Alessandra Todde (M5S), a capo di uno schieramento progressista, prima donna Presidente della Regione Sardegna
27 Febbraio 2024Alessandra Todde, nata a Nuoro nel 1969, esponente di primo piano del M5S e già viceministro dello Sviluppo Economico nei governi Conte e Draghi, è la nuova Presidente della Regione Sardegna.
Todde, a capo di una coalizione che comprende il Pd (divenuto nell’isola il primo partito, a pochi decimali di distanza da FdI), Verdi e Sinistra Italiana e alcune liste di ispirazione civica locale, ha vinto le elezioni con il 45,4% dei voti.
Al secondo posto si è piazzato Paolo Truzzu, candidato del centrodestra voluto dalla Meloni, che ha ottenuto il 45,0%.
Al terzo posto Renato Soru, già presidente di centrosinistra della Regione, che ha ottenuto l’8,6% con una coalizione che comprendeva i centristi di Calenda e Renzi, Rifondazione Comunista e liste locali.
Per le prima volta nella storia della Sardegna, una donna governerà l’isola e per la prima volta, a livello nazionale, un esponente del M5S diventa Presidente di Regione.
Un risultato, seppur sofferto, clamoroso ed emblematico, nonostante le divisioni nel centrosinistra isolano, che rafforza l’asse Pd-M5S-Sinistra-Verdi, i due principali leader Elly Schlein e Giuseppe Conte e la prospettiva della costituzione di un “campo largo” o, come preferisce dire Conte, di un “campo giusto”.
Alessandra Todde vanta un curriculum personale, oltre che politico, di tutto rispetto. Due lauree (Ingegneria Informatica e Scienze dell’informazione), prima di scendere nell’agone politico è stata imprenditrice e mananger, sia in Italia che all’estero, nel settore dell’energia e dell’evoluzione digitale. Ha lavorato per molti anni all’estero (Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda) prima di tornare nel 2014 nella sua città natale e poi impegnarsi in politica con il M5S. Nel dicembre 2018 è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane, ovvero le 50 donne italiane considerate come le più influenti nel mondo della tecnologia.
“L’esito del voto in Sardegna è stato spesso il preannuncio delle dinamiche nazionali”, scrive oggi Filippo Ceccarelli su repubblica.it in un editoriale che condivido (cliccare su repubblica.it), ricordando come negli ultimi decenni la vittoria o la sconfitta di uno dei due principali schieramenti politici nazionali ha determinato anche il destino politico dei suoi leader ed evoluzioni imprevedibili nella politica nazionale.
Il risultato delle elezioni sarde rappresenta una vera e propria “boccata di ossigeno” per lo schieramento di centrosinistra e una palese sconfitta per quello di centrodestra, in particolare per la premier Meloni.
Rimandiamo le analisi a politologi e giornalisti, ma una riflessione e una “lettura” del voto sardo sarebbero necessari e opportuni anche per gli esponenti politici locali, soprattutto per quelli che reggono le sorti del nostro Comune. Chissà che non comincino a “pensare”, riflettere e capire!
Intanto, auguriamo buon lavoro alla neo Presidente Todde!
Pantaleo Gianfreda