“Moltiplicazione di pani e… biciclette”: un “giallo”, un “noir” o un miracolo?!? Il “dubbio” di Sant’Agostino

“Moltiplicazione di pani e… biciclette”: un “giallo”, un “noir” o un miracolo?!? Il “dubbio” di Sant’Agostino

10 Novembre 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda

Le due coppie di biciclette: una in una casa privata, l’altra nell’auditorium scolastico

Erano due… ora sembrano diventate quattro… o forse, più semplicemente, solo 2+2, che, comunque, fa sempre quattro… ma quante sono queste benedette e contestate biciclette?!?

Improvvisamente sono apparse due “nuove” biciclette!

Dopo lunga e faticosa ricerca durata mesi e mesi, pare che Lauretta le abbia trovate sotto il sottoscala di un immobile comunale e le abbia presentate alla “cara amica” Eli.

Miracolo! Le due biciclette che tutti pensavano fossero nella casa di due “miracolati” erano, invece (almeno così sembrerebbe), nel sottoscala dell’auditorium scolastico, di cui – guarda caso! – anche i due “miracolati” pare avessero le chiavi.

Ora le biciclette sono quattro! 2+2. Quali delle due coppie saranno le “originali”?!?

Certo è che la querelle diventa ora più interessante ed intrigante.

Escluso un “miracolo” (o no?!?), sarà un “giallo”, un “noir“ o un affaire internazionale?!? O uno dei tanti “incidenti di percorso” di questa Amministrazione che porteranno ad una “guerra” dagli esiti imprevedibili?!?

Sarà forse una versione locale della “Secchia rapita”, il noto poema eroicomico del Tassoni, che diede luogo nel ‘600 ad una guerra tra  bolognesi e modenesi?!? … “Vorrei cantar quel memorando sdegno ch’infiammò già ne’ fieri petti umani un’infelice e vil Secchia di legno che tolsero a i Petroni i Gemignani”.

La vicenda merita indubbiamente un po’ di ironia, ma ora andiamo ai fatti di questi giorni, anche perché la “guerra delle biciclette” sembra essere solo all’inizio.

Eliana Vantaggiato e Laura Manta

A fine settembre la consigliera presenta un’interrogazione alla sindaca, che non risponde nei trenta giorni previsti per legge, provocando un post su facebook della consigliera e un mio articolo (cliccare su articolo).

Perché la sindaca non risponde, come suo obbligo, nei trenta giorni? … saranno stati giorni molto “operosi”?!?

Per incanto, la Manta si decide poi a rispondere precipitosamente e confusamente.

Nella sua “ira funesta”, riporta le solite valutazioni offensive e diffamatorie nei confronti della consigliera (cliccare su articolo).

Stanca di angherie, intimidazioni, illazioni, diffamazioni e illegalità, la consigliera valuta questa volta la possibilità di intraprendere azioni serie contro la sindaca e vuole verificare l’unico punto della sua risposta che lascia perplessi, cioè se “le biciclette… sono ancora oggi custodite presso il sottoscala dell’Auditorium”.

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Soprassiedo su alcuni passaggi che saranno meglio esposti nel comizio che la cons. Vantaggiato terrà in piazza nella serata di domenica 17 novembre, mentre mi limito all’essenziale dei fatti riferitimi.

Sta di fatto che è la stessa Manta, verso la tarda mattinata di venerdì 8 novembre, a recarsi presso l’auditorium, aprirlo e indicare alla consigliera la presenza di due biciclette nel sottoscala… un luogo “nascosto” e inaccessibile a chiunque, salvo naturalmente a sindaco, amministratori, personale di servizio o “vario”.

Le due bici nello scantinato dell’Auditorium scolastico

Uno sguardo veloce e “condizionato” che non permette di verificare alcuni dettagli, poiché la sindaca aggredisce e apostrofa continuamente e duramente la consigliera (con contorno di acidi riferimenti anche alla mia persona). Non a caso, mentre la Vantaggiato è sola, la Manta si è fatta accompagnare dal vicesindaco e da un agente della Polizia Locale, che per la verità non profferiscono parola nel corso del veloce sopralluogo.

Atti e comportamenti tracotanti e spacconi da parte di una sindaca che, violando ancora una volta le norme in vigore, ignora (o fa finta di ignorare) che il c.d. “sindacato ispettivo” da parte di un consigliere (cioè, la possibilità di effettuare sopralluoghi e verifiche presso locali di proprietà comunale) deve essere effettuato attraverso l’obbligatoria presenza del Responsabile del Servizio o di un funzionario comunale (al quale la Vantaggiato si era rivolta), non certo del sindaco o di un assessore. La norma intende, infatti, garantire l’autonomia dal potere politico e tutelare il consigliere da eventuali situazioni di disagio e condizionamenti o da intimidazioni, provocazioni e aggressioni di rappresentanti politici avversari.

Tutto risolto, allora?!?

Certamente no. Anzi, il fugace e opportuno, seppur sofferto, sopralluogo apre ora a tanti interrogativi di fronte a quello che oggi pare essere diventato un vero e proprio “giallo”, con il rischio di trasformarsi in un “noir”.

In primo luogo, la consigliera non ha potuto verificare né è stata esibita documentazione probante se siano effettivamente quelle le biciclette acquistate nel 2020 dal Comune nell’ambito del progetto “Leggere tra Due Mari-C’è posta per te”, cui aderivano i Comuni di Aradeo, Andrano, Cavallino, Collepasso, Martano, Neviano, Taurisano e Taviano, con la collaborazione di altri enti, biblioteche ed associazioni, per la cui attuazione era previsto anche l’acquisto e l’uso di biciclette da parte dei Comuni aderenti.

