosi”.

Bene ha fatto la dimissionaria assessora ad organizzare per il tardo pomeriggio di venerdì 10 febbraio un “incontro con i cittadini” per spiegare le sue dimissioni e discutere del presente e del futuro di Collepasso. Sarebbe segno di maturità se tutti gli amministratori, maggioranza e opposizione, fossero presenti ed esprimessero liberamente e civilmente il loro pensiero e le loro idee.

Per demonizzare l’assessora che “tanto ha osato” vengono, invece, sparse voci infamanti su di lei e su “chi le sta dietro”… cioè io… a loro parlare e sparlare!

Vengo dipinto da costoro in messaggi, telefonate, dicerie e pettegolezzi come colui che vuole “distruggere l’Amministrazione”, colui che manovra “da dietro le quinte”, come il “belzebù” che si diverte ad infilzare teneri e innocenti “fanciullini” per farne saporiti “arrosticini” ad uso e consumo di beoti, persino di essere “invidioso” (…io che non conosco la parola “invidia” e nei decenni passati sono stato la prima “vittima sacrificale” di squallide invidie e gelosie!) e simili baggianate!

Eppure, credo che non ci sia persona di Collepasso le cui idee, critiche (anche aspre), proposte e prese di posizione siano così pubblicamente esposte. Ciò che penso è di pubblico dominio, è quasi tutto scritto su questo blog, che conserva memoria anche di anni passati.

L’assessora dimissionaria ha scritto e riportato nel suo documento alcune di queste idee e anche di queste critiche?!? Le sono grato, ne sono lusingato e non sono così ottuso da dirle… “ma come ti sei permessa?!?”… anzi, sono gratificato e orgoglioso che finalmente ci sia un’amministratrice che non “si chiude a riccio”, che “coglie il buono” di quel che da anni scrivo e lo fa diventare documento pubblico da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione e dei cittadini. Grazie, Eliana!

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Si discuta e ci si confronti nel merito di quel documento, delle idee e proposte che vi sono contenute. Si eviti di essere così malsani e maldicenti, oltre che ignoranti, sino a fare insinuazioni e pettegolezzi degni solo di insani giornaletti scandalistici, “delizia” di certi dietrologi e di reali “manovratori dietro le quinte”.

Posso anche capire e compatire l’ex sindaco Menozzi (siamo da sempre su “sponde” politiche diverse) che per dieci lunghi anni è stato sordo alle mie sollecitazioni, critiche e proposte, tentando persino di distruggere o non portare avanti le cose valide da me prodotte nel precedente quinquennio, prima fra tutte il Pug, il Centro diurno per Anziani, ecc. ecc.

Non riesco a capire, però, l’ottusità degli attuali “giovani” amministratori, considerato che siamo sulla stessa “sponda” politica e dovrebbero rappresentare i legittimi eredi della precedente Amministrazione di centrosinistra (2006-2011), nel corso della quale sono state prodotte ottime idee progettuali e programmatiche su una illuminata e corretta “visione strategica” dello sviluppo di Collepasso, non andate in porto solo per l’infamia politica di chi non ha permesso che quell’Amministrazione completasse nel successivo quinquennio il lavoro già avviato.

Risulto alcune volte con i miei articoli un duro ed indignato “Catone Censore”… e chi non lo sarebbe al mio posto?!? Avevamo messo in cantiere negli ultimi anni di quel quinquennio idee e progetti di grande valenza che avrebbero potuto dare una svolta seria al nostro Comune… perché non riprenderle e portarle avanti? Avevo persino dato la mia disponibilità a “dare una mano”… è stata rifiutata!

Ci sono io “dietro” Eliana Vantaggiato?!? Certo che ci sono io… non l’“io” inteso come persona, ma come idee, proposte e visione dello sviluppo, quell’idea dello sviluppo locale che da decenni mi appassiona, elaboro e studio (senza quell’idea non si sarebbe mai avuta a Collepasso l’attuale Zona industriale).

Mi gratifica che finalmente lo faccia una persona che stimo, da tutti riconosciuta intelligente e aperta come Eliana Vantaggiato (la stessa sindaca non la definì pubblicamente suo “braccio destro”, felice per la bella immagine che Eliana era riuscita a dare all’Amministrazione con le sue iniziative?).

Amo da sempre e visceralmente la mia comunità e mi fa rabbia vedere come questo paese dalle grandi potenzialità sociali ed economiche non riesca ancora ad avere una classe dirigente illuminata, capace di cogliere e sfruttare queste potenzialità, di confrontarsi con tutti per il bene del paese e scada puntualmente nel degrado politico e morale al solo scopo di mantenere meschini privilegi e posizioni.

