Muore giovane 23enne collepassese, morso da un ragno violino un mese fa
17 Agosto 2024È deceduto stanotte, presso il Policlinico di Bari, il giovane 23enne collepassese Giuseppe Russo in seguito al morso di un ragno violino.
Giuseppe, punto dal ragno alla gamba destra il 15 luglio u.s., nei giorni successivi aveva iniziato ad avvertire gonfiore e dolori lancinanti, che lo avevano costretto ad un ricovero prima negli Ospedali di Tricase e Lecce e poi presso il Policlinico di Bari, dove è deceduto.
Questo tipo di ragno, sebbene non sia aggressivo e raramente provochi morsi gravi, può causare complicazioni in casi particolari, intaccando altri organi vitali. Come probabilmente è successo nel caso del giovane e sfortunato collepassese, le cui condizioni si sono deteriorate progressivamente, portandolo a un peggioramento fatale.
Identico caso è avvenuto un mese fa a Palermo, dove un carabiniere 52enne è deceduto dopo una settimana dal morso di un ragno violino. Ne ha dato notizia il sito internet rainews.it, al quale rimando anche per avere maggiori informazioni su questa specie di ragno (cliccare su articolo).
La vicenda di Giuseppe serve come un tragico promemoria della necessità di prestare attenzione ai morsi di ragno, anche quando sembrano minori, e di non sottovalutare la potenziale gravità di questi eventi, soprattutto in assenza di un trattamento tempestivo e appropriato.
Il ragno violino è un aracnide noto per il suo morso che, sebbene non sia aggressivo e non attacchi se non disturbato, può causare preoccupazioni. Contrariamente a quanto spesso riportato dai media, non ci sono dati che giustifichino un aumento di allarme rispetto alla sua presenza in Italia. Il morso può provocare lesioni cutanee, ma è raro che sia grave e non esistono antidoti specifici. In caso di sospetto morso, è consigliabile contattare un centro antiveleni per valutare la situazione.
La notizia della tragica scomparsa del giovane 23enne ha naturalmente sconvolto la nostra comunità, che si stringe commossa e addolorata attorno ai genitori Antonio e Rosaria, alla sorella Sara, ai nonni Pippi e Quintina, a tutti gli zii/e e cugini/e.
A tutti loro la nostra vicinanza e le nostre fraterne e sentite condoglianze.
Pantaleo Gianfreda