Le dimissioni da assessore di Eliana Vantaggiato: serie ed articolate motivazioni nella comunicazione alla sindaca Manta

Le dimissioni da assessore di Eliana Vantaggiato: serie ed articolate motivazioni nella comunicazione alla sindaca Manta

30 Gennaio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Eliana Vantaggiato

Gentilissima Sindaca, con la presente intendo rassegnare le dimissioni dall’incarico di Assessore, in quanto ritengo che non esistano più le condizioni per poter esercitare serenamente e in autonomia le funzioni a me delegate”.

Inizia così la comunicazione con cui stamattina Eliana Vantaggiato ha presentato alla sindaca Manta le dimissioni da assessore (Pubblica Istruzione, Cultura, Welfare e Servizi Sociali, Progettazione Europea), da cui emerge, da un lato, l’impegno, la passione e la dedizione in questi mesi di una valida amministratrice; dall’altro il disagio e la delusione (e una certa rabbia) personali; dall’altro ancora, il tentativo di fornire una chiave di lettura politica alla decisione e ““dare una scossa” all’attuale precaria situazione”, considerato che “la crisi dei rapporti politici e amministrativi è ormai palese a tutti e sarebbe deleterio far finta di niente”.

Più che una semplice comunicazione, il lungo e articolato atto di dimissioni rappresenta un vero e proprio documento politico-amministrativo, la cui integrale lettura “dà il quadro” dei “chiaroscuri” di questi 16 mesi e rileva circostanze e considerazioni su cui riflettere (cliccare su Dimissioni Eliana Vantaggiato).

In primo luogo, il mancato rispetto di qualificanti punti programmatici, la mancanza di partecipazione e trasparenza, l’aggravarsi del “rapporto con i cittadini” (sul tema “si è dovuto rilevare sinora il maggior fallimento, nonostante le declamazioni di principio”), l’assenza di una visione dello sviluppo del paese e di una vera progettualità, ma anche i rapporti interni alla maggioranza, i discutibili e irrituali comportamenti di sindaca, alcuni assessori e consiglieri Pd, sfociati talora in vere e proprie “prevaricazioni”.

La dimissionaria, esponente del partito di Giuseppe Conte all’interno della maggioranza, denuncia la “chiara azione del Pd di egemonizzare in modo debordante la coalizione, relegando il M5S ad un ruolo subalterno e persino ininfluente”, nonostante il buon risultato conseguito nelle ultime elezioni (superiore, seppur di poco, a quello del Pd), tanto da caratterizzare “sempre più l’Amministrazione come ‘monocolore Pd’”, senza tenere in alcuna considerazione competenze, suggerimenti, riserve e proposte dell’alleato.

Su scelte importanti riguardanti persino le mie deleghe sono stata incredibilmente esclusa ed immotivatamente esautorata”, sottolinea Eliana Vantaggiato, che scrive alla sindaca come “la delega alle Politiche europee, ad esempio, è stata completamente svuotata di funzioni ed operatività dal momento che tu hai avocato a te e al vicesindaco progettualità e richieste di finanziamento su un importante strumento di programmazione, quale il PNRR, decisivo per il futuro del nostro Comune”.

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Sul tema sottolinea, inoltre, “l’assoluta mancanza di programmazione, di confronto e intesa tra tutti gli assessorati per quanto riguarda l’intera progettualità, che deve prevedere, come riporta il nostro programma, “una programmazione funzionale alle reali esigenze dei cittadini e del territorio”, improntata all’“aspetto qualitativo” e capace di superare la vecchia ‘logica della partecipazione indiscriminata ai bandi di finanziamento’”.

Diversi i “punti critici” che hanno costretto l’assessora alle dimissioni, dopo aver espresso ripetutamente e inutilmente alla sindaca il disagio per alcune scelte ritenute inopportune o funzionali solo agli interessi del partito di cui la stessa sindaca è segretaria.

Tra questi, scrive l’ex assessora alla sindaca, la “clamorosa e recente decisione di prorogare l’incarico part time dell’attuale Assistente sociale, dipendente di altro Comune, per ben un anno, nonostante note, motivate e ripetute mie perplessità condivise anche da te, che mi hanno costretto a disertare la seduta di Giunta che ha deliberato sull’argomento. Un atto politico grave che ha dimostrato lo scarso rispetto nei miei confronti, delegata alle Politiche sociali, la mancanza di considerazione verso le giuste istanze dell’alleato e le possibili conseguenze. La questione riguarda anche la decisione della sindaca e degli altri assessori di disattendere “inspiegabilmente la delibera G.C n.34 del 14/03/2022, che prevedeva l’assunzione a tempo pieno di un Assistente sociale dall’1/11/2022” tramite concorso, sottolineando come “l’esigenza di assumere definitivamente e in tempi brevissimi un Assistente Sociale a tempo pieno resta prioritaria e non più procrastinabile, data anche la difficile e nota situazione sociale del paese, e provvedere nel più breve tempo possibile alla stabilizzazione a tempo indeterminato e pieno del Referente del Segretariato Sociale secondo il nuovo PDZ e in accordo con l’Ambito di Casarano”.

La “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, già “pieno” per simili e altri antefatti, sembra, però, riguardare la recente e sconcertante “vicenda dell’assegnazione per 20 anni di 10mila mq di terreno del Comune in zona “San Sumà” ad una ditta di impianti fotovoltaici del progetto “Ti porto in Centro”, approvato dalla precedente Amministrazione”.

