![Don Celestino, “un frullatore di anime, un porto sicuro, una dolcissima roccia”: il ricordo di “zio Papa” e i ringraziamenti della nipote Bianca Don Celestino, “un frullatore di anime, un porto sicuro, una dolcissima roccia”: il ricordo di “zio Papa” e i ringraziamenti della nipote Bianca](https://www.infocollepasso.it/wp-content/uploads/Don-Celestino-ricordino1a.jpg)
Don Celestino, “un frullatore di anime, un porto sicuro, una dolcissima roccia”: il ricordo di “zio Papa” e i ringraziamenti della nipote Bianca
9 Febbraio 2025“Elena, diciamoci il rosario”, queste sono state le ultime parole di zio Papa a mia madre prima di morire.
Se ne è andato così improvvisamente e, come per rimarcare la sua nota impetuosità, ci ha voluto far sobbalzare ancora una volta; proprio come succedeva che lo ascoltassi durante le sue prediche con quel suo modo coriaceo e sincero che sembrava sapesse i miei pensieri più profondi… “mi pento, zio, mi pento… prometto di fare la brava!”…
I miei amici romagnoli presenti al mio matrimonio lo ricordano ancora; a loro non era mai capitato di ascoltare una predica così galvanizzante.
Era così lo zio Celestino, chiamato da sempre “zio Papa” nel lessico familiare, un frullatore di anime, un porto sicuro, una dolcissima roccia.
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In prima fila i familiari di don Celestino nel giorno dei funerali e (sotto) una panoramica dall’alto della Chiesa
Quando Danilo, mio fratello, mi ha telefonato per darmi la notizia ho pensato che tutta la sua vita era stata all’insegna della preghiera. Come quando la famiglia era sfollata durante la guerra da Genova a Cuquello in provincia di Alessandria. Lo zio era un ragazzino di 10 anni ed insieme alla mia mamma, andando per i boschi a raccogliere legna e castagne, le diceva “Elena fermiamoci a dire le preghiere”.
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Don Celestino celebra la Messa nel giorno della Pasqua di Resurrezione e (sotto) la sua ultima Messa a Collepasso
La sua cura per tutto è sempre stata la preghiera. È questa la sua eredità, il senso più profondo della sua umanità.
È stato consolante vedere quanto la sua Collepasso si sia profondamente commossa per la sua morte e ci sia stata vicina supportandoci durante il funerale.
Grazie alla sindaca Laura Manta, grazie della generosità, vicinanza e perfetta organizzazione del servizio funebre di Aluisi, grazie a don Antonio per l’affetto fraterno per lo Zio, un grazie al Vescovo Francesco Neri e a tutta diocesi di Otranto.
Un grazie a tutti ed in particolare ai collepassesi con i quali lo zio Celestino aveva un legame profondo e viscerale.
Bianca Venturi
Post scriptum
Ringrazio di cuore Bianca per questo significativo ricordo dello “zio Papa” e tutti i familiari per l’affetto ed il legame sempre dimostrati verso la nostra comunità.
Nel ricordo di don Celestino pubblico di seguito una breve “carrellata” di sue immagini ed espressioni.
La sua memoria rimarrà nella storia e nel cuore di Collepasso! (p. gianfreda)
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Il giovane Don Celestino diacono e (sotto) il giorno della sua ordinazione sacerdotale, il 28 giugno 1960
Non essere triste… ci rincontreremo.
Non aggrapparti all’idea che dovessi restare al tuo fianco, tutto ha un inizio e una fine, ma ti prometto che continuerò a vivere nella tua memoria.
La vita non è stata ingiusta né crudele; la vita, con tutte le sue cose belle e brutte, è meravigliosa, molto meravigliosa.
Non importa dove siamo adesso, i nostri cuori resteranno sempre connessi.
Non piangere per me, per favore, sto bene, sono in uno stato di profonda serenità, con una pace che non posso spiegarti, ma che mi rende felice. Le tue lacrime non mi riporteranno indietro.
Non possiamo toccarci, ma possiamo ancora sentirci. La magia non è finita se continui a ricordarmi e a portarmi nel tuo cuore.
Vivi per te, per me, per chi vuoi, ma vivi, goditi questa splendida vita che Dio ci ha donato: oggi ci siamo, e domani forse no.
Trova la tua felicità in quei piccoli doni preziosi che la vita ci offre: la luce della luna, il vento, la pioggia, il volo di un uccello, la bellezza dei paesaggi. Vivi, e io continuerò a vivere attraverso di te.
E ora mi piace immaginarti mentre cammini felice tra le strade della tua Collepasso.