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La “splendida esperienza” di Fabrizio e dei suoi amici trentini attraverso la “Via dei Borghi” dei “Cammini del Salento”
18 Febbraio 2025“Puglia: terra di sole, mare e Cammini che rubano il cuore. Qui, nel tacco dello stivale italiano, i sentieri raccontano storie e i passi dei viandanti si mescolano alle orme di antichi pellegrini e contadini”, scrive il sito ufficiale dei “Cammini d’Italia”.
“Cammini che rubano il cuore” … come il Camino del Salento attraverso la Via dei Borghi da Lecce a S. Maria di Leuca compiuto da Fabrizio e dagli amici Cesare e Inma, Sandro e Cristina, Alessandro e Daniela. Tutti e sette baldi sessantenni trentini di Denno e di un Comune limitrofo, “approdati” dalle innevate Dolomiti al sole del Salento per salutare, “in cammino” dal 29 dicembre al 4 gennaio, il tramonto del vecchio anno e l’alba del nuovo nella terra di don Tonino Bello, terra di dialogo, di pace e di accoglienza.
È trascorso un po’ di tempo da quella “splendida esperienza” dei sette amici trentini, ma il suo ricordo e la sua narrazione mantengono intatta la loro attualità.
Fabrizio Inama, ex sindaco di Denno (TN), era stato solo due mesi prima, il 28 ottobre, nostro ospite a Collepasso insieme allo storico trentino Alberto Mosca per la presentazione del saggio di quest’ultimo sul Conte Alberti, il nobile trentino originario di Denno cui si deve nei primi dell’’800 la rinascita di Collepasso.
Dopo due mesi l’amico Fabrizio è ritornato nel Salento. È ritornato da “pellegrino” lungo il cammino della “Via dei borghi” con i suoi amici, non nuovi ad esperienze così coinvolgenti e affascinanti (in Sicilia avevano già fatto due “cammini” e questo è stato il secondo in Puglia).
Il “cammino”, dicono i sette, “è un bel modo di stare tra amici, conoscere nuovi luoghi e portare a casa splendide esperienze”. Soprattutto perché le belle e fresche giornate di sole tra fine anno e inizio del nuovo hanno permesso loro di catturare e godere di tutta la bellezza, lo splendore ed i tanti colori di terra e di mare del meraviglioso Salento ed apprezzare lo spirito accogliente della sua gente, “gente aperta, tutti salutano”.
Il Salento è indubbiamente luogo “che ruba il cuore”, come ha “rubato il cuore” a Fabrizio e ai suoi amici “camminanti”, che dicono: “Il Salento è un mix bilanciato di storia, architettura e paesaggio”.
Attraversare a piedi piccoli e splendidi borghi, “così lindi” (dicono), e le sue campagne piene di colori e di quiete, seppur oggi oltraggiate dalla xylella; gustare le specialità gastronomiche (ad esempio, a Sternatia presso “La Porta Antica”); visitare le bellezze storiche ed architettoniche, come la splendida, giottesca e imperdibile Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina, la Basilica e il mosaico pavimentale di Otranto, le tante chiesette sparse nei borghi e nelle campagne, palazzi e castelli disseminati sul cammino in quasi tutti i paesi, le masserie, i caratteristici muretti a secco, ecc., ecc..
Che dire poi del mare salentino lungo l’Adriatico, splendido come lo Jonio, che “si abbraccia” con l’altro a “Punta De Finibus terrae”, luogo d’approdo dei 135 chilometri del “cammino” da Lecce a Santa Maria di Leuca dopo aver attraversato Sternatia, Corigliano d’Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano?
Esperienze, bellezze, tratturi, borghi, luoghi, monumenti, paesaggi fissati nel cuore e nelle tante foto che si porteranno dietro gli amici trentini.
“Solo andando a piedi si possono ammirare e gustare pienamente le bellezze del Salento e di tanti altri splendidi luoghi del Bel Paese”, dicono all’unisono i sette pellegrini.
I “Cammini d’Italia” si snodano, infatti, su tutto il territorio nazionale sulla scia, quasi tutti, delle vecchie “vie francigene” attraversate nel Medioevo dai pellegrini che si recavano in Terra Santa provenendo da ogni parte d’Europa. Il “Cammino” storico e più famoso è indubbiamente quello di Santiago de Compostela, che vede ogni anno migliaia e migliaia di pellegrini “approdare” nella storica Cattedrale che custodisce le reliquie dell’apostolo Giacomo.
La riscoperta dei “Cammini” in Puglia, nel Medioevo luogo obbligato di passaggio per la Terra Santa, è più recente ed ha permesso di valorizzare una delle tante potenzialità economiche, culturali e turistiche della nostra Regione.
Diversi sono i “cammini” proposti oggi per la nostra Regione (cliccare su cammini in puglia).
Tra questi i due “Cammini del Salento”, due Vie diverse, la Via dei Borghi e la Via del Mare, entrambe con lo stesso punto di partenza e di arrivo, ma con percorsi e caratteristiche distintivi. In entrambi il viaggio inizia da Porta Napoli a Lecce e si conclude a Santa Maria di Leuca, estrema punta meridionale d’Italia.
Le due Vie si separano in Piazza Sant’Oronzo a Lecce: la Via dei Borghi si dirige verso Porta San Biagio, addentrandosi nell’entroterra ricco di storia e tradizioni, mentre la Via del Mare si dirige verso il Castello Carlo V, per poi seguire la costa più orientale d’Italia. Entrambi i percorsi offrono un’immersione totale nella cultura salentina
Sebbene con un po’ di ritardo, ci tenevo a scrivere questo articolo. Sia per ringraziare Fabrizio e gli altri amici per aver scelto, a cavallo dei due anni, il bel Salento come luogo del loro cammino sia per far capire a tutti noi le grandi potenzialità per la nostra terra dei “cammini”, che, statene certi, vengono ben organizzati e coordinati.
I “cammini”, come mi confermano i sette amici trentini che ho raggiunto prima a Sternatia e poi ad Otranto e Leuca, rappresentano sempre e comunque una “splendida esperienza”… d’altronde, in questa terra non siamo uomini e donne “in cammino”?!?
Pantaleo Gianfreda