Leonardo Maggiulli, Guardia Scelta d’Onore alle tombe reali del Pantheon e… tant’altro
8 Maggio 2015Il salotto-studio nell’abitazione, in via Principe di Piemonte, del signor Leonardo Maggiulli (classe 1932, servizio militare in Artiglieria Pesante Campale a Pisa) è un vero e proprio museo; e sui muri, fino al soffitto, non è rimasto libero ormai che qualche decimetro quadrato.
Servirebbe almeno un’ora piena, per apprezzarne interamente il contenuto in mostra, escludendo l’archivio in mobiletti o altre stanze.
Figlio di Biagio, Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto, Leonardo Maggiulli è stato un commerciante di auto usate e storiche, oggi in pensione, che nel 1990 conseguì l’“Ercole d’oro”, Premio Internazionale all’innovazione, in Campidoglio a Roma, dalle mani del famoso corrispondente da New York, Ruggero Orlando.
Dal 1991 è Cavaliere di Malta; partito da semplice Scudiero, oggi ha raggiunto il grado di Colonnello.
Inoltre, è stato insignito del titolo di Gran Balì d’Ambasciata, con il quale ha partecipato a ben sei viaggi a Malta, una crociera nel Mediterraneo e una settimana bianca a San Pietroburgo, riservate ai titolati.
Ancora, risulta membro dell’Associazione Nazionale Insigniti di Onorificenze Cavalleresche dal 2002.
Ma, appena intavolato con lui il lungo colloquio della mia visita, si capisce immediatamente che il titolo cui tiene di più è quello di GUARDIA D’ONORE AL PANTHEON, che data fin dal 1995.
Racconta che, da piccolo, assistette al passaggio in automobile di Re Vittorio Emanuele III, che si recava con la Regina Elena a Maglie dai Tamborrino.
“Mio padre – ricorda – mi issò sul muretto esistente proprio dove oggi c’è la vetrina dell’autosalone e in questo modo potei guardare in viso da molto vicino il nostro Re Soldato”.
Mai incontro ravvicinato fu tanto folgorante, se da allora il signor Maggiulli è un fedelissimo di Casa Savoia.
Occorre sapere che ogni iscritto (duecento in provincia, tanti anche all’estero) all’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (dotato di tesserino, distintivo, fascia da braccio e rivista bimestrale “Guardia d’Onore”), anche trovandosi per qualsiasi motivo a Roma, può recarsi a montare alcune ore di guardia.
Leonardo Maggiulli, oggi impossibilitato per un acciacco dovuto all’età, ne ha totalizzate, tra il 2000 e il 2001, oltre duecento, regolarmente registrate, che gli hanno permesso di ottenere la medaglia di Guardia d’Onore Scelta, con l’effigie di Re Umberto II (il “Re di Maggio”); più volte ha pure fatto il Portabandiera dell’Istituto all’Altare della Patria, nel corso di diverse ricorrenze nazionali.
Può indossare, secondo le circostanze cerimoniali, uno dei cinque mantelli conseguiti nel tempo: a) colore nero per Guardia d’Onore al Pantheon; b) colore nero, con croce bianca sul braccio, per Cavaliere di Malta; c) colore rosso per Cavaliere dell’Ordine Santi Maurizio e Lazzaro; d) colore bianco per Cavaliere della Croce di Costantinopoli; e) colore celeste per Cavaliere dell’Ordine al Merito Civile dei Savoia.
Infine, Leonardo Maggiulli ha perfino partecipato alla cerimonia in Santa Maria degli Angeli e dei Martiri e al ricevimento sulla terrazza di un lussuoso Albergo a Roma, per il matrimonio di Emanuele Filiberto con l’attrice francese Clotilde Coureau.
Cari lettori, a fronte di tanta passione, non potrei manco lontanamente parlargli di “eccidio di Bava Beccaris”, di “incarico di governo a Mussolini”, di “firma alle leggi razziali”, di “fuga da Roma”, tanto sarebbe improprio.
