Lucia, donna-madre e donna-padre, al traguardo dei 100 anni… tanti auguri, nonna Lucia!

Lucia, donna-madre e donna-padre, al traguardo dei 100 anni… tanti auguri, nonna Lucia!

20 Maggio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Lucia Errico, 100 anni

Madre da 72 anni e poi anche “padre” da 68… da quando il suo Gino, sposato nel 1949, morì nel maggio 1955 per un male incurabile lasciandola sola con due figli, Lucio, 5 anni (nato nel 1950), e Tonino (nato nel 1954), appena un anno.

La “sorte” (come chiamiamo in dialetto il Destino) non è stata benevola con questa donna, rimasta vedova a 32 anni appena compiuti… eppure, per quell’inesplicabile e imperscrutabile “Opera regolatrice” (e riparatrice) degli umani destini, quella stessa “sorte” (o, se preferite, il buon Dio) ha voluto infine premiare questa donna forte e tenace che oggi raggiunge il traguardo dei suoi “primi” 100 anni di vita.                                                                                                        Lucia Errico è nata, infatti, a Collepasso il 20 maggio 1923 da Nino (Agostino) e Vata (Addolorata) Marra.

Addolorata “Vata” Marra e Agostino “Nino” Errico, genitori di Lucia. Sotto: i nonni

“… e in 100 anni di vita non ha mai preso una medicina”, aggiunge Lucio, il figlio maggiore, laurea in Biologia all’Università di Napoli e già docente di Chimica e Biologia nelle Scuole Superiori.

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L’altro figlio, Tonino, diplomato, è stato dipendente comunale sino alla pensione. Molti lo ricorderanno, tanti anni fa, come bibliotecario e poi impiegato negli uffici comunali.

Lucio, a differenza del fratello, abita a pochi metri dalla casa materna e con la moglie Rosalia ha la possibilità (e il dovere) di accudire giornalmente e con più frequenza la madre, che, assistita da alcune badanti, non ha mai voluto lasciare la sua abitazione, dove vive serena e solitaria, attorniata dall’affetto di figli, nuore, nipoti e pronipoti.

Foto del marito Gino, Sottufficiale dell’Esercito Italiano

Nonostante la venerabile età, la trovo abbastanza in forma e, se interpellata, molto loquace. Eppure, in tempi giovanili in cui io e Lucio ci frequentavamo con maggiore assiduità, la ricordavo, come è sempre stata, di poche parole e molto riservata

I suoi ricordi oscillano tra il “chiaroscuro” e tanti “lampi” di luce… la “palestra” della sua mente avverte talora l’usura del tempo… ma se stimolate la sua memoria, vi appariranno “squarci” d’altri tempi che il tempo non ha cancellato.

Me ricordu quandu scia alla scola…ca’ ieu era la cchìu brava”, dice.

Foto giovanile

Ricorda di aver frequentato la IV e V elementare con “don” Cosimo Marzano, un insegnante elementare che, proveniente da Racale e sposato a Collepasso, ha avuto un ruolo primario nella vita della nostra comunità sia da un punto di vista scolastico (era direttore didattico) che politico-amministrativo (è stato, tra l’altro, uno dei promotori dell’Autonomia comunale di Collepasso). “Don” Cosimo aveva certamente una qualche predilezione per quella bambina brava e vivace se chiedeva sempre di lei quando non la vedeva in classe.

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Quando la mamma faceva il pane in casa, dovevo darle una mano e non potevo andare a scuola”, ricorda Lucia, “ma il maestro Marzano mi mandava a chiamare” e convinceva la mamma a dispensarla dai lavori di panificazione e rimandarla a scuola.

Le chiedo come ha conosciuto il marito Francesco (detto “Gino”) Longo (Tonino ha chiamato Francesco uno dei sui figli in memoria e onore del padre che non ha mai conosciuto…).

La risposta rivela l’animo semplice e candido di questa donna… “…cusì… me guardava e poi manu manu s’ha ‘vvicinatu…”. Si sposarono nel 1949.

Lucia e Gino nel giorno del matrimonio. Sotto: con i parenti

Il marito Gino era sottoufficiale dell’Esercito e dopo il matrimonio venne destinato presso il Distretto militare di Lecce, città in cui ha vissuto per alcuni anni, prima della morte, con moglie e figli.

Era “bravo” suo marito, dice Lucia, veramente una brava persona… e aggiunge scherzosamente… “era cchìu fiacca ieu, forse…”.

Fiacca” (parola che nel nostro gergo dialettale ha tutt’altro significato rispetto alla lingua italiana) forse no… ma energica, forte e volitiva sicuramente!

D’altro canto, come poteva non essere così una donna rimasta vedova a 32 anni con due figli maschi da crescere ed educare?!?

Lucio ricorda che, quando alcune sere faceva tardi, sua madre “ccu’ la scupa me spettava”… e la usava!

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Lei stessa racconta alcuni aneddoti circa il ferreo metodo di educazione dei figli. Un metodo che, visti i risultati, ha dato i suoi frutti, se i due figli sono diventate persone affermate e stimate e lei stessa può orgogliosamente affermare che “sono bravi i figli miei”.

Perché non ti sei risposata?”, le chiedo… “No no no… avevo dei figli”, risponde prontamente.

In questa risposta è condensata la vita di “donna” Lucia, una vita centenaria tutta dedicata ai figli e spesa per i figli, nella dedizione assoluta alla famiglia, cui non ha fatto mai mancare niente, e nella fede in Dio (intanto è stato possibile, ogni sera andava “alla chiesa ccu’ la Netta e la Carmelina”, sue vicine di casa).

Il f.f. parroco don Francesco Vincenti benedice la centenaria Lucia Errico. Sotto: la donna festeggiata nella sua abitazione

Nel pomeriggio, figli, nuore, nipoti, la pronipotina Aurora, parenti, amici, l’Amministrazione con la sindaca Manta e la Parrocchia con don Francesco hanno festeggiato e benedetto il fausto giorno centenario di Lucia Errico, donna forte e coraggiosa.

Doverosamente l’Amministrazione comunale ha voluto rendere meritato omaggio e fare dono di una targa ricordo a questa “cittadina esemplare“.

Tanti auguri, nonna Lucia!

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda