La Regione Puglia ripristina il Reddito di Dignità per le famiglie in difficoltà: le domande dal 5 dicembre al 5 gennaio
7 Dicembre 2023Dopo la decisione del Governo nazionale di abrogare il Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024, mettendo in difficoltà milioni di famiglie povere, la Regione Puglia ha deciso di ripristinare il Reddito di Dignità.
Il nuovo bando, pubblicato sul Bollettino regionale il 4 dicembre (cliccare su Bando Red) e finanziato con fondi europei, è stato presentato oggi a Bari dal presidente della Regione Michele Emiliano, dall’assessora al Welfare Rosa Barone e dall’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo.
Il Presidente Emiliano ha detto, tra l’altro: “Investiremo nel Red 45 milioni di euro, con una prima tranche da 15 milioni. Al funerale del Reddito di Cittadinanza supplisce l’esistenza perdurante del Reddito di Dignità della Regione Puglia” (cliccare su comunicato).
Il Presidente Emiliano e l’Assessora Barone nel corso della conferenza odierna
L’indennità economica mensile individuale per i soggetti ammessi a contributo è di 500 euro, a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e dello svolgimento delle prestazioni in esso previste.
L’avviso si rivolge a cittadini/e di età compresa fra i 18 anni e i 65 anni in possesso dei seguenti requisiti:
ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità con riferimento al nucleo familiare che riporti:
- un valore ISEE non superiore ad € 9.360,00;
- un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
- un valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 15.000,00.
Per le famiglie numerose (nuclei familiari di 5 componenti o più oppure genitore solo con almeno tre figli minori), ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità, che riporti:
- un valore ISEE non superiore ad € 15.000,00;
- un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
- il valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 20.000,00.
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