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Dato l’evolversi di questa vicenda, apparentemente tragicomica ma in realtà emblematica e importante, il dubbio imperversa sovrano. Si avverte “a pelle” che “qualcosa non quadra” e, come sosteneva Sant’Agostino, il dubbio “è un passaggio obbligato per raggiungere la verità”… una verità naturalmente trasparente e condivisa da tutti, non certo voluta o costruita “a propria immagine e somiglianza”.

D’altronde, a proposito di “somiglianza”, le due coppie di biciclette appaiono verosimilmente identiche.

Quale sarà quella effettivamente acquistata nel 2020 dal Comune?

Esaminiamo, ad esempio, piccoli particolari, tra i tanti, che emergono dal confronto tra una delle tante foto della bicicletta comunale “in azione” nel 2022 e tra quella depositata presso l’abitazione privata.

Foto 2022 della bici di proprietà comunale. Sotto: foto della bici presso una casa privata

Identica la marca, “Emerald bike”, identica la tipologia e annessi particolari, identico il colore, seppur sbiadito dal tempo e dall’usura quella ubicata all’aperto presso l’abitazione dei due amici/compagni.

Sembrano identiche o, almeno, “sorelle-gemelle”.

È un caso o c’è altro?!?

Può spiegare la Manta l’enigma e i legittimi dubbi o pensa di aver risolto il problema con la superficiale e intimidatoria risposta data il 4 novembre alla Vantaggiato con il sospetto intento di precostituire una improbabile “verità giudiziaria” su questa vicenda e altre scottanti rilevate nell’interrogazione, in particolare sull’affidamento a privati cittadini delle chiavi del Palazzo Municipale e di altri immobili comunali?!?

San Tommaso d’Aquino, del quale la Manta sembra essere diventata improvvisa ed interessata devota e cultrice, scriveva: “Non mettere in dubbio se è o meno verità, accetta con fede le parole del Signore, perché Egli, che è la verità, non mente”… ma San Tommaso lo diceva con riferimento a Nostro Signore e non certo ai nostri “signori” politici, dei quali è nota la scarsa attendibilità e credibilità per le loro “verità”!

… salvo che Laura Manta non pensa di essere diventata Dio e dobbiamo, pertanto, accettare “con fede” le sue “parole”!

Oggi sostiene che le biciclette sono quelle del sottoscala. Abbiamo il diritto di dubitare, data l’evoluzione dei fatti e i suoi comportamenti ambigui, reticenti e poco trasparenti dimostrati in questi mesi.

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Come mai, infatti, risponde solo oggi alla consigliera Vantaggiato e indirettamente al sottoscritto che avevano sollevato la questione già nel comizio del 22 luglio e personalmente ne avevo scritto anche il giorno prima su questo blog senza ricevere mai smentite da lei e dai due amici, sempre pronti, come noto, a stigmatizzare sui social ogni mia apparente contraddizione?!?

Non una parola – mai! – hanno detto o scritto in questi mesi su quell’imbarazzante articolo (cliccare su articolo).

Come mai quattro mesi per dare risposta alle perplessità dei cittadini, considerato che la trasparenza della Pubblica Amministrazione è un dovere normativo, e persino oltre il mese previsto dalla legge per rispondere all’interrogazione della consigliera Vantaggiato?!? Se tutto era a posto, cosa e chi hanno impedito alla sindaca di chiarire subito tutto?!? Cosa è accaduto effettivamente in questi mesi?!?

Perplessità, interrogativi e dubbi legittimi, di fronte ai quali la Manta farebbe bene a rispondere seriamente e serenamente, a non agitarsi né a minacciare (personalmente le sue isteriche minacce mi fanno solo pena!) perché, come diceva Sant’Agostino, il dubbio “è un passaggio obbligato per raggiungere la verità”… ma anche perché, in alternativa, l’altro “passaggio obbligato” non può che essere la Magistratura, la quale doverosamente potrebbe essere chiamata a dirimere vicende (non solo quella delle biciclette) che rivelano la scarsa considerazione che questo sindaco ha di principi amministrativi fondamentali, quali legalità e trasparenza, e costituzionali, quali l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, la libertà di pensiero e il diritto di cronaca.

Dobbiamo con amarezza constatare che tra illegalità, prepotenze, aggressività, minacce, condizionamenti, bugie e finte verità questa Amministrazione sta facendo sprofondare il paese nell’annichilimento e nell’imbarbarimento politico e sociale… altro che la favoletta che “Collepasso diventa sempre più bella”!

Basta con le gigantesche ipocrisie di una sindaca “Giano bifronte” (o, se preferite, “multipolare”) che la mattina dell’8 novembre aggredisce e dimostra il suo volto più truce con una consigliera di opposizione che “osa” rivendicare i suoi legittimi diritti, come fa d’altronde in tutti i Consigli comunali, e la stessa sera pubblica sul suo profilo facebook un tenero post con un ragazzo di colore esaltandone “garbo ed educazione” solo per sentirsi “osannata” dal coro virtuale di tanti ignari “mi piace”.

… ma quando imparerai tu, Laura Manta, “garbo ed educazione” verso tutti i cittadini e ad onorare la carica che sinora hai indegnamente ricoperto?!?

Pantaleo Gianfreda

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