
Nuovo e urgente “intervento chirurgico” per curare le “fratture”, la “progeria” e l’”osteoporosi” del basolato… lo scandalo continua!
17 Febbraio 2025“Questa è l’Italia… in Germania i lavori si fanno una sola volta!”.
Ha proprio ragione l’operaio del basolato!
Quando, verso la tarda mattinata, mi sono recato nell’“ospedale di campo”, installato su via N. Sauro (dietro il Palazzo municipale), per “far visita” ad un “ammalato” grave appena ri-ricoverato, che (scusate il nome emblematico…!) si chiama Pino Basolato (il nome Pino è stato voluto dal suo “padrino” di battesimo), si è svolto un simpatico siparietto tra me e l’“infermiere” che sovrintendeva alla “cura” dell’“ammalato”.
Era un giovane lavoratore di colore, di origine giamaicana (mi ha poi detto), che era al capezzale del sig. Basolato e procedeva alla sua “cura”.
“…ci face e sface nu perde mai tiempu… conosci il dialetto salentino?!?”, gli ho detto appena arrivato.
Il giovane lavoratore italo-giamaicano, certamente all’oscuro della “fatwa” e dei malevoli “incantesimi-flop” lanciati dalla Manta contro questo blog e la mia persona, ha capito subito ed ha liberamente e ironicamente risposto: “Questa è l’Italia!”.
Poi, dopo avermi raccontato, mentre continuava la “cura”, di aver lavorato per alcuni anni in Germania, ha aggiunto “… in Germania i lavori si fanno una sola volta!”
(Nota dell’autore: Spero che la nostra “Regina Grimilde”, meglio conosciuta nella favola di Grimm come la “Regina Cattiva” o la “Strega”, non si vendichi ora sul giovane lavoratore giamaicano, all’oscuro delle sue “oscurità”, per aver “osato” parlare con il sottoscritto!).
Ha ragione il lavoratore… “… in Germania i lavori si fanno una sola volta!”… non in Italia, però, e tanto meno a Collepasso, dove il povero Pino Basolato (permettetemi di “giocare” sui nomi e sorridere un po’…), conosciuto da tutti semplicemente come il “basolato” disteso da mesi sofferente lungo via N. Sauro e sino alla Cappella della S.S. Trinità, viene fatto di nuovo oggetto di ennesimo “intervento chirurgico” per risanare le gravi “fatture”, l’“osteoporosi” che lo sta totalmente “accasciando” e la “progeria” (cioè, la malattia dell’invecchiamento precoce) che lo sta portando da tempo a triste destino!
Eh, sì… cari lettori e concittadini… il peggioramento dello stato del degrado “basolare”, da tempo evidente anche a ciechi e “marziani”, ha costretto l’assessore Pino Perrone e la sindaca Laura Manta, rispettivamente “padrino” e “madrina” del basolato, a correre ai ripari prima che gran parte della “giovane” opera vada totalmente in malora.
Basta fare un tour turistico, come quello che nostri due gioviali e spavaldi amministratori propongono alla Bit di Milano, per rendersi conto della grave situazione di un’opera che è diventata emblematica dei fallimenti e delle “fumisterie” degli altisonanti e fantasiosi “proclami” facebook di questa Amministrazione. Lo sfacelo non è solo nel punto in cui si stanno svolgendo ora i nuovi lavori di rifacimento… lo “sfacelo” è evidente ancora più avanti e più avanti ancora… ampie fasce del basolato dovranno essere smantellate e rifatte!
Il basolato doveva essere ed era stato inizialmente presentato come il “fiore all’occhiello” di questa Amministrazione… oggi è diventato il simbolo più clamoroso del suo fallimento e nessuno sente il dovere di assumersi le responsabilità politiche e dimettersi!
Se badate bene, la strada che costeggia piazza Dante, opera della precedente amministrazione e ridotta ormai da anni in sfacelo, e il basolato, opera dell’attuale Amministrazione, che ad essa si collega sino alla Cappella dello Spirito Santo è diventato ormai un altro sfacelo e, al contempo, un unicuum disastroso… la continuità tra la precedente e l’attuale Amministrazione è “stampata” proprio al centro del paese.
Proporrei alla “Signura te lu Palazzu” di eliminare le quattro intitolazioni (piazza Dante, via N. Sauro, via Matteotti e via U. Bassi) e di chiamare tutto quel tratto di strada semplicemente… via Kabul o, ancor più emblematicamente, via Menozzi e Manta!
Sorridiamo certo anche su queste “disgrazie” che ci tocca subire per non piangere e compiangerci per aver votato questi inetti, come una sindaca e un assessore ai Lavori Pubblici che non sente nemmeno il dovere di dimettersi e assumersi le responsabilità politiche di queste vergognose e ripetute “pagliacciate” del “ci face e sface...”!
Pantaleo Gianfreda
L’avevo detto qualche giorno dopo l’inizio dei lavori che quel basolato avrebbe fatto una brutta fine già dopo qualche mese e così é stato. Non ho avuto mai dubbi. Assessore ai lavori pubblici, infermiere in pensione, mancu le punture sapivi cu faci. Sindaco Laura Manta stanne faci fare a tutti nui na figura te m…..a te fronte alla gente te li paesi vicini. Dimettetevi! Che state aspettando ancora? Si é perso il conto di quante volte si sta smantellando quel basolato. Pena fine mai! Cittadini collepassesi ribellatevi. Ma che’ dobbiamo raccogliere le firme per mandare questa sindaco a casa? A voi le conclusioni . Sindaco Vergognati!!!!!