“Il mio oggi è già domani”, a Gallipoli presentazione del volume su Carlo Coppola nel decennale della scomparsa (Cantina Coppola, 23 agosto, ore 20)

“Il mio oggi è già domani”, a Gallipoli presentazione del volume su Carlo Coppola nel decennale della scomparsa (Cantina Coppola, 23 agosto, ore 20)

22 Agosto 2024 0 Di Pantaleo Gianfreda
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Carlo Antonio Coppola (1929-2014)

Venerdì 23 agosto, alle ore 20.00, a Gallipoli, presso la “Cantina Coppola” (via Sansonetti, 1), l’“Azienda agricola Nicolò Coppola” e “Lungimiranti Visioni” presentano “Il mio oggi è già domani”, volume sull’indimenticabile Carlo Antonio Coppola nel decennale della sua scomparsa.

Carlo Coppola, nato il 23 agosto 1929 e scomparso il 10 aprile 2014, è stato enologo, imprenditore illuminato, componente della Giunta della Camera di Commercio di Lecce e tanto altro. È stato, soprattutto, un grande amante del Salento e di Gallipoli nel solco d’una tradizione famigliare trasmessa anche ai due figli.

La storia e le attività di Carlo Coppola sono indissolubilmente legate a quelle della sua famiglia, che giunse dalla Sicilia a Gallipoli nel XV secolo.

Nel 1965, il padre di Carlo, l’ing. Niccolò Coppola, che si era laureato con una tesi avente come tema le potenzialità turistiche del Salento, fondò il Campeggio “La Vecchia Torre”, la prima struttura turistica all’aria aperta del Salento, lungo la litoranea che da Gallipoli conduce a Lido Conchiglie. Risale all’ing. Coppola l’idea del connubio nel Salento tra agricoltura e turismo.

Nel 1980 Carlo Coppola creò un secondo complesso agro-turistico in continuità con il primo, il “Camping La Masseria”, ad appena due chilometri da Gallipoli lungo la litoranea per Lido Conchiglie.

Camping “La Vecchia Torre” e (sotto) “La Masseria”

Entrambi i villaggi sono ad oggi attivi e frequentati da turisti provenienti da tutto il mondo.

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Nel 2004, per consacrare il binomio turismo-agricoltura, la scelta determinante di costruire, all’interno del “Camping La Masseria”, la nuova Cantina Coppola.

Qualità dei servizi, accoglienza, passeggiate, escursioni tra i vigneti, degustazione dei prodotti, recupero delle memorie e racconto del territorio sono le caratteristiche basilari delle iniziative turistiche ed imprenditoriali della famiglia Coppola.

Varie le attività imprenditoriali e promozionali di Carlo e i diversi incarichi provinciali (e non solo) nel corso della sua intensa vita. Notevole anche l’impegno nel settore culturale: amante della carta stampata, ha promosso, tra le tante iniziative, la ristampa della collezione di “Spartaco”, periodico ideato, diretto ed edito dal prozio Giovanni Coppola tra il 1887 e il 1914.

1° numero di “Spartaco” (ott. 1887)

“Spartaco” è stato il più longevo organo di informazione di estrazione socialista pubblicato nel periodo precedente la prima guerra mondiale. I Coppola hanno voluto finanziare la ristampa anastatica dell’intera collezione di questo storico giornale per ribadire e rafforzare un legame lungo un secolo e mezzo tra la famiglia e il mondo dell’editoria. La ristampa fu avviata da Carlo Coppola con la ferma convinzione di dare un rilevante contributo alla conservazione e alla valorizzazione della memoria e delle battaglie che gli uomini di questo territorio hanno saputo  affrontate per il riscatto politico e culturale delle nostre terre. Un investimento nella valorizzazione della storia locale finalizzato a qualificare l’offerta turistica di questo territorio anche sotto il profilo culturale.

La collezione della copia anastatica di “Spartaco”

Ho un ricordo bello, grato e vivissimo di Carlo Coppola, del quale mi onoro di essere stato amico e confidente per lunghi anni, al quale mi legava una forte ed intensa stima reciproca. Lo conobbi nella seconda metà degli anni ’70 quando lavoravo alla Confcoltivatori provinciale, grazie a Mario Foscarini (deputato Pci e poi sindaco di Gallipoli). Tra i due c’era un rapporto di grande stima ed amicizia. Tra le più significative “eredità” di Mario Foscarini, la stima e l’amicizia con Carlo Coppola sono state per me tra quelle più significative. Sino alla sua morte andavo a trovarlo spesso al Campeggio “La Masseria” e i nostri incontri erano sempre piacevoli, interessanti ed istruttivi. Ci tenne a farmi personalmente dono della ristampa del primo volume di “Spartaco” e poi a chiamarmi e donarmi anche il secondo (il terzo mi fu donato dal figlio Giuseppe). Conservo gelosamente nella mia biblioteca questi doni preziosi.

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Pantaleo Gianfreda


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