
Le “boutade” di Angelo&Laura sulle “83.000 presenze” a Collepasso nel 2023. Per la Provincia le “presenze” sono state solo 794!
4 Marzo 2025Approfitto, considerato che il carnevale sta per finire, per segnalare una delle tante “carnevalate” (… ed è una delle “meno peggio”!) dei nostri “eroi” municipali.
Ricordate il famoso post facebook di un noto e magniloquente assessore “tutto fumo e niente arrosto” sulle “83.000 presenze” a Collepasso per eventi sportivi?!?
Successe l’anno scorso, nel febbraio 2024, quando due “poppitielli” partirono per la Bit (Borsa internazionale del turismo) di Milano per reclamizzare e insegnare a quegli incompetenti del turismo internazionale il “modello turismo sportivo” applicato “con successo” nel Comune di Collepasso.
Grazie a quel “modello” Collepasso aveva avuto, secondo i due, la “presenza” di “circa 83000 (persone) nel solo 2023”!
L’8 febbraio 2024 l’ardito assessore scriveva, infatti, orgoglioso sul suo profilo facebook e quello della Manta:
Il post, se da una parte suscitò alcuni estasiati… oohhhh… che bravi!… di nostrani “turisti stanziali” (cioè quelli che fanno “turismo” spostandosi da una stanza all’altra della propria casa, tra la tastiera di un personal computer e la pastiera, che dà nome alla torta di pasta frolla), dall’altra provocò risolini ironici e commenti irriferibili.
Una gran “supercazzola”, direbbe Ugo Tognazzi, o una supersonica boutade!
Boutade è un “francesismo” che uso per non definire la vicenda con un sinonimo molto noto della vulgata corrente o, in alternativa, per usare sinonimi più gentili, quali facezia, barzelletta, una storiella.
Appunto, una storiella, come quelle che sono solite raccontare fenomenali imbroglioni e viaggiatori vaneggiatori che scambiano il piccolo acquario con pesciolino rosso di casa con il Mar Mediterraneo.
Purtroppo, succede poi che qualche “storiella” si ritorca come un boomerang contro questi “infanti” politici che giocano con la pista “bambina” dei trenini scambiandola con i treni di affollate stazioni metropolitane nazionali e internazionali.
Eppure, basterebbe cliccare su google per sapere cos’è in realtà il turismo sportivo, definito “una forma di turismo che coinvolge l’attività fisica e sportiva come parte integrante, se non principale, dell’esperienza di viaggio. Questo tipo di turismo rappresenta una fusione tra la passione per lo sport e l’amore per il viaggio, creando un’esperienza che va ben oltre la visione passiva di un evento”.
È questo il “turismo sportivo” di Collepasso?!? Non mi pare.
Nel settembre scorso l’Ufficio Statistica della Provincia di Lecce ha pubblicato uno studio sui “Flussi turistici e ricettività nella provincia di Lecce” nel 2023 (cliccare su flussi).
Uno studio interessante che rileva dati molto positivi per la nostra provincia, che nel 2023 ha ottenuto il dato migliore degli ultimi 20 anni sia per presenze di italiani che di stranieri.
Nella tabella 14 dello studio vengono riportati i dati di alcuni Comuni (cliccare su tabelle).
Scorrendo l’elenco si scopre che nel 2023 a Collepasso, di fronte a 176 arrivi di italiani e 41 di stranieri, si sono complessivamente registrate… 794 presenze!
Cioè appena l’1% dell’iperbolica cifra “sparata” dall’assessore allo Sport nel suo post.
Se poi calcoliamo i soli arrivi, pari a 217, la percentuale scende allo 0,20% della stratosferica cifra-boutade contrabbandata dal diabolico Angelo!
… ma si può?!?
Qualcuno, a quanto pare, scambia “lucciole per lanterne” e “sogni di una notte di mezza estate” per la realtà.
Quelle presenze di poche ore per eventi sportivi (non certo nella dimensione iperbolica “sparata” dall’assessore-ballonaro) ci sono sempre state negli anni. Anzi, rispetto, ad esempio, agli oltre 1.000 atleti che hanno partecipato ad una nota manifestazione podistica in alcune passate edizioni, negli ultimi anni la partecipazione non è andata oltre i 6-700 atleti.
Se poi esaminiamo la presunta “ricaduta positiva su ogni attività commerciale presente sul territorio collepassese”, forse gli “apprendisti stregoni” che ci amministrano non si sono ancora resi conto in quale stato languono tantissime attività commerciali e le tante che hanno aperto e chiuso in questi anni, dopo e nonostante celebrate inaugurazioni con “fascia tricolore” postate su facebook. Compreso qualche prestigioso bar che con ambizione e sacrificio aveva puntato sul new deal che l’attuale amministrazione aveva lasciato illusoriamente sperare.
