Abbandono rifiuti inerti in via Pirandello: lunga, meticolosa e brillante operazione della Comandante della Polizia Locale
12 Dicembre 2024Strano che un’operazione esemplare e anche importante ed educativa dal punto di vista amministrativo e civico, condotta meticolosamente e conclusa brillantemente dalla Comandante della Polizia Locale Maria Grazia Esposito, non abbia avuto sinora alcuna rilevanza nell’informazione e sui social, nonostante l’uso debordante, talora sfibrante e puramente autocelebrativo, che proviene dal Palazzo del potere locale.
Della vicenda ne avevo sentito fugacemente parlare tempo fa da amici, che, non conoscendo bene i contorni della vicenda, mi avevano anche sollecitato ad approfondirla per questo blog ed i suoi lettori.
È così che l’altro giorno sono andato a chiedere direttamente alla fonte, la Comandante Esposito, che, come sempre disponibile e gentile, non si è sottratta alle mie richieste di doverose informazioni da fornire ai cittadini.
La vicenda merita indubbiamente di essere raccontata e resa pubblica per vari motivi.
Tutto nasce quasi tre mesi fa, esattamente il 23 settembre, allorché giunge al protocollo del Comune di Collepasso una segnalazione anonima, corredata da ampia e probante documentazione, indirizzata a Sindaco, Segretario comunale e Comandante della Polizia Locale.
Un anonimo cittadino segnalava che su via Pirandello, strada alle spalle del Campo sportivo, veniva da tempo e costantemente depositato materiale inerte di varia natura tanto da creare cumuli piuttosto rilevanti. La documentazione allegata indicava anche un particolare motocarro da cui venivano scaricati gli inerti, che era, però, sconosciuto alla Polizia Locale.
La Comandante si metteva subito all’opera e, sospettando che il mezzo di trasporto potesse essere di provenienza extra comunale, chiedeva ausilio ai colleghi Comandanti della provincia, i quali davano riscontro negativo. La Comandante, che in anni passati per poco non ha superato il concorso e realizzato il sogno di diventare Ispettore di Polizia, decide allora, da collaudata investigatrice (… ricordate la vicenda della “ballona di fieno” caduta da un camion forestiero?!?), di concentrare le ricerche in ambito comunale e, in particolare, nell’area incriminata, dove sono in corso lavori per la realizzazione di una strada. Dopo diversi giorni di sopralluoghi e vari appostamenti riesce finalmente ad individuare il motocarro e il suo proprietario. Con vari stratagemmi la nostra Sherlock Holmes riesce ad incastrare e far confessare il responsabile di quella che stava diventando una vera e propria discarica abusiva in territorio urbano. Il 22 ottobre invia la doverosa informativa al Pubblico Ministero presso il Tribunale di Lecce, che apre un fascicolo per “notizia di reato” contro l’autore del fatto.
Come noto, i reati c.d. “ambientali” sono particolarmente perseguiti sia penalmente che amministrativamente dalle norme vigenti, soprattutto se riguardano rifiuti pericolosi. In questo caso si trattava di rifiuti inerti per il cui abbandono la normativa prevede, però, anche un’ammenda sino a diecimila euro.
Tutto concluso?!?
No, perché qui “viene il bello” o, meglio, l’aspetto più istruttivo ed educativo dell’intera vicenda.
La Comandante ha di fatto terminato il suo compito con l’individuazione del responsabile e il deferimento all’Autorità Giudiziaria. Potrebbe ritenersi pienamente soddisfatta dall’aver portato così brillantemente a compimento, nonostante obiettive difficoltà e impegnative indagini, un compito che forse altri avrebbero evitato o demandato ad altro Corpo di Polizia.
C’è, però, un particolare significativo.
Il cittadino “incastrato” dalle indagini non strepita, come talora si è soliti fare in queste vicende, né cerca di “farsi ragione”. Riconosce la sua leggerezza. Riconosce il suo errore.
La Comandante, scrupolosa nella difesa della Legalità, è donna sensibile e fine conoscitrice della legislazione vigente non solo perché è avvocato, ma anche perché studia e si aggiorna continuamente. Segnala, pertanto, al cittadino che una recente legge prevede che nel caso di rifiuti non pericolosi, il responsabile possa ripulire il terreno dei rifiuti abusivamente scaricati ed estinguere il reato penale, pagando, però, un’ammenda di 2.500 euro, pari ad un quarto di quella massima prevista.
È quello che ha fatto il cittadino, che ha sicuramente “imparato la lezione”, grato alla Comandante Esposito per la sua sensibilità umana e la sua professionalità che non transige nella difesa della Legalità.
Ogni procedimento si chiude così verso metà novembre perché, come mi dice la Comandante, il reato è stato estinto in sede amministrativa con il pagamento dell’ammenda.
Una vicenda, come scrivevo all’inizio, esemplare, importante ed educativa, anche dal punto di vista civico, degna di essere conosciuta dai cittadini.
Doverosi, naturalmente, i complimenti alla Comandante Maria Grazia Esposito, giustamente orgogliosa (e noi orgogliosi di lei) per aver risolto un caso impegnativo e irto di difficoltà con grande professionalità investigativa in favore della Pubblica Amministrazione, dimostratasi funzionaria ferma nella difesa della Legalità e, al contempo, attenta e sensibile di fronte al riconoscimento dell’errore da parte di un cittadino.
Pantaleo Gianfreda
Salve io sono una donna come la SINDACA e non amo dare visibilità ad altre donne, perché l’unica regina sono io !