“Maria do mundo”, spettacolo concerto al Teatro comunale di Galatone (7 aprile, ore 20)
7 Aprile 2024Domenica 7 aprile, alle ore 20.00, presso il Teatro comunale di Galatone, la Compagnia Salvatore Della Villa presenta lo spettacolo-concerto “Maria do Mundo” con la regia di Salvatore Della Villa e la direzione artistica di Gianluigi Antonaci.
Costo Biglietto: Posto unico € 10 intero – € 8 ridotto per under 30 e over 65
Prenotazione obbligatoria, anche con WhatsApp al 3279860420
Di seguito la presentazione su facebook dello spettacolo.
«Su Maria non si dirà mai abbastanza» scriveva Bernardo di Chiaravalle nel XII secolo, ponendo l’accento sulla sconfinata tradizione cristiana del culto e della dottrina che riguarda Maria, madre di Gesù. «Se tu la segui, non puoi deviare; se tu la preghi, non puoi disperare; se tu la pensi, non puoi sbagliare». Ecco chi era e chi sarebbe stata Maria: la fonte, il mezzo e il fine di ogni salvezza, la Stella suprema sopra ogni mare.
Maria è il nome per eccellenza. Un nome che risuona come perpetua appartenenza di popoli e di epoche. Maria è l’atto di incontrare fino in fondo e di abbracciare totalmente il divino; è la possibilità di conquistarsi, sapendo ascoltare un Angelo, un accesso eterno al Cielo.
Lei è Madre del divino incarnato e medium della potenza salvifica che incombe sul mondo, un mondo che si può salvare solo se è capace di accogliere dentro di sé il trascendente, e di trattenerlo – Eva non ci era riuscita. Lei sola, sulla Terra, è soglia dell’Empireo. È questa totale devozione che la contraddistingue, sicché con Maria tutto il creato si ripensa e si ristruttura in una rinnovata possibilità di umana intercessione presso Dio.
Nello spettacolo “Maria do Mundo”, Maria è il nome di tutte le donne che, tra peccato, dubbio e redenzione, restano fedeli a un’energia attrattiva che richiede devozione incondizionata.
Maria do Mundo non è, non potrà mai essere, un personaggio. Maria do Mundo è ‘Persona teatrale’ che via via si costruisce, trasfigurandosi in quel trascendente che lei, l’unica, sa riconoscere e accogliere. Il complesso dei significati, storicamente racchiusi nel nome di Maria, infatti, è soltanto una delle componenti della sua Persona teatrale: in scena lei si va rivelando non solo come archetipo delle Marie illustri, ma soprattutto come fusione dei linguaggi del Teatro. Voci e suoni celebrano il sacro e il profano, in Maria come in noi. Il passato, il presente e il futuro si intrecciano musicalmente e il tempo musicale traccia solchi indefinibili, restando pur sempre tra il riconoscibile terreno e l’ancestrale/inconscio divino. L’essenza del mondo, nella possibilità di salvezza come imprescindibile appartenenza ad una madre-donna-Maria, si palesa con i suoni delle voci, delle parole, dei modi musicali e dei corpi strumentali.
E Maria do Mundo, quale Persona teatrale, si struttura sulla scena attraverso le voci, i gesti e le luci delle ‘Marie’ e, ancor di più, attraverso l’attivazione della memoria culturale del pubblico.