Di che cianciano, allora, la “contaballe” Laura Manta e il suo ridicolo e iperbolico assessore, il “contapalle” Angelo Gianfreda, già autore nel passato di ilari e deliranti autobiografie autocelebrative su Wikipedia, quando, ancora pargoletto, si autodefiniva “il più giovane dirigente sportivo d’Italia”… di una squadretta calcistica di terza categoria destinata quasi sempre e puntualmente agli ultimi posti in classifica?!?
Noncuranti del senso del ridicolo, del paradosso e del vuoto progettuale, anche quest’anno i due “poppitielli” si sono recati alla Bit, informandoci di aver avuto “l’onore di rappresentare Collepasso alla BIT-Milano” e che, nel corso di una conferenza, avrebbero fatto “una breve presentazione sul flusso turistico e sportivo nel nostro comune”, venendo poi intervistati da un’emittente tv. Stendo un velo pietoso su quell’intervista. Io, e non solo, mi sono vergognato per loro e per il vuoto cosmico delle loro dichiarazioni. Sapete cos’è il nulla? Se non lo sapete ancora, pensate alle facce di Laura Manta e Angelo Gianfreda quando strologano e sproloquiano di “turismo sportivo”.
Naturalmente non mi avventuro ad affrontare con così alti “strologanti” un tema importante che riguarda lo sviluppo locale di Collepasso e, di conseguenza, anche il turismo.
Mi permetto semplicemente e umilmente, nella mia persistente ignoranza dopo decenni di studi e approfondimenti sullo sviluppo locale e la programmazione territoriale, di abbozzare brevi e semplici osservazioni.
Lo sviluppo locale e la valorizzazione di tutte le risorse materiali e immateriali di un territorio richiedono prima di tutto studio, serietà, competenza, confronto, discussione, professionalità. Non si inventa lo sviluppo con la “bacchetta magica”, con slogan, fumoserie, storielle, vacue autocelebrazioni e “viaggi turistici”. Bisogna in primis coinvolgere seriamente tutte le risorse umane e tutti gli “attori” sociali ed economici di un territorio. Capite, almeno, questo… cioè l’abc?!?
Mi ha colpito lo slogan, quasi freudiano, adoperato alla Bit di Milano dal Comune di Collepasso: “La bellezza di un borgo nascosto” … “nascosto” soprattutto dalla mancanza di buon senso, intelligenza e capacità dei nostri amministratori!
Collepasso non è un paese vocato al turismo, inteso nel senso usuale del termine. Per tante ragioni che sarebbe lungo esporre. Basterebbe “leggere” un po’ di storia e geografia e sapere un po’ di economia e sviluppo territoriale per capire.
Collepasso può essere, invece, un paese vocato all’ospitalità. Per tante ragioni. Il termine “ospitalità” contiene in sé anche il germe del turismo ed altri “semi” importanti. Sul tema potrei disquisire e argomentare lungamente. Ho già scritto ripetutamente in proposito anche con proposte concrete e realizzabili e nel passato ho predisposto da amministratori persino progetti molto apprezzati che i successivi amministratori hanno lasciato irresponsabilmente cadere.
Nel merito del fantomatico “turismo sportivo”, non è certo questa la “chiave di volta” per una svolta nello sviluppo sociale ed economico di Collepasso. Potrebbe diventare tutt’al più una delle componenti, seppur minore e consequenziale, non certo la più importante.
Perché, allora, si enfatizza qualcosa di puramente propagandistico, fumoso e illusorio?
Dati alla mano, quale impatto e quale indotto hanno seriamente mobilitato a Collepasso supposte “83.000 presenze” nel 2023 di un sedicente “turismo sportivo”, considerata la loro natura essenzialmente “volatile”, caratterizzata, cioè, da presenze di poche ore e solo passeggere?!?
Per perseguire un’idea seria di sviluppo bisogna avere visione e capacità di “lettura” dei fenomeni sociali ed economici. Bisogna avere capacità progettuali e progetti che catturino il massimo possibile di finanziamenti che oggi scorrono come un “fiume in piena”, ma lambiscono appena il nostro Comune, che sta perdendo “occasioni d’oro” con il PNRR e altri importanti interventi.
Insomma, bisognerebbe avere altri amministratori, seri e preparati, non certo “contaballe” e “contapalle” come gli attuali, che non solo hanno profondamente deluso, ma che, nella loro pochezza e presunzione, non dimostrano nemmeno buon senso e disponibilità a confrontarsi, capire la realtà, gestire con saggezza il presente e costruire con impegno e serietà un saldo futuro per le giovani generazioni, che, invece, continuano in gran parte a scappare da Collepasso, nonostante la “grandiosità” di “geniali” idee di “turismo sportivo”!
Auguriamoci che finisca presto questa gran “carnevalata” politico-amministrativa!
Pantaleo Gianfreda