“SPES MESSIS. Storia in versi di una vocazione religiosa” di Salvatore Tommasi: presentazione presso il Seminario di Otranto con l’Autore e l’Arcivescovo (19 dicembre)

“SPES MESSIS. Storia in versi di una vocazione religiosa” di Salvatore Tommasi: presentazione presso il Seminario di Otranto con l’Autore e l’Arcivescovo (19 dicembre)

16 Dicembre 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Seminaristi anni ’60

Salvatore Tommasi, persona riservata, ma appassionato studioso e acuto uomo di cultura, del quale mi pregio di essere amico sin dagli anni ’60 (abbiamo frequentato insieme il Seminario di Otranto per cinque anni), è oggi indubbiamente lo studioso e il pubblicista più autorevole ed apprezzato del griko salentino. I suoi scritti rappresentano una testimonianza ed un patrimonio non solo per la Grecìa salentina, ma per l’intera cultura salentina e nazionale. Ha anche pubblicato libri di poesie, molte in griko, e due bellissimi romanzi, uno dei quali, “Semi d’anguria. Una storia vera” (2021), abbiamo presentato a Collepasso, l’8 ottobre 2021, presso l’Auditorium della Parrocchia “Cristo Re”.

Salvatore Tommasi a Collepasso, in occasione della presentazione del suo libro “Semi d’anguria”

Oggi Salvatore sorprende, coinvolge ed avvince ancora una volta con un’altra sua bella e sensibile opera poetica.

Martedì 19 dicembre, alle ore 18.30, presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile di Otranto, ci sarà, infatti, la presentazione di “SPES MESSIS. Storia in versi di una vocazione religiosa” (Edizioni Esperidi), nuovo libro di Salvatore Tommasi.

L’Arcivescovo Padre Neri

L’incontro, presente l’Autore e moderato dalla Prof.ssa Daniela Vantaggiato, sarà concluso da P. Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto, dopo gli interventi di Don Alessandro Grande, Rettore del Seminario; Don Matteo Brunetta, già alunno del Seminario; P. Francesco Sorrentino, missionario del P.I.M.E. in Brasile, che manderà un videomessaggio dal suo luogo di missione; Prof. Salvatore Miggiano, già Sindaco di Otranto ed anche lui già alunno del Seminario. Nel corso dell’incontro, sono previsti intermezzi musicali a cura del Coro diocesano di Otranto, diretto dal Maestro Biagio Mandorino, e la lettura di alcune poesie del libro da parte di Donato Chiarello.

Don Alessandro Grande

“Il Seminario di Otranto – dice Don Alessandro Grande, Rettore del Seminario e già alunno del prof. Salvatore Tommasi – ha voluto accogliere la prima presentazione del libro perché è qui che si svolge l’esperienza adolescenziale raccontata dall’autore e a questo luogo sono principalmente dedicati i suoi versi. L’incontro offrirà l’occasione per rievocare, testimoniare e condividere differenti percorsi di vita che in questo luogo hanno comunque trovato il loro punto di partenza”.

Salvatore Tommasi

Salvatore Tommasi, poeta e scrittore, è nato a Calimera nel 1950. Ha insegnato Filosofia e Scienze della Formazione nella Scuola Secondaria Superiore. Da anni si occupa di recupero e valorizzazione della lingua e della cultura greco-salentine, cui ha dedicato numerose pubblicazioni, tra cui un pregevole vocabolario griko-italiano. È autore di vari testi poetici, anche in griko, e di due apprezzati romanzi: “Sarakostì” (2010), dedicato al lavoro dei carbonai di Calimera, e “Semi d’anguria” (2021), storia di una bambina e delle sue sorelle, orfane in breve tempo di entrambi i genitori, all’inizio degli anni Cinquanta in un paesino salentino.

Aula-studio del seminario di Otranto (foto anni ’50-’60)

“Ho conservato nel cassetto, per più di trent’anni – scrive l’Autore – , il racconto in versi di un’adolescenza (la mia) vissuta in seminario. Il carattere intimo e personale della storia e il suo contenuto prevalentemente religioso mi avevano indotto finora a non pubblicarla. La decisione alla fine di farlo credo sia un cedimento al senile bisogno di confessione e di testimonianza. In realtà, tutta la mia vita è stata segnata da quegli anni, nei quali ho seguito una (presunta) vocazione religiosa, poi abbandonata. Dedico lo scritto (piuttosto insolito e, forse, inattuale) ai compagni con cui ho condiviso la stessa, lontana, esperienza e lo affido alla sensibilità e comprensione dell’eventuale lettore. Ringrazio di cuore Egidio Marullo per il dono del suo cielo e dei “preticelli” in copertina, Umberta Colella Tommasi per le sue riflessioni, Edizioni Esperidi per la fiducia”.