Planimetria dell’area in cui è previsto un impianto fotovoltaico e (sotto) l’area interessata

Sopra e sotto: l’area su cui sarà allocato l’impianto fotovoltaico

Sulla questione, scrive la Vantaggiato alla sindaca, “ho chiesto delucidazioni in merito e mi è stato risposto che non esiste ancora di fatto alcun progetto esecutivo. Ritengo inaccettabile questa risposta dal momento che conosco la valenza di un atto deliberativo e di un atto determinativo. È impossibile pubblicare una determinazione di affidamento lavori senza un progetto esistente. Per esprimere la mia posizione ti avevo inviato in via riservata, prima del Consiglio comunale del 27 gennaio, una comunicazione in cui chiedevo la revoca della delibera G.C. 104/14.7.2022, che io stessa avevo incautamente approvato, per valutare accuratamente il progetto relativo a quell’area nell’ottica di un adeguato utilizzo urbanistico della stessa e nel rispetto delle istanze e dei dubbi sollevati dall’opinione pubblica e dall’opposizione. Non solo non ho ricevuto alcuna risposta o richiesta di confronto da parte tua, ma nel dibattito consiliare l’Amministrazione non ha tenuto in alcun conto la mia legittima richiesta ed ha proseguito su una linea che ritengo inopportuna e sbagliata. Un atteggiamento deleterio che dimostra ancora una volta la scarsa considerazione e l’assoluta mancanza di rispetto verso un alleato e le sue istanze, considerata la nota sensibilità del M5S verso le tematiche ambientali”.

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La lettera segnala diverse problematiche e anomalie, che giustificano la decisione di dimettersi, non ultima la “vicenda Pug”.

Sul tema così scrive Eliana Vantaggiato: “La “visione” dello sviluppo ha, però, inderogabile bisogno di uno strumento decisivo: il Piano Urbanistico Generale (PUG), il cui complesso iter amministrativo previsto dalla legge regionale era stato concluso dalla precedente Amministrazione di centro-sinistra. Questo tema avrebbe dovuto rappresentare la priorità assoluta dell’Amministrazione, considerato che lo strumento urbanistico vigente, il Programma di Fabbricazione, è stato approvato quasi 50 anni fa ed è fondamentale avere un nuovo strumento urbanistico più confacente all’attuale realtà urbana e sociale. Su questo decisivo tema si rilevano ingiustificabili ritardi, dovuti a dirette responsabilità politiche tue e dell’assessore al ramo, e sarebbe necessaria una svolta seria che rimetta in discussione anche alcune deleghe assessorili. Il P.U.G. è essenziale anche per ridare impulso alle attività edilizie e affini, riordinare il generale assetto urbanistico delle aree abitative, risolvere gli annosi ed irrisolti problemi delle aree di espansione, rilanciare l’edilizia economica e popolare, vista l’assoluta carenza di tali aree nel nostro Comune”.

Il documento dell’ex assessore Vantaggiato presenta molti spunti di riflessione che sarebbe lungo riportare in questo articolo, per cui, dato il suo indubbio interesse, consiglio la sua lettura.

Riporto alcuni interessanti stralci della parte finale, che, dopo i ringraziamenti ai cittadini ed agli uffici comunali, farebbero intravedere da parte dell’esponente M5S “la volontà di riprendere, se ci sono le condizioni, un dialogo serio, capace di dare una svolta netta e radicale al lavoro dell’Amministrazione sulla base delle problematiche e delle riflessioni poste all’attenzione tua e dell’intera maggioranza”.

Una delle tante e belle manifestazioni organizzate dall’assessora Vantaggiato e (sotto) con la Dirigente scolastica M. Francesca Conte, la sindaca Laura Manta e alcuni artisti

Così, in conclusione, l’assessora dimissionaria scrive alla sindaca: “Ti sono grata per avermi affidato deleghe di grande importanza e responsabilità, che mi hanno arricchito umanamente e politicamente, e continuo a nutrire affetto per la tua persona, nonostante i torti da me subiti e i limiti politici ed amministrativi espressi nella tua importante funzione, che mi auguro siano dovuti solo alla tua inesperienza. Ho cercato di ricoprire con onore, dignità e passione l’incarico fiduciario da te assegnatomi, condotto con massimo impegno, trasparenza, serietà e disponibilità, con l’unico obiettivo di operare per il bene e lo sviluppo della nostra comunità. La decisione di rimettere le mie deleghe si è resa doverosa e necessaria. Sta alla tua volontà e intelligenza valutarne il senso, considerato che nelle attuali condizioni la maggioranza uscita vincente dalle elezioni amministrative del 4 ottobre 2021 rischia di naufragare, prima che numericamente, politicamente…. Considera le mie riflessioni un contributo concreto per un possibile confronto, per il rilancio dell’azione amministrativa, per scelte programmatiche chiare e decise, per il rafforzamento dell’alleanza PD-M5S. Al di fuori di questa alleanza strategica non c’è futuro per le forze di sinistra e progressiste nel nostro paese”.

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Attendo l’evoluzione degli eventi per esprimere alcune valutazioni personali su queste dimissioni, che, se la politica e le “leggi della politica” hanno un senso, “erano nelle cose” ed hanno, pertanto, necessità di avere quelle doverose risposte che le “leggi della politica” richiedono.

Per leggere la comunicazione delle dimissioni, cliccare su

Dimissioni Eliana Vantaggiato

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda