La dispettosa contro-iniziativa e le puerili meschinità della “La(ura)druncola” dopo la lunga latitanza sul Bosco agonizzante

La dispettosa contro-iniziativa e le puerili meschinità della “La(ura)druncola” dopo la lunga latitanza sul Bosco agonizzante

28 Marzo 2025 5 Di Pantaleo Gianfreda

Confesso la mia profonda difficoltà a tornare a scrivere dello squallore e delle grettezze della quotidiana vita politico-amministrativa collepassese dopo la bellissima e partecipata iniziativa del 26 marzo presso l’auditorium della Parrocchia “Cristo Re” con la presenza, oltre che di altri autorevoli intervenuti, dei due storici giudici antimafia salentini, oggi in pensione, Francesco Mandoi e Antonio De Donno per la presentazione del libro di quest’ultimo.

È duro (e anche umiliante) passare dal confronto e dall’ascolto con “campioni” di legalità ad essere costretti a scrivere di una “La(ura)druncola” che “fa strame” quotidiano di legalità e di basilari valori e principi di convivenza civile, sociale e politica.

Il soggetto ben si inserisce nell’attuale, grave e squallido scenario “trumpiano” che sta capovolgendo valori e principi fondanti della democrazia occidentale.

Nel grande scenario internazionale, che vede oggi protagonista il neopresidente americano Trump, come nel mondo “piccolo piccolo” che vede protagonista la “trumputiniana” Manta, emergono autoritarismi, soprusi, ritorsioni, vendette, limiti e repressioni di libertà fondamentali. Un mondo, l’uno e l’altro, che fa regredire l’umanità all’“età della pietra” e trasforma valori conquistati con la lotta ed il sangue di tanti uomini e donne in disvalori. Persino la democrazia (“governo del popolo”) viene concepita solo come “password” per accedere all’“autocrazia”, al potere incontrastato del singolo individuo… tra l’indifferenza generale!

Lo squallore di illegalità per “punire” avversari e “favorire” amici (soprattutto i più ricchi), di dispettucci, ritorsioni, sfide personalistiche, ripicche, narcisismi patologici imperanti nell’attuale e arida classe politica che amministra il nostro sfortunato paese è sotto gli occhi di tutti (o almeno di chi conserva un minimo di senso critico) e rischia di portare anche la nostra comunità ad assuefarsi a quella “banalità del male” che, come scrive Hanna Arendt, ha portato agli albori del nazismo persone “normali” a ritenere “normale” ogni brutalità e sopruso, ogni persecuzione, ogni violazione dei diritti fondamentali… “mala tempora currunt”!

LEGGI ANCHE  Bruno Pellegrino va in pensione: “Scortò il presidente Pertini”

Che la “La(ura)druncola” sia persona priva di cultura democratica ed abbia dimostrato in questi tre anni e mezzo di esercitare il potere in modo autoritario e totalitario è ormai sotto gli occhi di tutti, sebbene i più tacciano per paura di ritorsioni. Che questo la porti a comportarsi da villana dispettosa senza ritegno e vergogna è solo conseguenza di questa sua acclarata concezione politica.

Vi racconto una “storiella”, apparentemente insignificante e inverosimile ma nel suo piccolo estremamente sintomatica, del “favoloso” micromondo in cui impera una astiosa e scatenata Erinni, che ha come modello un’antica dea della mitologia greca – Eris, dea della discordia – e governa con hybris, cioè con tracotanza, arroganza, superbia, sfida, disprezzo, violenza e malvagità una sfortunata, seppur generosa, comunità.

Succede che da tempo il Parco Bosco di Collepasso sia abbandonato a se stesso tra l’ignavia degli amministratori comunali. Un bosco che, seppur rappresenti una ricchezza inestimabile, è da due-tre anni agonizzante a causa di gravi problemi fitosanitari che hanno colpito i suoi lecci e i lecci del Salento.

Da anni questo blog conduce una battaglia per la sua valorizzazione nell’indifferenza della precedente e dell’attuale Amministrazione. Da due-tre anni conduce, soprattutto, una battaglia per la sua salvaguardia, vista l’attuale grave situazione fitosanitaria, supportato da pochi “volenterosi”, come qualche consigliera di opposizione che ha sollevato un anno e mezzo fa il problema a livello istituzionale ricevendo risposte arroganti e “negazioniste”.

Oggi la “La(ura)druncola” si sveglia improvvisamente dal lungo “letargo boschivo” di vecchia orsa addormentata e scopre che il Bosco muore. Per questa sera ha convocato un incontro pubblico.

Come mai quest’improvviso risveglio?!?