Qualcuno oggi pensa persino di diffamarmi e mettermi in difficoltà spargendo voci di una mia presunta “combutta” con il consigliere Salvatore Perrone, “lu Bbampone” che ho sempre combattuto, e con gli altri consiglieri di opposizione. Scambiano i civili rapporti che ho deciso di avere con tutti, anche con i miei più acerrimi avversari politici, per collusione e connivenza. Poverini! Non sono iscritto da anni ad alcun partito e non faccio più politica attiva da tempo, pur avendo le mie idee. Mi limito solo ad essere “osservatore”, cronista e talora “censore” degli avvenimenti politici del nostro paese, avendo il dovere di ascoltare tutti ed essere amico di tutti per scrivere su questo blog e cercare di riportare con obiettività i fatti.

Continuo ad avere le mie idee su alcuni personaggi e non ho mai stretto né cercato di stringere “alleanze leonine” e contronatura con alcuno, pur come altri hanno fatto o tentato di fare.

Capisco che la mia etica e la mia coerenza possano dare fastidio a qualcuno e a chi non ha altro modo di contrastarmi se non con calunnie, tradimenti e insulsi pettegolezzi.

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Come, ad esempio, ad un attuale assessore, di cui non faccio nome sol perché mi vergogno di averlo “cresciuto politicamente”, che fece falsa testimonianza contro di me nel corso di una causa per diffamazione da me promossa contro Salvatore Perrone e che non denunciai solo per rispetto verso il laborioso ed onesto genitore. Mesi fa, quando, nonostante tutto, gli offrì, per il “bene comune” della cittadinanza, la mia generosa collaborazione nel nuovo incarico amministrativo, gli sottoposi le prove inconfutabili della sua falsa testimonianza. Vinsi, comunque, quella causa, nonostante la sua falsa testimonianza e grazie all’ottimo avvocato che avevo scelto come difensore. Salvatore Perrone fu condannato e dovrà risarcirmi anche in sede civile. Eppure tutto ciò non mi impedisce né mi impedirà di avere rapporti civili con questo e quello, che, pur su fronti politici opposti, trescavano a mio danno.

Mi chiedo con quale “faccia” gente simile osi spargere così tanto “pattume” contro di me!

Laura Manta

A conclusione di questo lungo intervento non mi resta ancora una volta che rilevare una “ovvietà”: la sindaca Manta “si gioca” in questa crisi non tanto il destino della sua Amministrazione, che “sulla carta” potrebbe continuare a vivacchiare “sanza infamia e sanza lodo” non so sino a quando, quanto la credibilità delle forze politiche di sinistra e progressiste di governare questo paese oggi e domani.

Si amministra e si fa politica con la ragione e nell’interesse della collettività, non certo con le “emozioni del momento”, con i dispettucci o le contrapposizioni tra forze politiche omogenee.

Condivido totalmente (e con me tanti cittadini) un passaggio del lungo documento politico-programmatico con il quale Eliana Vantaggiato, dopo aver scritto che la decisione di dimettersi “intende dare una scossa all’attuale precaria situazione” e che le sue riflessioni sono “un contributo concreto per un possibile confronto, per il rilancio dell’azione amministrativa, per scelte programmatiche chiare e decise, per il rafforzamento dell’alleanza PD-M5S”, così conclude: “Al di fuori di questa alleanza strategica non c’è futuro per le forze di sinistra e progressiste nel nostro paese” (cliccare su documento).

Ne prendano atto e riflettano Laura Manta e il suo partito, posti oggi da quelle doverose dimissioni di fronte ad un momento storico, ad un bivio per il presente e il futuro di Collepasso: può essere l’occasione irripetibile di un vero e serio rilancio dell’azione amministrativa delle “forze progressiste e di sinistra” oppure rappresentare il definitivo fallimento non solo dell’attuale esperienza amministrativa, ma di ogni velleità amministrativa di queste forze politiche per il prossimo decennio ed oltre.

Grandi sono le responsabilità, grandi ed adeguate devono essere anche le risposte.

Pantaleo Gianfreda

(1) Il lemma è nella bella poesia di Giacomo Leopardi, “La ginestra”, di cui è significativo ed istruttivo, nell’attuale situazione politico-amministrativa, rileggere l’intero contesto in cui è inserito: “… Dipinte in queste rive son dell’umana gente le magnifiche sorti e progressive. Qui mira e qui ti specchia, secol superbo e sciocco, che il calle insino allora dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti, e volti addietro i passi, del ritornar ti vanti, e procedere il chiami. Al tuo pargoleggiar gl’ingegni tutti, di cui lor sorte rea padre ti fece, vanno adulando, ancora ch’a ludibrio talora t’abbian fra se. Non io con tal vergogna scenderò sotterra…”.


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