Le “foto del giorno”: il “manto” della Manta e il “caso” di Via Veronesi
8 Dicembre 2023
Affossamenti sul manto stradale di via Veronesi
La celebre e periferica via Veronesi sta diventando l’incubo dell’attuale Amministrazione e, al contempo, paradigma del suo stato reale.
Sui social circolano da tempo foto e lamentele circa la situazione di quella strada integralmente asfaltata un anno fa ed oggi ridotta in condizioni miserevoli: erbacce e piante che fuoriescono dall’asfalto e dal marciapiede, cedimenti, infinite fessure nell’asfalto “curate” e chiuse con cemento (!!!), ecc. ecc.
Scrivo “curate” perché sembrano tante ferite ricucite con “suture” da un infermiere… giusto in linea con la professione svolta per decenni e sino a pochi giorni fa da quell’incommensurabile genio politico ed amministrativo che è l’attuale assessore ai Lavori Pubblici, un settore in cui storicamente a Collepasso paiono particolarmente eccellere gli infermieri!
È di ieri un’altra “ciliegina sulla (s)torta”: la strada, la cui realizzazione è costata alle casse comunali la somma di € 34.624,27, ha subito in alcuni tratti anche cedimenti strutturali ed è… “affossata”.
Le diverse foto, che ho fatto in data odierna e pubblico, sono abbastanza eloquenti e non occorre soffermarmi eccessivamente sulla penosa situazione, evidente ad occhio nudo, di quella strada appena asfaltata.
Sulla questione è già intervenuta sul suo profilo facebook la consigliera comunale Eliana Vantaggiato, che ha denunciato “un lavoro di pavimentazione stradale e asfaltatura eseguito, evidentemente, non a regola d’arte” e che, a distanza di un anno, “già si presenta pieno di fessure e fratture e ora anche di buche proprio perché il tappetino superficiale ha ceduto e di certo non è in grado di reggere alle sollecitazioni meccaniche provocate dal transito di auto o camion”.
Ricordate i post facebook e le veementi polemiche del settembre-ottobre 2022 contro l’opposizione da parte della rabbiosa madame la Mantà, “asfaltata” nell’ultimo Consiglio comunale dalle due donne (il suo incubo!) di opposizione, o l’enfatico post dell’assessore-infermiere, che, da poco titolare di una “misera pensioncina” (!!!) di “poche” (!!!) migliaia di euro, si è fatto avidamente quasi triplicare l’indennità di assessore, portata da € 881,14 (lordi) in vigenza di attività lavorativa agli attuali “miseri” e lordi € 2.000,01 in vigenza di inattività lavorativa e recente pensionamento?!? Per la cronaca, Madame la Mantà ci costa, invece, “solo” 4.000,02 euro lordi mensili!
L’“eco” di quei post facebook rabbiosi e/o enfatici ripiomba oggi come un boomerang su questa Amministrazione e, soprattutto, sulla “narrazione” virtuale, autocelebrativa ed osannante di una distratta manipolatrice e mistificatrice, la nostra “Alice-Laura nel Paese delle meraviglie”.
Se i post dell’opposizione gettavano nel settembre 2022, secondo Madame la Mantà, “discredito non su noi amministratori ma sulle aziende e le imprese che lavorano con serietà e professionalità” e ne rilevavano “il senso del ridicolo“… oggi, ad un anno di distanza, su chi ricadono il “discredito” e il “ridicolo“?!? Ripiombano entrambi come un boomerang solo ed esclusivamente su sindaca, assessore-chiamatime ai lavori pubblici e su tutti questi “amministratoruncoli” che dovrebbero nascondersi per la vergogna!
Asfalto e cemento… danno perfetto!
Mutuando dal titolo di un celebre film-commedia del 1968 con Alberto Sordi e Nino Manfredi, ci chiediamo: “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare il buon senso (e l’umiltà) misteriosamente scomparso in Africa?” e, in subordine, a pubblicare oggi sui loro profili facebook, sebbene siamo solo all’Immacolata e non al “Mercoledì delle Ceneri”, lo stato attuale di quella strada, facendo un pizzico di autocritica e cercando umilmente di trovare soluzioni adeguate, possibilmente rinunciando ad una parte delle loro opulente (e immeritate) indennità, prima che quella strada “sprofondi” nella contigua campagna?!? (per la verità, in alcuni tratti estremi la campagna sembra ormai essersi già riappropriata dell’asfalto).
Sarà difficile… perché la “genesi” di quella strada rappresenta ormai, soprattutto nell’immaginario collettivo, il triste paradigma dell’evoluzione di questa fallimentare sindaca e di questi amministratori da “Asilo Mariuccia”: avevano promesso e sembrava tutto “rose e fiori”… ci ritroviamo, invece, con tante “spine”!
Avrà mai qualcuno/a di costoro la dignità di dimettersi per “manifesta incapacità” amministrativa?!?
Difficile, anzi impossibile… soprattutto per non rinunciare alle loro laute, opulente (e immeritate) indennità!
Da Menozzi alla Manta… “dalla padella alla brace”… poveri noi… a cci mani simu ‘ntorna ‘ccappati!
Pantaleo Gianfreda
