Grande successo per la Festa di Sant’Antonio, compatrono di Collepasso, presso la Chiesa Cristo Re

Grande successo per la Festa di Sant’Antonio, compatrono di Collepasso, presso la Chiesa Cristo Re

18 Giugno 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Sant’Antonio di Padova è, come noto, compatrono di Collepasso e sino a pochi decenni fa i solenni festeggiamenti civili e religiosi in suo onore erano un punto fermo della nostra comunità.

I più anziani ricordano che quasi sino agli anni ‘70 a Collepasso (e in quasi tutti i Comuni salentini) era un “fiorire” di feste civili e religiose sia in piazza che in alcuni rioni del paese.

Dalle più importanti che si svolgevano in piazza (Santissima Trinità, Sant’Antonio, San Rocco, la Patrona Madonna delle Grazie, San Quintino) a quelle periferiche (Crocifisso, Santi Medici, Santa Rita, Sant’Antonio Abate, ecc.), le feste avevano, da una parte, lo scopo di esprimere e rinsaldare il sentimento religioso della comunità e, dall’altra, di forgiare e rinsaldare lo spirito civico e comunitario.

Le feste religiose, nella società contadina, erano spesso legate alle varie fasi delle coltivazioni agricole ed in questo avevano una qualche affinità e continuità con le antiche feste c.d. “pagane” e con le tante che si perdono nella memoria dei secoli e dei millenni dell’umanità.

La Festa di Sant’Antonio, per esempio, a Collepasso si svolgeva in coincidenza con la mietitura e dopo che i contadini avevano provveduto alla potatura delle viti, di cui accatastavano i sarmenti di vite (in dialetto definiti al femminile, “sarmente”) che sarebbero serviti anche per i falò propiziatori in onore del Santo che si accendevano numerosi la vigilia ai crocicchi del paese per la gioia dei bambini e degli stessi adulti e famiglie che si ritrovavano uniti a rafforzare lo spirito di buon vicinato (ognuno portava qualcosa da arrostire, come patate, cipolle, pane, talvolta carne, ecc. da consumare in comune).

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Da molto tempo un gruppo di cittadini devoti di Sant’Antonio e che ne portano il nome avevano espresso la volontà di ripristinare in modo solenne quest’antica festività a Collepasso, trovando, però, qualche “orecchio sordo”, che non “vuolsi così colà dove si puote”.

Questa breve premessa, che sarebbe interessante ampliare in altre occasioni per rievocare e rivivere alcune antiche tradizioni dell’antica società contadina da cui le nostre comunità originano e che non dobbiamo mai rinnegare o nascondere, aiuta a capire l’indubbio e naturale successo  ottenuto il 13 giugno dalla Festa di Sant’Antonio organizzata presso la Chiesa Cristo Re dall’omonima Parrocchia, dall’associazione “Milan Club” e da “Aluisi.it”, che hanno avuto il merito e il coraggio di riproporre quest’antica festa religiosa e civile del nostro Comune.

Un successo che è dimostrazione lampante di come l’antico “spirito del luogo” o “genius loci” riemerga nel sentimento popolare, travalicando bizantinismi e burocraticismi d’antan (e non vado oltre… “intelligenti pauca”!).

Il mio augurio è che le due parrocchie e la stessa Amministrazione comunale si facciano promotori e protagonisti diretti nei prossimi anni di una festività che affonda a Collepasso la sua tradizione nel secolo passato sia per la nota e diffusa devozione tuttora percepita verso Sant’Antonio sia per il ruolo di compatrono del Santo.

Naturale, pertanto, la soddisfazione degli organizzatori espressa in una nota del presidente del “Milan Club” Sebastiano Nocco, che scrive: “Iniziata per gioco da un’idea di un nostro socio, la festa in onore di Sant’Antonio di Padova, presso la Parrocchia Cristo Re di Collepasso, ha avuto un successo senza precedenti. Il Presidente e i soci tutti del Milan Club Collepasso ringraziano tutta la cittadinanza che con grande entusiasmo ha partecipato all’evento. Un ringraziamento doveroso va al nostro Don Antonio Tondi, che crede sempre in noi; un grazie sincero va all’amico e collaboratore Tony Aluisi, che dietro le quinte lavora al nostro fianco in tutto e per tutto. Grazie ad Antonio Martignano, Antonio Marra e ad Antonio Moscatello che hanno collaborato insieme a tutti gli Antonio del paese. Infine, voglio ringraziare con tutto il cuore l’anima di questi grandi successi, i nostri instancabili ragazzi,  soci, amici del Milan Club Collepasso, perché senza l’unione di un grande gruppo, di una grande squadra come la nostra, nulla sarebbe stato possibile”.

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Pantaleo Gianfreda


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