Antenna Iliad: clamorosa smentita dal Comune di Roma. La Manta mente sapendo di mentire o è una ciarlatana che inganna i cittadini?!?

Antenna Iliad: clamorosa smentita dal Comune di Roma. La Manta mente sapendo di mentire o è una ciarlatana che inganna i cittadini?!?

29 Agosto 2024 1 Di Pantaleo Gianfreda
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Le assurdità e i non sense che scrive la Facebook-Manta sorprendono sempre più (o, forse, ormai non più…) per la loro inanità, illogicità e irrazionalità.

Il Comune non c’entra… è solo una “contrattazione privata tra Iliad ed un cittadino di Collepasso sulla quale le attuali norme di legge non consentono all’Amministrazione di poter intervenire”, scrive ad esempio nella strampalata risposta sul suo profilo facebook per contrastare, senza mai entrare nel merito delle questioni poste, l’articolo che ho scritto una settimana fa sull’assurda vicenda dell’antenna installata a cinque metri dall’abitazione di una famiglia collepassese e a 100/150 metri dai campetti sportivi e dall’oratorio della Parrocchia, ritenuti “siti sensibili” (cliccare su “e fu antenna…”).

L’antenna vista dalla Chiesa Cristo Re

Certo, se questa volta è stata costretta a rispondere, seppur nel suo stile vacuo e borioso, devo aver toccato qualche “nervo scoperto”, non vi pare?!?

Davvero si tratta, come sostiene, di “informazioni prive di fondamento giuridico o reale”?!?

Basterebbe leggere l’articolo che di seguito riporto per far crollare tutto l’immenso castello di sabbia e di menzogne con cui questa particolare specie di sindaco sostiene tesi senza capo né coda (cliccare due volte sull’immagine seguente per leggere bene).

… e, ad abundantiam, cliccate anche su questi link che riportano la vicenda e fatevi un’idea delle grossolane menzogne che dice e scrive la Manta:

Stop all’antenna Iliad a San Saba: il comune interviene dopo le proteste

Blocco dell’installazione dell’antenna Iliad a San Saba: le preoccupazioni dei residenti di Roma

San Saba contro antenna 5G, il Comune dà ragione ai residenti

Elettrosmog, San Saba si compatta e protesta contro la nuova antenna Iliad

Sono “informazioni prive di fondamento giuridico o reale” anche queste notizie e la decisione del sindaco e dell’Amministrazione della Città Metropolitana di Roma di bloccare l’installazione di un’antenna Iliad, nonostante il già acquisito “silenzio assenso” da parte della società?!?

Delle due l’una: o la Manta mente e sa di mentire o è una ciarlatana che parla e scrive “a ruota libera” senza nemmeno rendersi conto delle sue assurdità.

L’obiettivo è creare confusione e condizionare, con notizie manipolate o false, i cittadini (e in tanti ci cascano), che in stragrande maggioranza ignorano completamente procedure e meccanismi amministrativi e tendono ingenuamente e istintivamente a dare ragione alle informazioni di un sindaco, anche quando mente.

Rimane, però, un dubbio: non è che, attorniata com’è anche da “par suoi” (ancor più scadenti), sia solo un’incompetente-ignorantona, pertanto facilmente manovrabile e succube di interessi privati e “forti”?!?

I “tre moschettieri” dell’Antenna Iliad: Marra, Manta, Perrone

Certo, fa specie leggere che una nota istigatrice sociale e seriale, che offende e dileggia gli avversari da mane a sera, che ci inonda ogni giorno di deliranti post ed ha trasformato il suo profilo facebook in “recapito finale” delle tante nauseabonde “fogne” che imperversano senza freni sui social scriva risentita che “l’importante è avere l’occasione per offendere il Sindaco”… quasi fosse un crimine di “lesa maestà” rilevare correttamente, criticamente e talora duramente i tanti “crimini” politici ed amministrativi commessi quotidianamente da un personaggio ormai schiavo del suo “delirio di potere e di onnipotenza”, che non ha avuto mai rispetto verso coloro che non la pensano come lei e non si appiattiscono sul “pensiero unico” che tenta goffamente di imporre.

… ma soprassediamo su questi non trascurabili dettagli ormai noti a tutti.

La verità ti fa male, lo so…” direbbe Caterina Caselli!

Senza dilungarmi nel merito delle tante e gravi anomalie della scandalosa “vicenda Iliad” (… ma un Giudice che indaghi non c’è?!?), mi soffermo solo su due punti.

Sul primo è lo stesso legale incaricato dalla Manta a porre inquietanti e irrisolti interrogativi.

