“Tra Denno e Collepasso un’amicizia nel nome del Conte Alberti”… “Bartolomeo, da Denno al Salento”: ampia eco alla bella e proficua iniziativa del 28 ottobre

“Tra Denno e Collepasso un’amicizia nel nome del Conte Alberti”… “Bartolomeo, da Denno al Salento”: ampia eco alla bella e proficua iniziativa del 28 ottobre

20 Novembre 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda

La bella e proficua iniziativa sulla figura del Conte Alberti d’Enno, tenutasi il 28 ottobre u.s. presso l’Auditorium della Parrocchia Cristo Re, ha suscitato notevole interesse da parte dei cittadini collepassesi (anche lontani) e, al contempo, un’eco significativa nella terra di origine del Conte Alberti, il Trentino.

All’incontro per la presentazione del saggio “Bartolomeo Romedio Alberti d’Enno: un personaggio riscoperto tra Trentino e Salento”, scritto dallo storico trentino Alberto Mosca e pubblicato sull’autorevole e prestigiosa rivista “Studi Trentini” di cui lo stesso Mosca è direttore responsabile, ha partecipato un attento e folto pubblico.

Dopo i saluti del parroco Don Antonio Tondi, che ringrazio ancora per la sua disponibilità e sensibilità umana e culturale, della Dirigente scolastica Maria Francesca Conte e dell’ex sindaco di Denno (TN) Fabrizio Inama, sono seguiti gli interessanti e approfonditi interventi della consigliera comunale Eliana Vantaggiato, per sette anni residente nella Val di Non (a Clés, a pochi chilometri da Denno), del nostro valente storico Salvatore Marra e dello stesso autore.

I saluti del parroco Don Antonio Tondi e della Dirigente scolastica M. Francesca Conte

La prestigiosa presenza a Collepasso dei due autorevoli amici trentini, ai quali va ancora una volta il mio ringraziamento per la disponibilità ad essere presenti all’evento dopo una “galoppata” notturna in auto di quasi 1.200 chilometri, è stata molto apprezzata.

Il prezioso e puntuale intervento dello storico Alberto Mosca ha dimostrato il grande interesse che oggi anche gli storici trentini iniziano a dimostrare per il Conte Alberti, “personaggio riscoperto”, al quale si deve la rinascita del “villaggio di Collepasso”.

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L’intervento dello storico trentino Alberto Mosca e (sotto) dell’ex sindaco di Denno (Tn) Fabrizio Inama

Il vasto interesse suscitato dall’evento, al momento del suo svolgimento e nei giorni successivi, è dimostrato anche dalle visualizzazioni che la diretta facebook ha avuto sinora: oltre 2.200 (esattamente 2.259, al momento in cui scrivo), un numero significativo e imprevisto per un evento culturale (cliccare su facebook).

L’intervento di Eliana Vantaggiato e (sotto) dello storico Salvatore Marra

Già il giorno dopo l’evento l’amico Pino Ria, Generale dell’Aeronautica a riposo, entusiasta per le risultanze dell’incontro, mi aveva inviato alcune considerazioni dal significativo titolo “Bartolomeo degli Alberti come Romolo”, che riporto con grande piacere.

“La sera del 28 ottobre – scrive il Gen. Ria – si è svolto un incontro interculturale tra la comunità di Collepasso e rappresentanti della Provincia di Trento sulla figura del fondatore di Collepasso. Il Conte Bartolomeo Romedio Alberti d’Enno, Trentino doc, incontrò la Baronessa Contarini ad una festa principesca del 1800 a Venezia e se ne innamorò perdutamente tanto da seguirla nella sua residenza di Villa Collepasso. Il Conte, essendo stato cresciuto alla corte austriaca, dette vita ad una nuova riforma fondiaria abolendo tutti i vincoli del feudalesimo e permettendo così la nascita del Villaggio di Collepasso. I contadini che chiedevano in dotazione i suoi terreni erano obbligati a costruire una propria abitazione nei pressi del Palazzo Baronale su un terreno offerto gratuitamente dal Conte.  In questo modo è sorta Collepasso.  Quindi, come Romolo ha fondato Roma, allo stesso modo si può affermare che il Conte Alberti d’Enno ha fondato Collepasso. Oltre questa affermazione, l’incontro ha fatto emergere anche il lato politico del nostro fondatore in quanto il dott. Alberto Mosca, Direttore della rivista Studi Storici Trentini, con le sue appassionate ricerche ha scoperto alcuni scritti del Conte che erano rivoluzionari per l’epoca. Tant’è che dovette andare in Svizzera per pubblicarli. Con questo bellissimo incontro – conclude il Gen. Ria – abbiamo avuto l’occasione di conoscere un altro aspetto della storia di Collepasso ed aggiungere un nuovo tassello alle nostre radici”.

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L’iniziativa ha avuto una buona eco anche sulla stampa trentina.

Il 31 ottobre il sito locale nosmagazine.it pubblicava un articolo dedicato all’iniziativa (cliccare su Tra Denno e Collepasso, un’amicizia nel nome del conte Alberti).

Pochi giorni fa, il 15 novembre, “Il T Quotidiano”, quotidiano autonomo del Trentino Aldo Adige Südtirol, ha pubblicato un altro approfondito articolo dello stesso storico Alberto Mosca dal titolo “Bartolomeo, da Denno al Salento: riscoperta la figura del nobile anaune che gestì e sviluppò feudi nel leccese”, riportato il giorno seguente anche sul sito internet del quotidiano trentino (cliccare su articolo).

Il legame e l’“amicizia nel nome del conte Alberti” tra le due comunità di Denno, nel lontano Trentino, e Collepasso, nel profondo Salento, iniziato nel 2007 in occasione del Centenario dell’Autonomia del nostro Comune, oggi si sono ulteriormente irrobustiti e possono diventare, come ci auguriamo, opportunità per ulteriori e più produttivi sviluppi… “per rinverdire i fasti di un personaggio riscoperto tra Trentino e Salento, nobile «dei due mondi», uno posto ai piedi del Brenta, l’altro tra Ionio e Adriatico”.

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

Alla luce di ripetute ed interessate “voci”, artatamente e capziosamente diffuse, mi corre l’ingrato compito, che avrei ben volentieri evitato, di precisare che all’evento sono stati invitati anche sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, come documenta l’invito ufficiale del 21.10.24/prot. n. 16745.

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Oltre la consigliera Vantaggiato, tra i relatori della serata, era presente anche la consigliera Sabrina Perrone, che ringrazio, insieme a rappresentanti delle associazioni e ad un folto pubblico, che ringrazio ancora.

Spiace l’assenza di sindaca e amministratori di maggioranza, che hanno perso l’occasione di salutare gli ospiti, intessere nuovi “legami” umani, culturali e istituzionali utili per la nostra comunità ed intervenire. Come ho doverosamente fatto con la Dirigente scolastica, che ringrazio per la presenza e il suo contributo, altrettanto avrei doverosamente fatto se la sindaca fosse stata presente.

Pdf pagina e articolo del quotidiano trentino “ilT”, 15.11.24

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