
A Collepasso sono finite le “Cose Belle”… crollo nella notte del solaio dello storico negozio della via di Maglie
10 Aprile 2025A Collepasso sono finite le “Cose Belle”!
… per la verità erano già finite da tempo, ma ora la fine dello storico negozio te la via te Maije è certificata da un grave evento.
Nella notte, infatti, è crollato il solaio del primo piano dell’immobile che sino a pochi decenni fa ospitava a pian terreno il noto e ampio negozio di merceria della famiglia Fersini, da anni abbandonato e disabitato.
Il crollo, che si è abbattuto sul piano inferiore, ha creato gravi lesioni alla parte frontale superiore e al parapetto, provocando la caduta di “pezzotti” e calcinacci sulla strada.
Danni anche all’abitazione confinante, il cui tetto è stato “perforato” dalla caduta di molti “pezzotti” di tufo.
Nessun danno, per fortuna, alle persone.
Il crollo pare sia avvenuto prima della mezzanotte, secondo quanto riferitomi da una vicina, senza provocare particolari allarmismi, considerato che su via Maglie nella notte spesso “se ne sentono di tutti i colori”. Solo più tardi qualche passante (pare), accortosi della gravità del fatto, ha allertato i Vigili del Fuoco, intervenuti prontamente verso le 3.00.
Subito dopo sono intervenuti sul luogo il Comandante della Stazione dei Carabinieri Lgt. Daniele Tricarico e il Comandante della Polizia Locale dott.ssa Maria Grazia Esposito, che, insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, hanno cercato di predisporre le prime misure di sicurezza, in attesa degli interventi e dei sopralluoghi degli Uffici Tecnici competenti.
Il tratto di strada è stato naturalmente chiuso al traffico, provocando qualche disagio, considerate l’importanza e la centralità dell’arteria urbana sulla SP 361 Gallipoli-Maglie.
Nelle prossime ore vi saranno, se necessario, ulteriori aggiornamenti.
Pantaleo Gianfreda
Una signora mi prega di inserire questo suo commento all’articolo.
Caro Pantaleo,
ho visto il disastro delle “Cose Belle” e ho subito pensato al disastro causato dalla irresponsabilità di architetti, ingegneri e costruttori che insieme al bisogno di risparmiare dei committenti hanno esposto al pericolo crollo tutte le costruzioni degli anni settanta, che con il tempo dove non sono stati effettuati degli interventi di messa in sicurezza (come è il caso delle “Cose Belle”), sono via via crollati, stanno crollando, o crolleranno a breve.
Ed è sempre una questione di messa in sicurezza, di manutenzione, di cura e di Responsabilità che ognuno deve assumere in proprio e per quelle comuni che sono e coinvolgono sempre tutti.
Ora che è tempo di Quaresima bisognerebbe includere nella Via Crucis tutte le postazioni dove Gesù è spinto a cadere davanti ai lavori mal eseguiti, a un bosco morente, ai percorsi stradali che sono diventati causa di morte, all’indifferenza che spinge il problema sotto la sabbia se non si trova il modo di scaricarlo su altri perché non ci riguarda o non vogliamo prenderne parte, per il quieto vivere, o per paura di esporci, o limitandoci a parlarne male o bene, ma senza agire concretamente per non esporci.
Questo modo di agire e di pensare è connivente di tutte le azioni private e pubbliche che minano la coesione in una comunità, minano la libertà di ognuno tutte le volte che non si riconosce nell’altro lo stesso nostro diritto a una vita solidale, dignitosa e sicura.