Anni ’60: seminaristi e superiori con l’Arcivescovo Mons. Gaetano Pollio in visita al Santuario di Montevergine (Palmariggi)

“Spes Messis – scrive Leo Luceri in una bella recensione – è un libro speciale, che sembra scritto in altri tempi e che ad altri tempi fa riferimento. È, infatti, difficile ai nostri giorni avere l’opportunità di leggere un’opera in versi che abbia una tale profondità, che rimandi a vicende vissute negli anni ’60 e offra uno sguardo su un mondo tanto specifico, su un’esperienza di vita perfino per quei tempi non molto comune. Salvatore Tommasi rivive, in questo vero e proprio racconto autobiografico, il periodo trascorso presso i seminari di Otranto e di Molfetta, dove vi entra ragazzino e vi esce giovane uomo. Nonostante ogni componimento possa essere letto singolarmente, non si tratta, dunque, di una raccolta di poesie, bensì di un insieme di testi poetici correlati in cui l’autore ci fa rivivere il proprio percorso di crescita e di formazione della personalità. Ci descrive i sentimenti, i turbamenti, le indecisioni, le speranze, i sensi di colpa che accompagnano questo percorso, in un luogo chiuso, a tratti claustrofobico, ma anche ricco di stimoli, di relazioni, di studi, vissuto intensamente e con profonda adesione, anche di fede” (cliccare su recensione).

Settembre 1965, Roma, Basilica di San Pietro: il Seminario di Otranto in un viaggio, offerto dall’Arcivescovo Mons. Pollio (al centro) in occasione del Concilio Ecumenico Vaticano II

Umberta Colella Tommasi, la cui storia di bambina orfana (sua e delle sorelle) ha ispirato il romanzo di Salvatore “Semi d’anguria”) ed oggi affermata professionista e donna di cultura in quel di Milano, nella Nota introduttiva a “Spes messis” scrive: “Avverto nell’attraversamento esistenziale dell’autore, nei suoi conflitti, nei suoi dubbi, nei suoi sensi di colpa, nel suo sperimentare il dramma del peccato, sia pure veniale, nel suo andirivieni tra sacro e profano, la crisi di tutti noi uomini e donne di questo tempo. Un tempo in cui sembra smarrita la straordinaria capacità di percepire il Sacro che c’è in ogni essere vivente, a qualsiasi specie appartenga. Un tempo in cui si rifugge dal dubbio, si cerca l’assoluto non nell’aspirazione al divino, ma nel “qui ed ora””.

Sopra e sotto: foto di vita seminaristica (passeggio pomeridiano) fine anni ’50 e inizio anni ’60

Sopra e sotto: foto di vita seminaristica (passeggio pomeridiano) fine anni ’50 e inizio anni ’60

L’evento culturale sarà anche l’occasione per un incontro tra tanti ex alunni del seminario (quando, il 1° ottobre 1961, entrai in Seminario, Rettore il compianto Don Antonio Pasca e Arcivescovo il carismatico Mons. Gaetano Pollio, eravamo oltre cento alunni delle Medie e del Ginnasio), i quali, pur intraprendendo poi strade diverse, hanno avuto “la vita segnata da quegli anni”, come scrive lo stesso Salvatore Tommasi.

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Ad maiora, Salvatore!

Pantaleo Gianfreda

Incontro di ex seminaristi presso il Seminario di Otranto (2 gennaio 2010) con i “Superiori” Don Adelino Martella e Don Nicola Maretta. Nella seconda fila in alto (3° da sin.), l’ex compagno di corso don Gino Martella (oggi defunto), vescovo di Molfetta, e sotto (in prima fila, 2° da sin.), Luigi Chiriatti, studioso del Tarantismo e già Direttore della “Notte della Taranta”, scomparso nel maggio 2023. Sotto: a Collepasso (ottobre 2021) con Don Adelino Martella e Don Antonio Tondi


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