Sconcerto nella comunità parrocchiale e civile: Don Francesco Vincenti lascia Collepasso

Sconcerto nella comunità parrocchiale e civile: Don Francesco Vincenti lascia Collepasso

10 Settembre 2024 2 Di Pantaleo Gianfreda
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Don Francesco Vincenti

Non è stata proprio una “grazia” quella che l’Arcivescovo P. Francesco Neri ha voluto concedere alla comunità di Collepasso nel giorno della Madonna delle Grazie. Anzi!

Nel bel mezzo della processione serale del 7 settembre si era sparsa già, come “un fulmine a ciel sereno”, la voce che il Vescovo aveva deciso di trasferire da Collepasso a Castrignano dei Greci Don Francesco Vincenti, l’attivo e amato collaboratore parrocchiale della Chiesa Matrice.

L’inattesa e sconcertante notizia è stata poi confermata il giorno dopo, 8 settembre, Festa della Natività della Vergine Maria, giorno in cui si venera la Patrona Madonna delle Grazie, quando la decisione dell’Arcivescovo, che riguarda anche altre parrocchie, è stata pubblicata sul sito internet ufficiale dell’Arcidiocesi e, nel corso delle messe della giornata, comunicata ai fedeli dal parroco Don Antonio Russo, che tra poco compirà 80 anni, lasciando attoniti e stupiti i presenti.

Io stesso, trovandomi in una Chiesa gremita di fedeli ad assistere alla S. Messa delle 19.00, celebrata proprio da Don Francesco, ho potuto ascoltare i “nooo!” sorpresi e meravigliati di tanti fedeli ancora ignari, quando, al momento del congedo, don Antonio Russo ha dato la notizia.

La Chiesa Matrice la sera dell’8 settembre

Pur nel rispetto dell’autonomia e delle valutazioni dell’Arcivescovato e della Curia, la decisione di Padre Francesco è apparsa incomprensibile alla stragrande maggioranza dei fedeli.

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Don Francesco, “uomo tra gli uomini” e sacerdote “segno dei tempi” di Papa Francesco, ha saputo, infatti, conquistarsi in questi due anni il rispetto, la stima e la considerazione dell’intera comunità collepassese.

In particolare dei fedeli della Chiesa Matrice, che è tornata a rifiorire grazie alla sua attività pastorale, alle sue azioni e iniziative, alcune delle quali di grande valore religioso, sociale e culturale, capaci di coinvolgere ragazzi e adulti che oggi si sentono deprivati di una guida religiosa paterna e fraterna, umana e amichevole, salda e sicura. Un’azione capace, al contempo, di avviare un’opera di profondo rinnovamento pastorale nella parrocchia, che probabilmente non a tutti è stato gradito. Forse perché, come diceva Don Giuseppe Mengoli nell’intervista che gli feci nel maggio 2023 in occasione della sua nomina a Vescovo di San Severo, Don Francesco “quando si muove agisce nelle fondamenta”.

Proprio alle parole di Don Giuseppe ho pensato quando, anch’io attonito e ammutolito, ho appreso la notizia del trasferimento del giovane e valente sacerdote.

Sono amico e fratello dei due preti che sono un grande dono per la vostra comunità, don Francesco Vincenti e don Antonio Tondi, amministratori delle due parrocchie – diceva nel maggio 2023 il nostro Don Giuseppe, Vescovo di San Severo -. Due preti che si spendono volentieri, diversi, ma nella diversità si integrano e sono giovani non solo fisicamente, ma dentro … Questo è molto bello. Don Francesco è riservato, è un ragazzo che ha grande esperienza, equilibrio, sa muoversi e quando si muove agisce nelle fondamenta. È stato un po’ di anni a Botrugno e a Maglie come mio viceparroco. Sono due doni grandi per la comunità parrocchiale, che addirittura mi sembra adesso privilegiata. Perché la comunità di Collepasso è privilegiata ad avere due giovani preti così carichi di entusiasmo ai quali voglio bene”.

Don Antonio Russo e Don Francesco Vincenti con il Vescovo Don Giuseppe Mengoli e (sotto) con l’Arcivescovo P. Francesco Neri

Due doni grandi”: don Francesco e don Antonio, che in questi anni hanno operato in sinergia e unità per il bene e il rinnovamento delle loro comunità pastorali, incidendo sulla stessa comunità civile, spesso dilaniata da fattori “altri” che poco hanno a che vedere con il bene comune.

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Il “bene comune” è stato ed è l’obiettivo dell’azione e delle opere dei due giovani e valenti sacerdoti, “due doni grandi” per la comunità di Collepasso.

Oggi uno dei due “doni” è stato sottratto alla nostra comunità. Perché?!?

Mi permetto con umiltà e rispetto di rivolgere alcune domande e un appello all’Arcivescovo Padre Francesco, figlio di Francesco di Assisi, il grande Santo dell’umiltà e del dialogo, il Santo che voleva ricostruire dalle fondamenta la Chiesa.

Di quale colpa, caro Padre Francesco, si è macchiata la nostra comunità per essere privata di un “dono” così prezioso?!?

Quali considerazioni ti hanno indotto a portarci via un fratello amatissimo, un sacerdote validissimo, di grande umanità e iniziativa pastorale come Don Francesco Vincenti?

Non riusciamo ancora a darci alcuna spiegazione.

Ti preghiamo, Padre Francesco, di restituirci e di restituire a tutta la comunità di Collepasso un “dono” così prezioso!

Pantaleo Gianfreda



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