La Comandante dei Vigili Esposito risponde con fermezza alle “dichiarazioni denigratorie” della Sindaca Manta

La Comandante dei Vigili Esposito risponde con fermezza alle “dichiarazioni denigratorie” della Sindaca Manta

14 Marzo 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ferma replica della Comandante della Polizia Locale Maria Grazia Esposito dopo le “dichiarazioni denigratorie nei miei confronti”, così scrive, della sindaca Laura Manta nel Consiglio comunale del 9 marzo.

Con un lunga e articolata comunicazione inviata con prot. n. 4051/13.3.2023 a Sindaco, Assessori, Consiglieri di maggioranza e minoranza, Segretario comunale e Maresciallo dei Carabinieri (e poi inoltrata al Prefetto), la Comandante ritiene “doveroso chiarire alcuni aspetti della vicenda, nel rispetto della professionalità del ruolo che ricopro e di chi collabora nel mio ufficio”.

La comunicazione permette a tutti di conoscere la posizione della Comandante, chiarire alcuni aspetti sinora poco chiari della vicenda, “smontare” l’accusa della Sindaca di aver “secretato” gli atti utili per fornire risposte ad un’interrogazione di due consiglieri di minoranza e persino di “somministrare” alla stessa una rigorosa lezione di Diritto Amministrativo e Pubblica Amministrazione (ambedue sono avvocati).

Consiglio comunale del 9 marzo 2023

Riporto alcuni dei punti più salienti, rimandando per la lettura integrale al documento allegato in calce.

Come si evince dalla registrazione audio – premette la Comandante Esposito -, il Sindaco Manta Laura ha rivolto alla sottoscritta diverse accuse nel corso del Consiglio Comunale senza valutare che quella sede consiliare non fosse “opportuna” per la rappresentazione di detti contenuti”.

Dopo aver fatto presente le difficoltà in cui opera l’Ufficio di Polizia Locale, “sfornito di personale sufficiente ormai dal lontano 2015” e che oggi conta solo due operatori (un Agente e un Comandante), la dott.ssa Esposito, entrando nel merito, scrive:

“… per il prot. 3273 del 28/02/2023 (semplice nota di trasmissione dei documenti oggetto della richiesta di accesso agli atti) il Sindaco Manta Laura non ha ritenuto accertarsi della motivazione per cui non fosse visibile sulla sua postazione informatizzata, se per un errore materiale dell’operatore (nel caso di specie non del Comandante che non svolge l’attività di protocollo), ovvero per un problema tecnico nel sistema informatizzato o per qualsiasi altra ragione che forse avrebbe potuto legittimare, ma nelle sedi opportune (certo non in Consiglio Comunale), e sempre fatta salva l’esistenza dei presupposti, ogni eventuale iniziativa in relazione al fatto. È evidente però che, stante la dichiarata conoscenza da parte del Sindaco Manta Laura del numero di protocollo 3273 del 28/02/2023, non possa, detto documento, proprio per tale ragione, ritenersi oggettivamente “secretatoIl Sindaco, avrebbe potuto richiedere, preliminarmente alla seduta consiliare, notizie in merito a detta semplice nota di trasmissione di documenti a lei comunque già noti, ovvero di rilevare copia della stessa. Ma al di là di suddetta nota, il Sindaco avrebbe potuto richiedere agli uffici comunali, ognuno per le proprie competenze (Ufficio Tecnico e Ufficio di Polizia Locale), di produrre apposita “relazione esplicativa” del dato al fine di formulare corretta ed esaustiva risposta all’interrogazione. Tanto perché, a dispetto di una erronea interpretazione generata dai fatti per come rappresentati, il Comandante della Polizia Locale non ha mai trasmesso documenti c.d. “segreti”. Si ribadisce che il protocollo tanto “incriminato” è semplicemente una NOTA RIEPILOGATIVA in riscontro ad una richiesta di accesso agli atti il cui contenuto riguarda documentazione già protocollata ed inviata allo stesso Sindaco sin dal mese di settembre 2022. Di converso, il Sindaco ha ritenuto astenersi dal fornire risposte a quell’interrogazione riferendo, in pubblica sede, che tale impedimento derivasse -ingiustamente- da una presunta responsabilità del Comandante della Polizia Locale”.