Il legale si chiede e scrive nel parere fornito alla Manta “se l’Ente Comunale abbia avviato effettivamente il procedimento amministrativo” e anche di non essere stato “in grado di conoscere se la società Iliad ha presentato tutta la documentazione richiesta (dalla normativa) per la realizzazione dell’impianto tecnologico” (sotto, estratto dal “parere legale”).

Ci si rende conto della gravità di tali affermazioni?!?

Se al legale non è stata fornita la documentazione presentata dalla società Iliad, in base a quali elementi probanti ha espresso il suo parere?!?

Il vero “inghippo”, o chiamatelo “escamotage”, riguarda, però, proprio il “procedimento amministrativo” che l’avv. Mastrolia, autore del parere legale, si chiede “se l’Ente Comunale abbia avviato effettivamente”.

È un palese interrogativo “tautologico” che nasconde l’altrettanto ovvia e “tautologica” risposta negativa.

Bisogna sapere che la Legge 241/90, pur integrata o modificata nel corso degli anni, ha introdotto il principio del “procedimento amministrativo”, in base al quale ogni pratica o richiesta presentata al Comune deve essere oggetto di “procedimento” ed assegnata ad un “responsabile del procedimento”, che procede all’“istruttoria” della stessa e poi al “provvedimento finale”, che può essere di accoglimento o rigetto, entro un determinato termine. Scaduto tale termine, scatta il c.d. “silenzio assenso”. Cioè, pur non essendo stati effettuati l’istruttoria e l’esame della pratica, questa si intende comunque accolta.

Data la complessità della materia, sto esemplificando al massimo, ma la sostanza è questa.

L’antenna Iliad installata in contrada “Tafuri”

Nel caso della pratica Iliad, come si evince dall’inquietante interrogativo del legale, l’Amministrazione Manta ha fatto trascorrere i tempi previsti (90 giorni, se non erro). Per cui, grazie al “silenzio-assenso” della latitante Amministrazione, la società è diventata di fatto titolare di un diritto di concessione che fa dire oggi – a posteriori e senza mai che l’Amministrazione abbia fatto il suo dovere – alla “povera” Manta… “non ci posso far niente!”… manipolando il tutto e aggiungendovi menzogne su menzogne.

Vogliamo dirci la verità? Ci sono Amministrazioni e amministratori poco corretti che “giocano” con queste norme, rese nel tempo sempre più “a maglia larga” rispetto all’originaria impostazione. Se vogliono favorire l’amico o l’amico dell’amico, fanno finta di niente, fanno trascorrere i termini e … oplà… l’autorizzazione diventa automatica, anche se la pratica è carente o presenta aspetti dubbi (chiedete a Lor Signori come mai, invece, per qualche analoga situazione, avviano subito l’istruttoria formale e si inventano una miriade di “zzicchinnonni” per tenere bloccata per anni una pratica e mettere in difficoltà qualche azienda o cittadino che ritengono “avversari”!).

È proprio questo “inghippo”, utilizzato volutamente dalla stessa Amministrazione, che fa scrivere all’“imbrogliona” di primo piano del Palazzo Municipale che si tratta di una “contrattazione privata tra Iliad ed un cittadino di Collepasso sulla quale le attuali norme di legge non consentono all’Amministrazione di poter intervenire”.

Dichiarazione amministrativamente “sacrilega” e falsa, priva, comunque, di “fondamento giuridico o reale”, come dimostra l’identico caso nel Comune di Roma.

Come prevede la norma, puntualmente applicata nel caso del Comune di Roma, che ha fatto il suo dovere nel tutelare gli interessi pubblici ed ascoltare le proteste dei cittadini, un’Amministrazione comunale non è semplice “spettatore” o “parte passiva” o “tramite” e “passacarte”, ma “parte attiva” e protagonista principale del processo autorizzativo, di cui è unica responsabile sia nel caso di corretto “procedimento” sia di “silenzio assenso”.

In questo caso, il Comune di Collepasso poteva, come ha fatto l’Amministrazione romana, bloccare tutto e disporre “l’annullamento in autotutela del provvedimento tacito di autorizzazione” (il c.d. “annullamento in autotutela” è previsto dalle vigenti norme proprio per tutelare la Pubblica Amministrazione).

Per informazione, anche le affermazioni della Manta sull’inutilità di un Regolamento comunale in materia di antenne vengono clamorosamente smentite dal “caso Roma”, come appare evidente dalla lettura delle cronache dei giornali sul caso.

Vogliamo dirci “papale papale” come stanno le cose?

