Lo stato pietoso e comatoso di un Bosco che muore: i lecci seccano… mentre la Manta è impegnata sempre su facebook

Lo stato pietoso e comatoso di un Bosco che muore: i lecci seccano… mentre la Manta è impegnata sempre su facebook

7 Gennaio 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il problema è molto serio: Collepasso rischia di perdere il suo prezioso Bosco, una delle poche risorse di rilievo e di pregio, insieme al Palazzo Baronale, della nostra comunità.

In questi ultimi giorni si sta accentuando in modo preoccupante, come le foto documentano, il fenomeno di disseccamento degli alberi di quercia, in particolare dei lecci.

Di fronte ad un disastro che rischia di far scomparire l’ultimo lembo residuo di un bosco plurisecolare, un tempo molto più esteso, sindaco e maggioranza tacciono, si defilano, fanno finta di niente. Eppure, poco prima di Natale, in alcune immagini “patinate” di un bosco “lindo e pulito” per un “solo giorno”, che sindaca e amministratori avevano condiviso sui loro profili facebook, appariva evidente il seccume di alcuni alberi.

Foto postate da amministratori sui loro profili facebook un mese fa

Possibile che la Manta, la Marra (assessora all’Ambiente) o qualche altro amministratore non si siano mai chiesto cosa stesse succedendo agli alberi né si siano mai posto il problema di chiedere qualche consulenza tecnico-agronomica per capire cosa fare e come intervenire per fermare questo “genocidio”?!?

…chissà se in questa foto del settembre scorso l’assessore Angelo Gianfreda in particolare e la sindaca Manta, guardando in alto, si stiano chiedendo come mai quel seccume sugli alberi…

Sinora, come da anni denuncio su questo blog, il nostro Bosco rischiava di “morire” solo in senso metaforico a causa di incuria, stato di abbandono e carenza di progettualità prima dell’Amministrazioni Menozzi e oggi dell’Amministrazione Manta. Ora il nostro Bosco rischia di morire davvero, in senso reale e non figurato, e di scomparire! Prima di tutto perché “soffocato” da decennale incuria, mancanza di manutenzione, potatura e diradamento sia degli alberi che del sottobosco (alte cime fuoriescono persino in modo pericoloso su strade circostanti) sia per i feroci parassiti che minacciano le querce e trovano facile attecchimento a causa della mancata manutenzione.

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Nel verde che va sempre più scemando si vedono ad occhio nudo alberi seccati, cortecce squarciate, pesanti rami che cadono, foglie sempre più ingiallite.

Quando ieri mattina mi sono recato al Bosco insieme alla consigliera comunale Eliana Vantaggiato e al Vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili, che è anche agronomo, siamo rimasti basiti!

Uno stato pazzesco di degrado!”, ha esclamato lo stesso Casili nell’osservare lo stato di uno dei più bei boschi urbani della provincia (come lui stesso ha detto) e, al contempo, esprimere la sua disponibilità ad impegnarsi e collaborare per salvare il nostro Bosco.

La consigliere comunale Vantaggiato e il consigliere regionale Casili nel corso del sopralluogo nel Bosco

Già qualche giorno prima, la consigliera Vantaggiato aveva rilevato lo stato disastroso del Bosco nel corso di un sopralluogo effettuato dopo le segnalazioni di alcuni cittadini e di qualche associazione ambientalista, come il Gruppo Trekking. Mai e poi mai, però, si aspettava di trovarsi di fronte ad un disastro del genere e presenterà a brevissimo tempo un’interrogazione urgente al sindaco!

Perché, al di là di quello che la Manta e la Marra (e tutti i loro proni “corifei”) vogliono farci credere con post facebook menzogneri o manipolatori, lo stato di abbandono e di degrado anche gestionali in cui oggi versa il bosco è vergognoso.

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Più di quello che potrei scrivere, a “parlare” sono le foto che ieri ho fatto e che pubblico!

Vergogna, sindaca Manta, assessora Marra e amministratori tutti!

L’ex chiosco e (sotto) l’interno pericolante e (ultima foto) lo stato dei bagni

Nel suo ultimo scatenato comizio, polemizzando da par suo con l’opposizione, la Manta aveva detto, tra gli applausi scroscianti di sciocchi creduloni e fans: “Io mi sono candidata per fare il sindaco, per chiudere le buche e per fare lavori pubblici, non per fare la psicoterapeuta”…

Si è mai umilmente chiesto, considerato che i narcisisti come lei sono abituati a proiettare su altri propri comportamenti e défaillances, se non abbia bisogno lei di uno “psicoterapeuta”, considerate l’assurdità e le palesi contraddizioni dei suoi atti e parole?!?

… tra chi preferisce avere una visione volta verso il basso per scovare le buche nell’asfalto, vi assicuro che è bello essere accanto a chi guarda in alto e al futuro con responsabilità e tanto lavoro”, scriveva su facebook il 17 dicembre.

Deciditi, Manta, novella “Mister Hyde e Dott. Jekyll”… sei diventata sindaco “per chiudere le buche” e avendo, perciò, “una visione volta verso il basso per scovare le buche nell’asfalto” o vuoi guardare “in alto e al futuro”?!?

Il guaio è che questo “sindaco per caso” (e “per disgrazia”) non guarda né in basso né in alto perché, come direbbero i nostri nonni con una di quelle loro fulminanti “sentenze” dialettali assai espressive ed eloquenti…  “camina comu ‘na cutugna”… spesso senza nemmeno salutare!

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Comunque sia, cara Manta… sia che guardi in basso sia che guardi in cielo… sei ormai un autentico sfacelo!

Cerca, almeno, di non combinare altri sfaceli e, prima che sia troppo tardi, di correre subito ai ripari per salvare il nostro Bosco, diventato persino un problema di pubblica incolumità non di poco conto (e su questo ci sarebbe tanto da scrivere!), con interventi immediati, massicci e straordinari di manutenzione e cura. Invece di perdere il tuo tempo nel “chiacchiericcio facebook” e nelle polemiche da suburra, fai il tuo dovere di sindaco, considerato che dal 1° gennaio ci costi ben 4mila e 2centesimi lordi al mese, e attiva ogni strumento possibile perché il nostro Bosco sia salvo!

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

Per la cronaca, i lavori del Bosco non risultano – che io sappia – ancora ufficialmente collaudati (perciò, risultano ancora aperti), essendo stato dato l’incarico solo con Determina Dirigenziale n. 212 del 1° dicembre 2023, ed è priva di ogni fondamento la stravagante teoria di un “assessore per caso”, esposta in una precedente seduta consiliare, secondo cui il Bosco poteva e può essere utilizzato, nonostante lavori in corso, poiché i lavori riguardavano l’esterno, cioè la recinzione!!! … ma “gli asini volano” ancora o sono “atterrati” tutti nell’Amministrazione Manta?!?


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Pantaleo Gianfreda