Dato non trascurabile – scrive ancora la Comandante – nella valutazione complessiva della vicenda è che  il documento c.d. “secretato”, in ogni caso, non avrebbe mai potuto impedire o limitare la risposta del Sindaco all’interrogazione, come da lei sostenuto, poiché detto documento, come già sostenuto, non contiene comunicazioni “non ufficiali” o conferite “segretamente” alla minoranza; si tratta nella sostanza, come precisato, di “nota di trasmissione riepilogativa” (tanto prevedeva la richiesta di accesso agli atti) di un carteggio intercorso tra il Comando di Polizia Locale, l’Ufficio Tecnico ed il Sindaco, carteggio visibile dalle postazioni telematiche di tutti, sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di minoranza, in quanto la segnalazione del malfunzionamento delle videocamere di sorveglianza viene trasmesso, da parte della Polizia Locale, all’Ufficio Tecnico competente per la disposizione dell’intervento di manutenzione ed al Sindaco per ogni tempestivo  aggiornamento sullo stato delle cose. Quindi, i documenti menzionati in Consiglio dal Sindaco Manta Laura erano visibili alla stessa sin dalla prima segnalazione risalente al 21/09/2022”.

La Comandante Esposito in visita al nuovo Prefetto di Lecce con una delegazione dell’Associazione provinciale dei Comandanti P.L.

La Comandante si sofferma, poi, sulle diverse competenze in capo agli uffici, rilevando come “l’Ufficio di Polizia Locale è incaricato della visione delle registrazioni e dell’espletamento dell’attività di accertamento, mentre ad altro Ufficio è affidato il compito di provvedere alla manutenzione dell’intero sistema e delle singole apparecchiature di videosorveglianza non funzionanti, nonché al collaudo delle relative apparecchiature. Il Sindaco Manta Laura aveva quindi la possibilità di approfondire l’argomento con l’Ufficio Tecnico competente circa la manutenzione ed il collaudo di tutte le strutture installate. … il Sindaco Manta Laura continua nella trattazione pubblica, ingenerando esplicitamente un dubbio sul possibile uso errato da parte della Polizia Locale del dato sensibile  per l’ipotetica mancanza di collaudo di alcune telecamere. Ma la mancanza ovvero l’esistenza del collaudo del sistema di videosorveglianza è dato che avrebbe dovuto produrre l’Ufficio Tecnico per sua diretta disponibilità gestionale. Ufficio Tecnico, tra l’altro destinatario anch’esso della medesima richiesta di accesso agli atti ed attraverso il quale il Sindaco avrebbe potuto verificarne “compiutamente” ogni dettaglio”.

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Infine sull’accusa circa i suoi rapporti con l’opposizione, così scrive la Comandante Esposito: “In seduta consiliare, il Sindaco Manta Laura parla di “intesa forte e privata” tra il Comandante della Polizia Locale e l’opposizione nella trasmissione di documenti che a lei sarebbero “secretati”, non ricordando la stessa, ancora una volta, che i documenti oggetto di richiesta di accesso agli atti e prodotti ai richiedenti sono tutti ufficialmente protocollati in Comune e trasmessi al Sindaco Manta Laura, ancor prima della presentazione dell’interrogazione,  esattamente 7 mesi prima. Pertanto, con rammarico rilevo il pregiudizio procurato alla mia professionalità ed alla mia dignità dalle dichiarazioni esternate dal Sindaco Manta Laura, in pubblica sede (Consiglio Comunale). Ciò è avvenuto ingiustamente e senza che il Presidente del Consiglio MALORGIO Maria Grazia, organo preposto, per Regolamento Comunale e per disposizione di Legge, alla garanzia della corretta conduzione di un Consiglio Comunale, nel rispetto dei basilari principi di democrazia costituzionalmente garantiti. Modalità comportamentali che, proprio per la scelta della Sede Consiliare quale luogo per l’esplicitazione delle contestazioni rilevate, hanno privato la sottoscritta del legittimo diritto di difesa”.

La Comandante ricorda, infine, che quelle dichiarazioni, pur avventate ed infondate, avrebbero potuto essere rese dalla Sindaca solo in “seduta segreta”, come prevede l’art. 46 del “Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale”, in quanto trattavasi di “valutazioni delle qualità morali e delle capacità professionali delle persone” (art. 46, comma 1, Regolamento).

