Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia: comunicato M5S (“No a posizioni demagogiche. Presenteremo mozione unitaria a tutela dei contribuenti”) e nota di Pagliaro

Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia: comunicato M5S (“No a posizioni demagogiche. Presenteremo mozione unitaria a tutela dei contribuenti”) e nota di Pagliaro

25 Febbraio 2025 0 Di Pantaleo Gianfreda

Si è tenuta oggi a Bari la seduta straordinaria del Consiglio regionale avente come unico argomento all’ordine del giorno: “Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia”.

Il Consiglio è stato convocato su richiesta dei consiglieri regionali di centro-destra al fine di “fare chiarezza sulle criticità e sulle opacità gestionali del Consorzio unico Centro Sud Puglia e sulla governance futura dell’ente di bonifica che ha assorbito i quattro consorzi del Salento e del Barese (Stornara e Tara, Arneo, Ugento Li Foggi, Terre d’Apulia)”.

Sul tema sono state presentate due mozioni nel corso del Consiglio regionale, una a firma del M5S e l’altra del centrodestra, anche in vista dell’incontro del 26 marzo a Roma con il Ministero dell’Agricoltura dell’Assessore regionale all’Agricoltura, che si è impegnato a portare all’attenzione del Ministro il tema del tributo consortile, di cui le due mozioni chiedono la sospensione, insieme ad altri riguardano il settore agricolo regionale.

Nel merito si riporta di seguito un comunicato diffuso dai consiglieri M5S Cristian Casili, Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone e Grazia Di Bari.

“Portare in aula il dibattito sul Consorzio di Bonifica del Centro Sud Puglia – scrivono i consiglieri Cinque Stelle – è stato importante in vista dell’incontro domani a Roma dell’assessore Pentassuglia con il Governo, in cui siamo certi che saranno portate le istanze arrivate oggi dal Consiglio. Come M5S non abbiamo mai assunto una posizione demagogica sulla questione, perché è evidente che la nostra regione, prevalentemente agricola, con problemi di dissesto idrogeomorfologico diffuso, ha bisogno delle opere idraulico-forestali e di un ente che se ne occupi. Oggi siamo in una situazione in cui cittadini e agricoltori, vessati anche dal rincaro energia, lamentano la mancanza di benefici e di servizi e questo ci impone di assumere una scelta di responsabilità di fronte a questo tema. Per questo abbiamo predisposto una mozione finalizzata alla sospensione delle procedure relative a pagamento del Tributo 630 fino a quando non ci sarà l’approvazione definitiva del Piano Generale di Bonifica e  all’avvenuta ricognizione degli interventi di bonifica fino ad oggi effettuati.

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Siamo nella fase di chiusura del procedimento per al VIA e per la VINCA, propedeutica all’elaborazione dei nuovi Piani di Classifica – continuano i pentastellati – che daranno anche la  possibilità di poter espungere tutta una serie di cittadini e di imprese che non hanno benefici, dal pagamento del tributo. Serve creare una prospettiva strutturale organica, che possa, poi, portare al rilancio dell’ente, se veramente crediamo che possa funzionare. All’interno della mozione chiediamo che sia fatta una ricognizione puntuale delle azioni poste in essere dai Consorzi di Bonifica, in ordine alla manutenzione e alle opere idraulico-forestali, temi che diventano sempre più centrali in un’epoca di cambiamenti climatici anche drammatici, con piogge poche e scarse e con l’acqua che ormai diventa una risorsa preziosa per il nostro territorio. Vogliamo strutturare un percorso senza la mannaia del tributo 630, perché le cartelle continuano ad arrivare a pioggia  sul territorio, in un periodo molto complicato, con una situazione divenuta ormai insostenibile. I territori chiedono misure fattive, misure reali che possano percepire in maniera concreta. Solo così ci riappacificheremo con il settore agricolo e con i tanti cittadini, che potranno toccare con mano i servizi del Consorzio. Non possiamo ripetere gli errori del passato”.

Una nota, inoltre, è stata diffusa, dopo l’odierna discussione nel Consiglio regionale, dal consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo di “La Puglia Domani verso Fratelli d’Italia”.

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“Non si è potuta votare oggi, ma resta in piedi la mozione del collega Scalera, condivisa da tutto il centrodestra, per impegnare il Governo regionale a sospendere il tributo di bonifica 630 – scrive il consigliere Pagliaro -. Anche dal gruppo 5 Stelle è giunta un’analoga mozione, e i due testi sono stati accorpati. La sospensione del tributo è un atto di giustizia, e comprendiamo la rabbia di agricoltori e utenti costretti a pagare per un servizio non reso, visto che le manutenzioni di bacini e canali non vengono eseguite da anni. Nel consiglio monotematico di oggi, convocato su nostra richiesta, abbiamo sciorinato i numeri della gestione fallimentare del primo anno di attività del Consorzio unico Centro Sud Puglia, che ha assorbito i quattro consorzi commissariati del Salento e del Barese. In funzione da gennaio 2024, l’anno scorso ha appaltato lavori per soli 5,6 milioni di euro; per quest’anno ha previsto 8,4 milioni di spese di funzionamento a fronte di opere di manutenzione dei canali programmate per soli 7 milioni di euro. Abbiamo denunciato ancora una volta le spese legali fuori controllo (345mila euro l’anno scorso, oltre 43mila euro solo nelle prime tre settimane di febbraio 2025); gli incarichi affidati senza bandi, come la fumosa consulenza da oltre 100mila euro in due anni, affidata all’avvocata campana concittadina del capo dipartimento Agricoltura della Regione… Argomenti che hanno acceso un duro faccia a faccia con l’assessore Pentassuglia, il quale ha puntualizzato che la responsabilità gestionale è in capo al commissario Ferraro, annunciando risposte ai nostri interrogativi nell’audizione in Commissione Agricoltura che sarà convocata nel giro di tre settimane.

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Sulla questione della carenza di personale (meno di un centinaio i dipendenti a tempo indeterminato per il consorzio più esteso d’Italia, e circa 150 operai stagionali che aspettano da decenni certezze occupazionali) abbiamo incassato due impegni dall’assessore Pentassuglia: la revoca della delibera che ha congelato i concorsi pubblici espletati e assunzioni dei vincitori entro il 31 marzo prossimo; impiego degli stagionali già da aprile, per mettere finalmente mano alle opere di bonifica più urgenti.

Nell’incontro programmato per domani al Ministero, l’assessore si è impegnato a portare la nostra istanza di sospensione del tributo 630, soprattutto nelle aree salentine devastate dalla Xylella che ha azzerato i raccolti, con il paradosso di dover pagare per servizi di bonifica fermi. Pentassuglia ha ammesso la situazione di abbandono che gli abbiamo rappresentato, come nel caso dei bacini di Ugento che abbiamo visitato a inizio febbraio. Per risanare il Consorzio, lo ribadiamo, serve il ripiano dei debiti che superano i 200 milioni, e una seria opera di programmazione di lavori sul campo che portino beneficio effettivo. Perché, se le opere verranno eseguite, gli agricoltori e tutti i consorziati non esiteranno a pagare.

C’è poi un dato politico da ribadire una volta per tutte: la sospensione del tributo 630, seppur disposta come misura straordinaria e temporanea nel 2003 dall’allora assessore Marmo con il governatore Fitto per la protesta degli agricoltori a fronte di una siccità eccezionale, si è trascinata per undici anni per decisione del centrosinistra a guida Vendola.

Ma ora è tempo di tirare una riga sul passato e rendere efficiente un ente necessario, da cui dipende la cura del territorio agricolo indispensabile per scongiurare il dissesto idrogeologico”.

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