Il lungo e complicato salvataggio di un gattino “prigioniero” nel cofano di un’auto
14 Giugno 2023All’apparenza sembrerebbe semplice… individui il miagolio di un gattino chiuso nel cofano di un’auto parcheggiata sulla strada urbana per Maglie… apri il cofano… e lo liberi!
… ‘na parola!… perché, nel caso, non è così… né è andata così!
Mi racconta tutto l’“ambaradan” l’amico Silvano, antico sodale e compagno di mille “avventure” giovanili, che fu ieri (giorno di Sant’Antonio), senza volerlo, “galeotto” (in senso dantesco) della vicenda… voltasi poi, dopo lungo travaglio, “a lieto fine”, sebbene con qualche ingrato “graffio” da parte dell’impaurito gattino-bambino verso i suoi due principali soccorritori e salvatori: Mino (Russo, titolare dell’autolavaggio) e Maria Grazia (Esposito, Comandante della Polizia Locale).
Come si trovasse quel gattino nel cofano di una vecchia Alfa Romeo parcheggiata nei pressi di un’abitazione di via Principe di Piemonte rimane tuttora un mistero.
Certo è che per tutta la notte pare che il gattino stesse lì a miagolare e chiedere timidamente aiuto… ma l’ora notturna spingeva il vicinato verso le rassicuranti braccia di Morfeo più che alla ricerca dell’ignota fonte del miagolio, avvertito poi di prima mattina anche dai premurosi operatori ecologici in giro per la raccolta dei rifiuti urbani, che allertavano qualche mattiniero vicino (a quell’ora l’attiva, ma morfeica, assessora alli cani e alli musci è off, è ancora in trance e non può essere disturbata per allertare le invisibili, così “care” e strombazzate, Guardie zoofile!).
Di lì a poco sopraggiunge dall’altro capo del paese il “baldo” Silvano per dare gli auguri onomastici ai suoi tanti parenti di nome “Antonio/Antonia e derivati” della famiglia la cui auto aveva in inconsapevole “detenzione” il gattino.
Individuata la fonte del miao-miao, Silvano, con la sua classica “spacconeria” (… “e ci ‘nciole?”, diceva… I presume… alla nipote proprietaria dell’auto) si adoperava ad aprire il cofano… ‘na parola!… il cofano non si apriva!
Nel frattempo qualche curioso si avvicinava… più in là una ditta ridisegnava le strisce pedonali con l’assistenza (per regolare il traffico) della Comandante della Polizia Locale e della sua Vice (con due Vigilesse in organico, se una è Comandante l’altra è naturalmente Vice! … a proposito… qualche Vigile in più, almeno per questi periodi estivi, non guasterebbe, sig.ra “castellana” del Palazzo Municipale “regina” della P.L. e sig. Castellana “marchese” del Personale!).
Risultato inutile ogni tentativo, Silvano mette in moto l’auto e si reca, nonostante le reprimende di qualche astante che temeva per l’incolumità del gattino, al vicino autolavaggio a chiedere soccorso agli esperti Russo… il buon Mino riesce ad aprire il cofano, ma del gattino non c’è ombra, sebbene si senta sempre il miagolio… “…ma dov’è… dove non è…”… alla fine Silvano si arrende e riporta l’auto e il miagolio alla legittima proprietaria… “fatti toi!”, le dice (presumo, conoscendolo) scherzando!
Il precedente ambaradan e il nuovo creato dalla fallita spedizione “silvana” incuriosisce Comandante e Vice che si avvicinano… nel frattempo arriva anche il buon Mino… i due “comandanti” (l’una dei Vigili, l’altro dell’Autolavaggio) si consultano… si procurano due paia di guanti… e si mettono ad “operare” con l’ausilio di qualche altro volontario…
…‘na parola!… l’atterrito gattino… ’zzumpando di qua… ’zzumpando di là… sfugge ripetutamente alla presa dei due infiltrandosi negli anfratti del vano motore… digrigna i dentini… graffia i suoi benefattori, che devono sudare le classiche “sette camicie” per riuscire poi, dopo quasi un’ora e vari contorsionismi, a salvare il gattino-monellino recuperandolo infine dal vano della copertura interna dello pneumatico anteriore destro.
Il gattino, ancora impaurito, viene coccolato e ammansito… i due “eroi” disinfettano i graffi… il vicinato, che ha aiutato e assistito i due “salvatori”, applaude… Silvano se ne torna a casa… e Sant’Antonio fa un’altra “grazia”… Maria Grazia porta con sé il gattino e lo adotta!
Una piccola storia “te lu paese nosciu” a lieto fine!
Hip, hip, hurrah!
Pantaleo Gianfreda