La Manta è stata “solo a guardare” ed ha voluto coscientemente favorire un privato a discapito dell’interesse pubblico e  dello stesso Comune.

E veniamo al secondo punto.

La Manta pone in modo subdolo ed ingannevole al povero e ignaro cittadino che legge una domanda: “… ma se io, oggi Sindaco di Collepasso, su un tema così sensibile avessi avuto gli strumenti, il titolo e dunque la concreta possibilità di non far installare l’antenna, credete davvero che non mi sarei attivata in tal senso?”.

No, non ti sei mai attivata, Laura Manta! … e ti spiego perché.

Intanto perché è stata chiara la volontà di favorire un privato, formalmente una cooperativa agricola, che a mio parere non aveva titolo, come già dissi nell’incontro del 22 aprile presso l’Auditorium parrocchiale esibendo lo Statuto della cooperativa. Inoltre, la dimostrazione di favorire un privato è evidenziata dalle stesse confuse e isteriche dichiarazioni della Manta nel Consiglio del 21 aprile, in cui, tra l’altro, affermò, come di seguito riporto dal verbale del Consiglio:

Iliad, come sostiene la stessa Manta, era persino disponibile a trovare un’altra localizzazione.

Perché la Manta non lo ha fatto? Ha contattato i proprietari della zona “nel raggio di 300 metri”, dove ci sono tante campagne abbandonate, per “cogliere al volo” un’occasione propizia per il Comune?

Qualunque sindaco si sarebbe “gettato a capofitto” per individuare ed acquistare (o affittare) un piccolo appezzamento di terreno su cui il Comune avrebbe potuto installare direttamente l’antenna ed introitare per anni nelle casse comunali utili economici a favore della comunità. La Manta non lo ha fatto. Perché?!?

Vogliamo fare un po’ di conti? Supponiamo che Iliad paghi al proprietario (o affittuario) dell’area dell’antenna una cifra annua che oscilla verosimilmente tra i 10 e 20mila euro annui. Almeno per 20 anni e forse più. Fate un po’ i conti. Il Comune avrebbe potuto introitare nei prossimi anni somme utili per le sue attività. La “Lauta” Manta, invece, non ci ha nemmeno provato e ha volutamente permesso che quei soldi andassero nelle tasche di un privato e non del Comune.

Perché lo ha fatto? Chiedeteglielo. Poteva essere il Comune a guadagnare e, invece, guadagnerà un privato!

Lo capiranno i cittadini, anche quelli che continuano a difendere un soggetto indifendibile?!? Un soggetto che favorisce un privato e danneggia il Comune e per giustificarsi inventa e scrive cose assurde e senza senso, utilizzando il metodo della menzogna, della mistificazione, della manipolazione e dell’offesa.

Lascio perdere i sempiterni “servi del potere” e gli “utili idioti” al suo servizio, che, degni di lei, scrivono stupidaggini e offendono la verità senza entrare nel merito delle cose che scrivo, persino manipolando posizioni chiare e coerenti che non riescono a smentire o contraddire e inventando di sana pianta circostanze o prese di posizioni totalmente infondate o create ad arte giusto per polemizzare e “vomitare” idiozie.

Ho mai scritto di essere pregiudizialmente contro le antenne di telefonia mobile, anche se la situazione di Collepasso, attorniata com’è da decine di antenne, dovrebbe cominciare a far riflettere seriamente, considerato l’alto numero di decessi per tumore?!?

Ho mai scritto contro l’antenna installata pochi mesi prima sulla strada per Cutrofiano, posta al di fuori del centro urbano e non certamente a cinque metri di distanza da un’abitazione privata?!?

Di che cianciano, allora, certi “nani e ballerine” locali e persino “stranieri”, ignari della realtà locale, che danzano le loro lugubri “macumbe” attorno all’“ologramma” di un “sindaco” dannoso e rovinoso, succube di interessi privati, che per distrarre, far tacere e “drogare” il “popolino” offre “panem et circenses”, si inventa “nemici” da additare al pubblico ludibrio, manipola la realtà, scrive menzogne e alimenta quotidiani scontri sociali, politici e persino personali?!?

Il ruolo di questo blog libero ed indipendente non può essere che di pungolo, stimolo, critica e verità o, come diceva Socrate, del “tafano che punzecchia la vecchia cavalla”.

Ecco, ritenetemi pure un “tafano”, ma spero, con i miei articoli, di far aprire gli occhi a tanti cittadini onesti e per bene vittime di lestofanti e politicanti che li ingannano e cercano di far apparire vero ciò che è falso.

Pantaleo Gianfreda

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