L’oscura “vicenda Antenna via Umberto I”: oggi, alle ore 18.30, incontro della Manta con i residenti presso Auditorium Cristo Re

L’oscura “vicenda Antenna via Umberto I”: oggi, alle ore 18.30, incontro della Manta con i residenti presso Auditorium Cristo Re

22 Aprile 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In seguito all’ampio clamore suscitato dall’installazione di un’antenna di telefonia mobile accanto ad un’abitazione privata, sul prolungamento di via Umberto I e a cento metri dalla Chiesa Cristo Re, è stato organizzato per questa sera, lunedì 22 aprile, alle ore 18.30, presso l’Auditorium della Parrocchia “Cristo Re”, un incontro tra Amministrazione comunale e residenti.

Comincia, comunque, a delinearsi con maggiore chiarezza l’operazione, dietro la quale apparirebbe evidente l’abilità professionale di qualche noto “regista”, che ha portato “Iliad Italia Spa”, con sede legale in Milano, a chiedere e ottenere dal Comune di Collepasso l’autorizzazione per l’installazione dell’antenna.

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Un complesso “giro” di locazione e sublocazione in cui gli “attori” principali sembrano essere il proprietario dell’area che cede in locazione (affitto) l’area (o una porzione di essa), un locatore che affitta l’area ed è autorizzato a sublocare (subaffittare) la stessa a terzi e il Comune di Collepasso.

Il locatore, che diventa sublocatore, è la “New Oil New Life Cooperativa agricola” di Collepasso, presieduta dal sig. Tommaso Mele, alla quale viene riconosciuto un congruo canone annuale, che subaffitta ad un “soggetto terzo”, cioè “Iliad Italia Spa”, che realizza l’impianto quale “Subconduttore”.

Una vicenda un po’ intricata e complessa che, probabilmente, non è stata sufficientemente “attenzionata” dall’Amministrazione comunale, che pare abbia rilasciato l’autorizzazione con una certa superficialità.

L’area della collocazione della nuova antenna per telefonia mobile

Intanto, l’Amministrazione è in possesso dell’Atto costitutivo e dello Statuto della cooperativa agricola? Chi sono i soci della cooperativa agricola e quali gli scopi sociali previsti? Nello Statuto di una cooperativa agricola, o sedicente tale, è prevista o può essere prevista tra le proprie attività l’installazione di un’antenna di telefonia mobile funzionale ai propri scopi sociali?!? La domanda-dubbio sembra d’obbligo: cosa c’entra una cooperativa agricola con un’antenna di telefonia mobile?!?

Al momento mi fermo qui.

Certo, gli “artifizi” formali possono essere tanti, ma un minimo di chiarezza e di doverosa e necessaria trasparenza sarebbe d’obbligo. Ora, però, che si è “acceso un faro” sulla vicenda, sembrano emergere ed emergeranno sicuramente tali e tante incongruenze che sarebbe dovere dell’Amministrazione comunale sospendere immediatamente i lavori e approfondire seriamente l’esame di tutta la documentazione.

C’è una circostanza che ha dato ulteriore adito a sospetti e chiacchiericcio. Quando si è sparsa la voce che la vicenda stava diventando di dominio pubblico, che molti cittadini si sono ribellati a quella che appare un’assurdità e pare sia già iniziata una raccolta firme di protesta, che ha avuto già decine e decine di adesioni… improvvisamente e come “d’incanto”, sono stati avviati immediatamente i lavori senza nemmeno installare le necessarie misure di sicurezza e i doverosi avvisi. Solo l’intervento di un legale, incaricato da un cittadino a tutelare i propri interessi, ha costretto l’azienda installatrice, in seguito anche al successivo intervento della Polizia municipale e di un tecnico dell’Ufficio Tecnico comunale, a sospendere i lavori, predisporre le doverose misure di sicurezza e poi, nella stessa giornata, riprendere precipitosamente i lavori.

Come mai questa improvvisa “fregola”?!? Cosa si teme?!?

Sopra: inizio lavori, venerdì 19 aprile, senza le previste misure di sicurezza e i cartelli di inizio lavori.
Sotto: nella stessa giornata, successiva predisposizione delle misure di sicurezza, dei cartelli obbligatori e della comunicazione inizio lavori

Certo, l’Amministrazione non può ora trincerarsi dietro leggi, formalismi e “leguleismi” per giustificare un’operazione in cui prevale chiaramente il perseguimento di interessi privati a discapito di interessi pubblici.

Alla Manta poi, che è anche assessore alla Cultura e si trincera spesso dietro apparenti e formali “legalismi” e “leguleismi” per giustificare scelte incomprensibili, quando viola così spesso nella sua azione amministrativa i più elementari principi amministrativi di legalità e trasparenza, suggerirei, comunque e come extrema ratio, di rileggersi l’antica e sempre attuale interpretazione dell’“Antigone”, una delle più importanti e significative tragedie greche di Sofocle (cliccare su Antigone).

Pantaleo Gianfreda

Comunicazione inizio lavori


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Pantaleo Gianfreda