
“999.999 euro” di frottole e mistificazioni: la Manta alimenta scontri e discordie per coprire clamorosi fallimenti… come la “mulattiera” al centro del paese
17 Marzo 2025I “999.999 euro” di frottole, provocazioni e mistificazioni “dilapidati” dalla sindaca Manta per “lapidare” la consigliera Eliana Vantaggiato e poi l’ins. Daniela Vantaggiato sulla vicenda del cinema Ariston dovrebbero aver “saziato” la connaturata hybris del soggetto e convinto gli ultimi “apaches” rimastile fedeli “come siamo combinati male” e “in che mani siamo capitati” in questo sfortunato paesino.
La consigliera Vantaggiato ha pubblicato una settimana fa la risposta della sindaca alla sua interrogazione sul cinema con un post sul suo profilo facebook (cliccare su Interrogazione cinema Ariston_risposta).
Dopo due-tre giorni l’ins. Vantaggiato si è vista costretta a replicare alla sindaca e fare alcune “precisazioni” a causa di infondate e mistificatorie affermazioni sul cinema e contro la sua famiglia (cliccare su profilo Vantaggiato).
Senza attendere nemmeno un po’, la sindaca ha stizzosamente replicato in un baleno all’ins. Vantaggiato (a quanto pare non ha niente da fare che stare sempre su facebook!)… forse non si aspettava che un semplice cittadino “osasse” replicarle e smentirla pubblicamente (cliccare su profilo Manta).
Su quest’ultimo post ha molto colpito poi il dignitoso e significativo “no comment!!!” con cui l’ins. Vantaggiato ha replicato, da gran signora, alla Manta.
D’altronde, può una donna, una moglie e una madre che da dieci anni guida con grande sacrificio e coraggio una famiglia dopo la “disgrazia” che ha colpito il marito costretto all’immobilità, “scadere” al livello di una volgare “venditrice di borse contraffatte” e “mercante di patacche varie”?!?
Forse a molti sfugge che Daniela Vantaggiato è donna e professionista stimata da tutti, nonostante le gravi aggressioni personali subite dalla sindaca, un’insegnante che, come tale, ha a cuore l’educazione pedagogica e la formazione culturale delle giovani generazioni e della comunità. Lei e la sua famiglia sono state costrette a cedere l’attività, considerata l’obiettiva e irreversibile situazione fisica del capofamiglia. Hanno già avuto offerte da parte di privati che vorrebbero installarvi un’attività commerciale. Sinora non lo hanno fatto per amore e rispetto della comunità, che verrebbe così privata di un’importante struttura di socialità e cultura. Hanno, invece, informato e chiesto al Comune, riconoscendogli quasi una sorta (non dovuta) di “diritto di prelazione”, se fosse interessato all’acquisto. Un atto nobile che va apprezzato. Trasformato e presentato, invece, dalla hybris di chi ci amministra in un’ulteriore occasione di scontro e discordia sociali con conseguente bagarre vergognosa contro la docente.
Ognuno, naturalmente, è libero di esprimere le sue opinioni e prendere le sue decisioni. Sebbene vanno valutate e ponderate con saggezza e obiettività quelle che riguardano una comunità. A quanto pare, però, la sindaca ha dimostrato di essere pregiudizialmente indisponibile ad avviare una trattativa per l’acquisto dell’immobile (come ha fatto, ad esempio, il Comune di Parabita con il Cinema Moderno) solo per fare i soliti infantili dispettucci cui ci ha ormai abituato (e stancato). L’importante è che nessuno faccia finta di indignarsi un domani se al posto del cinema sorgerà un’attività commerciale e che tutti sappiano che il responsabile di una simile eventualità ha un solo nome e cognome: la sindaca Laura Manta!
Sulla vicenda avrò modo di tornare ancora, considerate le manipolazioni, le strumentalizzazioni, le enormità di certi vaneggiamenti e i commenti di alcuni sciocchi e ciechi “cascamorti” della Manta.