La sindaca a Lecce il 20 gennaio in occasione del conferimento di un encomio alla Comandante Esposito e all’Agente Rossetti

La dott.ssa Esposito conclude, poi, riferendo quanto successivamente accaduto: “Per le gravi insinuazioni e ingiustificabili accuse rivolte nei miei confronti nel corso del Consiglio Comunale (tra l’altro trasmesso in streaming e la cui registrazione audio visiva è pubblicata sul sito ufficiale del Comune), ho avvertito un malore per cui mi sono recata presso un presidio ospedaliero per le cure del caso” e chiude auspicando che  “il mio ruolo professionale e la mia persona non siano più oggetto di strumentalizzazione nelle divergenze di natura politica”.

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Una comunicazione, quella della Comandante Esposito, puntuale, equilibrata e professionale a legittima e doverosa difesa del suo operato, data l’ampia risonanza che hanno avuto le “dichiarazioni denigratorie” della sindaca Manta in Consiglio comunale.

Alcune personali considerazioni finali.

Primo… ma la Comandante Esposito non è la stessa donna alla quale la Sindaca si vantava, il 28 gennaio su facebook, di aver conferito sette giorni prima (!!!), a Lecce, un encomio ed alla quale esprimeva il suo “personale ringraziamento per la prontezza ed il coraggio” avuto il giorno prima nello sventare una rapina?

Come mai, improvvisamente (ma non tanto, per i tanti che conoscono le “cose” di questa Amministrazione), un atteggiamento così ritorsivo e punitivo (persino di astio e gelosia), nei confronti di una donna e funzionaria comunale di cui tutti hanno imparato ad apprezzare serietà, competenza e professionalità?!?

Secondo. Appare incredibile e persino “contro natura” che a colpire in modo così indegno la professionalità e la dignità di una donna e i diritti di una lavoratrice sia stata una sindaca nominata l’altro giorno come membro della Direzione nazionale del Pd (insieme a Loredana Capone!!!), partito che per sua natura dovrebbe tutelare e difendere i lavoratori. Sarà in grado questo partito di valutare il contraccolpo di credibilità che deriva da questo sciagurato episodio e (mi si permetta!) la leggerezza nell’inserire ai vertici di un partito una Sindaca così controversa e discussa, così autoritaria, intollerante e ritorsiva nei confronti di una lavoratrice della Pubblica Amministrazione, di cui offende dignità e professionalità? Una persona di tal fatta sarebbe più consona a far parte della direzione di un partito della destra autoritaria e/o fascista piuttosto che di un partito della sinistra democratica!

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… se questa è la nuova “era Schlein”, stiamo combinati proprio male a sinistra!

La stessa Cgil provinciale, che si è fatta, spero inconsapevolmente, strumentalizzare dalla sindaca e dai suoi accoliti locali in occasione dell’8 marzo con una manifestazione “semiclandestina” tenutasi a Collepasso nell’Auditorium scolastico, non ha niente da dire, non prende posizione, non si reca ad esprimere solidarietà alla Comandante Esposito, come donna, così come ha fatto “in pompa magna” in occasione delle offese arrecate alla Sindaca nel comizio di un consigliere di opposizione, e, soprattutto, come lavoratrice?!?

O tempora, o mores!” (“O tempi, o costumi!“), esclamerebbe Cicerone! … mentre il povero Berlinguer e il compianto Di Vittorio si staranno rivoltando nella tomba!

La sindaca Manta e i rappresentanti Cgil l’8 marzo a Collepasso

Attendiamo ora con ansia la replica della sindaca Manta alle comunicazioni della Comandante Esposito!

Personalmente, suggerirei alla sindaca, nonché dirigente nazionale Pd, Laura Manta, dato soprattutto il ruolo politico di cui oggi è stata investita, di presentare le pubbliche scuse alla Comandante Esposito prima che la vicenda degeneri e prenda altre pericolose e devastanti (soprattutto per lei) derive.

Pantaleo Gianfreda

Per la lettura integrale del documento cliccare su

Comunicazione Comandante Esposito


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