Quattro associazioni sottoscrivono un “protocollo d’intesa per la difesa dell’ambiente e del territorio”: un’iniziativa positiva dopo anni di silenzi

Quattro associazioni sottoscrivono un “protocollo d’intesa per la difesa dell’ambiente e del territorio”: un’iniziativa positiva dopo anni di silenzi

12 Marzo 2025 0 Di Pantaleo Gianfreda

Il grave stato di disseccamento galoppante dei lecci del Parco Bosco

È stata resa nota la sottoscrizione di un “Protocollo di intesa tra le associazioni ambientali e territoriali di Collepasso per la difesa del territorio” tra quattro associazioni ed altri soggetti con “lo scopo di avviare e mettere in atto iniziative di volontariato ambientale o altre manifestazioni finalizzate a tutelare l’ambiente… e l’avvio di azioni in sinergia nell’interesse dell’ambiente inteso come bene comune”.

Le associazioni sono la “Pro Loco Collepasso”, il “Gruppo Trekking”, l’“Associazione Micologica Passione Natura Collepasso”, il “Museo Civico di Collepasso” ed “altri cittadini sensibili alle tematiche ambientali”.

Il Protocollo risulta sottoscritto il 27 gennaio ma è stato reso noto solo pochi giorni fa, probabilmente (a parte certe ingenue “manovre” di qualche furbetto dal significativo nomen omen) per evidenziare la presenza tra i firmatari di noti esponenti politici locali di recente ribalta. Tra i firmatari vi è, infatti, metà del neoeletto Direttivo di “Fratelli-Coltelli d’Italia e di Collepasso” e lo stesso coordinatore comunale, ambientalista sin da tenera età, da quando, cioè, sin nel ventre materno “si opponeva” alla distruzione della storica masseria “Cornola” nell’omonima zona centrale del paese per far posto alla nuova costruzione dove abita.

Piccoli e significativi “dettagli” che denotano la ferrea “vocazione” ambientalista di alcuni firmatari del Protocollo ambientale, alcuni persino eredi di certa politica amministrativa che nei decenni passati ha distrutto l’ambiente ed il territorio di Collepasso. Ci auguriamo, naturalmente, che costoro si siano pentiti del loro passato e si siano sinceramente “riconvertiti” all’ambientalismo e alla difesa del territorio.

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L’iniziativa, pertanto, non può che essere accolta positivamente, considerato che associazioni e soggetti sinora dormienti hanno deciso di agire “per la difesa dell’ambiente e del territorio” – speriamo in buona fede e con intenzioni serie e trasparenti – e con “tutti coloro che condividono una forte sensibilità per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo”. Propositi encomiabili e condivisibili, nonostante l’ingombrante presenza di chi vi ha aderito solo per la “difesa” delle proprie ambizioni elettorali più che “dell’ambiente”, essendo prossime le elezioni amministrative.

Questo “risveglio”, seppur tardivo, appare opportuno e necessario, considerate le nostre tante problematiche ed emergenze ambientali e territoriali, sulle quali vi è stato quasi sempre un clamoroso silenzio e disinteresse da parte di associazioni e singoli soggetti nascostisi sinora “dietro un dito” per non disturbare o irritare il “manovratore di turno” a livello politico-amministrativo comunale (ieri Menozzi, oggi la Manta).

Le vicende emergenziali sono a tutti note, grazie anche alle denunce e alle battaglie portate avanti da anni da questo blog a livello informativo sia con la precedente che con l’attuale amministrazione e in questi ultimi due-tre anni dalla consigliera Eliana Vantaggiato a livello istituzionale.

Emergenze recenti, quali la grave situazione fitosanitaria del Parco Bosco con l’inarrestabile disseccamento dei lecceti, l’assurda e clamorosa installazione pochi mesi fa di un’antenna di telefonia mobile a cinque metri dall’abitazione di una famiglia e a cento dalla Chiesa Cristo Re, la possibile vendita del cinema Ariston che priverebbe il nostro Comune e Comuni vicini di un rinomato “tempio di cultura e socialità”, ecc.

L’antenna collocata pochi mesi fa e (sotto) la casa di don Marco abbattuta, la cui area è oggi utilizzata per parcheggio

Altre emergenze ormai seppellite sotto una spessa coltre di ipocrisia e indifferenza, quale, ad esempio, la vandalica e scandalosa distruzione tre anni fa della “casa-monastero” di don Marco al fine di favorire interessi privati per realizzare un parcheggio invece che gli interessi pubblici ai quali era stata destinata per volontà dello stesso sacerdote, ecc.

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Non una parola si è levata in questi anni, ad esempio, dalla Pro Loco Collepasso (o “Pro Loculo Collepasso”, come da taluni viene definita) e dal suo presidente a vita diventato in questi ultimi mesi (chissà perché…) “petrusinu (spesso indigesto) te ogni minescia”, scopertisi improvvisamente ambientalisti dopo 25 anni di vita dell’associazione e di silenzi su importanti problemi ambientali e territoriali.

Stendo poi un velo pietoso su qualche confusionario tecnico te chiazza presidente di un’associazione, che, pur a conoscenza della grave situazione fitosanitaria del Bosco nella sua fase iniziale, ha taciuto per mesi e mesi solo per paura di sgridate e ritorsioni del potere politico locale.

Il cinema Ariston oggi in vendita

Questo blog è stato tra i pochi, dopo la scomparsa del prof. Salvatore Ria, attivista di Italia Nostra, a svolgere socraticamente in questi anni il ruolo di “tafano”, cui si paragonava il filosofo ateniese, nel pungolare e denunciare le emergenze ambientali nel nostro Comune, ottenendo, grazie anche alla consigliera Eliana Vantaggiato e al consigliere regionale Cristian Casili a livello istituzionale, qualche risultato concreto, seppur minimo, come lo stanziamento dei primi interventi finanziari del Comune per contenere gli essiccamenti di lecceti nel Bosco, che, purtroppo, proseguono inarrestabili in maniera drammatica.

Considero, pertanto, positivo e di buon auspicio che si allarghi la schiera di associazioni e cittadini che intendano impegnarsi e porre come centrale anche per il nostro piccolo Comune la questione ambientale, auspicando collaborazioni, sinergie e “iniziative collettive e coordinate tra più soggetti” con l’obiettivo, al di là delle appartenenze politiche, di sensibilizzare cittadini e Istituzioni ed ottenere migliori risultati.

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Colgo, anzi, l’occasione per invitare associazioni, tecnici e singoli cittadini ad aderire all’iniziativa pubblica, già nota da tempo a qualcuno dei firmatari del Protocollo, “per la salvaguardia del Parco Bosco e sulla situazione fitosanitaria dei lecceti nel Salento” che si terrà il 12 aprile p.v. all’interno del Parco Bosco, per cui è stata già richiesta il 6 marzo al Comune la disponibilità dell’area.

Interverranno tecnici, ambientalisti e docenti universitari per confrontarsi sul grave fenomeno del disseccamento dei lecceti e possibilmente offrire soluzioni. L’iniziativa, sebbene programmata da mesi, è stata fissata ad aprile per permetterne lo svolgimento all’interno dello stesso Parco Bosco, che va salvaguardato ad ogni costo con soluzioni possibili immediate o con alternative su cui confrontarsi, con la presenza, ci auguriamo, oltre dei cittadini anche dell’Amministrazione comunale, delle associazioni firmatarie del Protocollo e di altre che vorranno essere presenti.

Pantaleo Gianfreda

Il Protocollo per l’Ambiente

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