Al momento mi limito solo a rilevare lo stato penoso della c.d. “informazione” fornita da certi gruppi social collepassesi. Come l’inverecondo “Sei di Collepasso se…”, divenuto ormai organo ufficiale del “Cremlino” di piazza Dante, gestito da un amico della Manta e residente a Rescaldina, nell’estrema “periferia” milanese, prono al potere politico collepassese e ai suoi diktat senza conoscere direttamente gli eventi. L’ins. Vantaggiato aveva condiviso la sua risposta alla sindaca su quel gruppo e sul gruppo “InfoCollepasso.it”. Su quest’ultimo circola liberamente. Su “Sei di Collepasso se…”, invece, è diventato un’“araba fenice”: prima appare, poi scompare, poi riappare per poi essere definitivamente rimosso. Per volontà e ordine di chi?!?
Che vergogna per la libertà di informazione, sig. Fabio Sindaco! Che vergogna per l’intera comunità!
Ogni libertà, soprattutto di parola e di espressione, sembrerebbe ormai limitata e compressa a Collepasso per volontà dell’“autarca” putiniana e trumpiana che ci “governa” e di servi sciocchi e fedeli che l’attorniano, che da tempo osano intimidire e condizionare ogni libertà di espressione (sino a far rimuovere da facebook commenti o semplici “mi piace” a loro sgraditi). Ecco perché costoro odiano infoCollepasso.it e i suoi social, rari “spazi di libertà”, nonostante continui e pesanti tentativi di boicottaggio e di attacchi hacker.
Al contempo invito la Manta a leggere e riflettere su quanto scrive Enrico Carofiglio nell’ultimo suo libro “Elogio dell’ignoranza e dell’errore”, di cui pubblico di seguito due significative pagine, impegnandomi a farle pervenire dono del libro in occasione dell’imminente Pasqua.
Fatta questa lunga premessa, vogliamo dirci una verità che persino i bambini hanno capito?!?
La verità è che per coprire la sua “ignoranza” e i suoi “errori”, che secondo Carofiglio potrebbero rappresentare per persone intelligenti opportunità per migliorare se stessi e le proprie azioni, la Manta si è aggrappata in questi giorni al Cinema Ariston (in altri momenti sono stati altri gli argomenti) per distogliere l’attenzione dei cittadini e dei social dai clamorosi fallimenti di questi tre anni e mezzo di amministrazione.
L’hybris (cioè l’arroganza, la tracotanza, la malvagità, la volontà di umiliare altri) di cui sono intessuti i suoi interventi mira ad esasperare lo scontro sociale e politico e seminare discordia nella comunità al solo scopo di “far parlare d’altro” e nascondere tali fallimenti.
Prendiamo, tra i tanti, alcuni esempi, soprassedendo ai tanti denunciati e gravi episodi di illegalità e mancanza di trasparenza di cui è connotata la sua azione amministrativa.
Cominciamo con il Parco Bosco. Il paese sta perdendo il suo principale “polmone verde”, una ricchezza ambientale (e non solo) di prim’ordine. Il colore prevalente degli alberi, in tutte le stagioni, non è più il verde, ma il giallo, l’arancione, il rosso. Colori tristi che annunciano l’imminente morte degli alberi. Dove sono la Manta e gli altri amministratori… che fanno… quali iniziative intraprendono per salvaguardare questa immensa ricchezza ambientale? Tacciono, intenti come sono nelle loro piccole “trastule”, a curare le loro clientele, contrastare gli avversari con il fango e l’infamità, a scrivere “notte e dì” su facebook.
Aumentano a Collepasso i casi di morti per tumore (anche di giovani donne)… molti anziani vivono – e qualcuno muore – in assoluta solitudine… ma la Manta e i suoi degni sodali che fanno? Impongono l’installazione di nuove antenne a quattro passi dal paese per favorire interessi privati e amici… chiudono per dispetto, allineandosi allo sciagurato Menozzi, un Centro diurno per anziani, che oggi avrebbe potuto essere un’“ancora di salvezza” e di socialità per tanti anziani, e lo riconvertono in un fallimentare Centro per disabili, inaugurato in pompa magna nel giugno scorso, che oggi ospita un numero di utenti così basso che si contano appena su due-tre dita di un solo palmo di mano!

L’antenna installata pochi mesi fa e (sotto) il Ceentro diurno per anziani convertito in Centro per disabili
Giorni fa (esattamente domenica 9 marzo) un nuovo e grave incidente è avvenuto sulla funesta via Roma dopo i tanti del 2024 e di questo inizio 2025, ma LorSignori non prendono alcun serio provvedimento per prevenire o almeno arginare questo fenomeno; pensano solo a giustificare le loro latitanze con affermazioni risibili e risposte evasive e idiote alle interrogazioni di qualche consigliere di opposizione.