Succede che, a seguito dei tanti articoli che ho scritto sulla vicenda del “Bosco che muore”, molti cittadini mi abbiano sollecitato da tempo a prendere qualche iniziativa, visto il “letargo” dell’Orsa maggiore e dei suoi orsetti. D’accordo con altri soggetti e dopo aver contattato alcune personalità, decido che sia opportuno programmare l’iniziativa all’interno dello stesso bosco affinché tutti si rendano conto del suo stato reale e attendere, pertanto, la buona stagione.

LEGGI ANCHE  Il collepassese don Giuseppe Mengoli è il nuovo Vicario generale dell’Arcidiocesi di Otranto

Con congruo anticipo, il 6 marzo u.s. presento al Sindaco la “richiesta disponibilità Parco Bosco per sabato 12 aprile 2025”, come da atto che pubblico.

In un articolo del 12 marzo concludo preannunciando l’iniziativa del 12 aprile “per la salvaguardia del Parco Bosco e sulla situazione fitosanitaria dei lecceti nel Salento” e invitando tutti a partecipare, “con la presenza, ci auguriamo, oltre che dei cittadini anche dell’Amministrazione comunale”.

Riporto di seguito la parte conclusiva di quell’articolo:

La “La(ura)druncola”, cui è ben nota l’iniziativa, che fa?!? … la volgare “ladruncola”, la “scippatrice”!

Dopo la richiesta e l’annuncio dell’iniziativa del 12 aprile nel Parco Bosco la Manta si accorge finalmente della drammatica situazione fitosanitaria del bosco e convoca improvvisamente una contro-iniziativa.

Il 13 marzo, come mi hanno rivelato fonti regionali, chiede ufficialmente ad alcuni funzionari della Regione la partecipazione ad un’iniziativa del Comune sullo stato del Bosco per il 28 marzo.

Capisco la “cattiva coscienza” della “La(ura)druncola”, che, abusando del suo ruolo e senza alcun rispetto o correttezza personali e istituzionali, tenta maldestramente di “scippare” l’iniziativa per non essere messa sul banco degli “imputati” dopo anni di letargo e disinteresse… ma si può essere così meschini?!?

Oltretutto, l’iniziativa del 12 aprile, che rimane, non era stata concepita per essere “contro” nessuno, ma “per”… “per la salvaguardia del Parco Bosco…” e a tal fine sono stati invitati alcuni tecnici e ambientalisti.

Ancora una volta la dispettosa e infantile “La(ura)druncola”, nell’infinità meschinità e nell’indomabile indole erinnica che la contraddistinguono, ha perso qualche buona occasione.

Prima di tutto di dimostrarsi persona civile e corretta… ad esempio, chiamare me, quale promotore dell’iniziativa, tutte le forze politiche e le associazioni per concordare insieme un’unica iniziativa a difesa del nostro Bosco. Personalmente sarei stato disponibile.

LEGGI ANCHE  Venerdì 30 agosto, Chiesa Madre, inizio del Novenario Festa Patronale Madonna delle Grazie

Poi dimostrare di essere veramente un sindaco, cioè di rappresentare tutta la comunità e di agire di conseguenza con equilibrio, unità e buona fede per difendere e salvaguardare tutti insieme un bene prezioso quale il Parco Bosco.

I comportamenti meschini e dispettosi di questa sindaca non fanno altro che “gettare benzina sul fuoco”, alimentare scontri e divisioni… a quale scopo se il Bosco è “bene comune” che riguarda l’intera comunità e deve vedere coinvolti tutti i soggetti – singoli, politici e sociali – della comunità?!?

Non sei più una bambina…”, scriveva alla Manta in un commento su questo blog una sua amica (vera o presunta)… ma continua a comportarsi come una bambina dispettosa e capricciosa. A che pro?!?

Rimane certo l’orgoglio personale di aver costretto questa “bimba capricciosa e dispettosa” con la fascia tricolore ad inventarsi all’ultimo momento una maldestra iniziativa per evitare le sue solite figuracce e aggravare le sue responsabilità… ne sono lieto e, a differenza delle sue latitanze nelle iniziative culturali della mia associazione, sarò presente, anche per il rispetto e la stima che nutro verso i relatori… ma si può governare una comunità con i dispetti e i capricci?!?

oplus_0

Questa sera gli illustri ospiti affronteranno sicuramente alcuni aspetti di “patologia vegetale” (detta anche “fitopatia”), cioè una branca della botanica che studia e cura le malattie delle piante, che hanno colpito i lecci del nostro Bosco e del Salento.

Poi, però, vi sono altri tipi di patologie, che esulano dalle competenze di questa sera, da studiare e curare. Ben più gravi. Ad esempio le “patologie umane” che vengono osservate e studiate per capire l’animo umano e l’irrazionalità di certi comportamenti.

… ci saranno rimedi per curare entrambe le “patologie”?!?

Pantaleo Gianfreda

Spread the love