“Regalano” diecimila metri quadri di terreno comunale ad una discussa azienda del fotovoltaico, coinvolta nel passato persino in clamorose inchieste giudiziarie, che doveva installare e realizzare entro il 27 aprile 2024, cioè un anno fa, pannelli fotovoltaici su pensiline adibite a parcheggi in zona “San Sumà”. Ad oggi di pannelli non si vede ombra, l’azienda è “uccel di bosco” e l’area è abbandonata a se stessa. L’intervento privato doveva “coprire” le somme previste nel progetto “Ti porto in centro” per ottenere i residui finanziamenti ministeriali… che succederà ora?!?
L’Amministrazione, dopo ripetute proroghe, ha fissato un’ultima proroga dei lavori del progetto “Ti porto in centro” per il 21 marzo 2025, cioè tra pochi giorni (cliccare su Determina proroga).
Lo stato penoso del basolato è sotto gli occhi di tutti, ma non vi è traccia negli atti pubblici. Anzi, per giustificare la proroga dei lavori, nella Determina di proroga del 22 ottobre u.s. è scritto testualmente:
… ma è proprio così, considerato che il basolato persiste da tempo in un profondo degrado, nonostante ripetute rrappezzature, e necessiterebbe probabilmente di essere completamente rifatto?!? La Manta e i suoi “grandi” assessori hanno mai provveduto a “chiamare ai danni” la ditta e i tecnici responsabili, l’ineffabile (ir)Responsabile dell’Ufficio Tecnico e la direzione dei lavori che hanno permesso simile scempio?!?
Il tragitto stradale, accessibile alle auto, che si dirama dalla Torre dell’Orologio per via Baronessa Contarini e in quello prevalente sino alla Cappella dello Spirito Santo è divenuto ormai una vera e vergognosa “mulattiera”, proprio nel centro del paese.
Una vergogna “a cielo aperto” per il precedente sindaco Menozzi, che ha “pavimentato” di masselli la parte rotabile della “nuova” piazza Dante, che hanno subito ceduto e creato dissesto. Una vergogna per l’attuale sindaca Manta che ha realizzato un basolato “alla carlona”, soggetto già da subito a dissesto. Un continuum unico, stradale e politico, tra due sindaci “dissestati” che hanno trasformato il centro di Collepasso in un museo e una vetrina di orrori stradali, di masselli e basoli disconnessi… e negli interstizi dei masselli di piazza Dante cresce anche una tenera erbetta per le loro beate “pecorelle”!
Attraversando in auto quelle strade in pieno centro, il guidatore avverte ondeggiamenti, avvallamenti, movimenti gracchianti di masselli e basoli che “danzano” come “dervisci rotanti” sotto le ruote dell’auto.
Grazie a Dio, Menozzi oggi è in pensione dal Comune… per la Manta ci vorranno, purtroppo, ancora due anni, salvo che non decida dignitosamente di dimettersi e tornare al suo studio e ai suoi mancati studi.
Capiamo la tensione, l’isteria e le crisi di nervi di questa deludente e inetta sindaca per i suoi clamorosi fallimenti, ma non può pensare di risolverli “parlando d’altro”, sparando invettive e gettando fango contro avversari e critici, mestando nel torbido, alimentando scontri e discordia nella comunità, ergendosi a “maestrina” e “modello” di buona amministrazione… altrimenti succede che le sue parole ripiombino su di lei come “pietre” che lapidano se stessa.
Come quelle pronunciate in una delle sue tante invettive comiziesche e piazzaiole, quando, poco prima che emergesse lo “scandalo basolato”, si era “buttata a capofitto” per realizzare il progetto “Ti porto in centro” (eredità della precedente Amministrazione) e i “basoli da dieci centimetri e non da un millimetro come quelli che sono qui in piazza”, che ha voluto lasciare per ricordarci, sono parole sue, “come si amministrava prima e come si amministra adesso”! Cioè… come?!? Con uguali, identici, vergognosi risultati!!!
Prima con Menozzi e poi con la Manta … la povera Collepasso sta se schianta!
Guardate e ascoltate questo video e giudicate… se avesse avuto non una, ma mille parole “di meno” forse la povera Manta avrebbe fatto figure meno meschine!
Pantaleo Gianfreda