D’altronde, l’Istituto Nazionale in questione, sotto l’ègida del Ministero della Difesa, risulta ancora oggi, dopo quasi settant’anni di Repubblica, la più antica Associazione Combattentistica con 137 anni alle spalle; come ogni altra Associazione similare resiste indomita, ma soffre per crisi di vocazione, per l’inesorabile avanzare anagrafico degli aderenti ed è attraversata da diatribe grandi e piccole (molti, ad esempio, non gradiscono affatto l’edonismo televisivo di Emanuele Filiberto).
E che vuol dire? Io, a Stoccolma, dieci anni fa, per meno di cinquanta metri non m‘imbatto di fronte a Carlo Gustavo, a passeggio tranquillamente in bicicletta!
Giuseppe Lagna
Antonio Leo ha inviato il seguente commento che riporta un simpatico episodio che ha visto protagonista Tony Sarcinella, anch’egli Guardia d’onore e nipote di Leonardo Maggiulli:
Roma, 20 gennaio 2007
Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino!
Voglio segnalare un episodio avvenuto a Roma la sera del 20 gennaio 2007, in occasione della celebrazione del 129° Anniversario della fondazione dell’istituto che ha visto come protagonista l’allora neo Guardia d’Onore Antonio Sarcinella detto Tony, appartenente alla Delegazione provinciale, iscritto all’istituto in data 17 Gennaio 2007, tessera n. 19.832.
La Guardia d’Onore Sarcinella Antonio, dopo tre giorni dalla sua iscrizione all’istituto, per la prima volta si era recato a Roma, per partecipare ai festeggiamenti dell’anniversario della fondazione dell’ Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle reali tombe del Pantheon.
Giunto a Roma la sera precedente, ed in attesa delle celebrazioni della domenica, egli stava tornando nell’albergo dove alloggiava, dopo aver fatto il suo dovere con una giornata di servizio alle Tombe reali dei Savoia e degli Aosta. Egli, viaggiava a bordo di un automezzo pubblico pieno di gente, quando , giunto nei pressi della stazione Termini la sua attenzione veniva attratta da una ragazza di nazionalità americana, che disperata affermava di essere stata vittima, poco prima, del furto del proprio portafoglio sottrattogli con destrezza insieme alla borsetta. La ragazza straniera si avvicinò al Sarcinella chiedendo, se avesse notato qualcosa di strano alle sue spalle. Mentre la ragazza diceva ciò, Antonio si accorgeva che una donna vestita in malo modo, cercava di allontanarsi frettolosamente dal luogo del misfatto. Insospettito dal suo atteggiamento strano, notava che la sospetta aveva due borsette, una delle quali non in sintonia con gli abiti della medesima. Il comportamento della donna dava adito a molti dubbi, tanto che la Guardia d’Onore Sarcinella si convinceva che questa poteva essere l’autrice del furto. Ma la presunta ladra, con mossa inaspettata e sbrigativa, scendeva dal pullman, risalendo subito dopo su un altro bus nel tentativo di eclissarsi e di far perdere le proprie tracce. Il Sarcinella, dunque, la inseguiva sull’altro mezzo ma, non avendo il potere giuridico di procedere al fermo della sospettata, faceva uso del proprio telefonino avvisando telefonicamente i Carabinieri senza mai perdere di vista la presunta accattona, in attesa dell’arrivo della pattuglia. Codesta a passo spedito prendeva strade contromano per evitare di essere raggiunta dalla volante. Però, visto vano il tentativo di scappare e di farla franca, la donna si fermava o meglio veniva bloccata dalle Forze dell’Ordine e dalla Guardia d’Onore. Perquisita la borsetta, la donna continuava a negare di essere l’autrice del furto, veniva però rinvenuta all’interno della stessa borsa la refurtiva che consisteva in Travel Check, carte di credito, documenti personali e svariati euro appartenenti alla ragazza americana.
L’intervento repentino e tempestivo della Guardia Sarcinella Antonio, si rivelò risolutivo per la ragazza che era in evidente difficoltà, essa lo ringraziò riconoscente, raccontando di trovarsi in Italia per una vacanza studio universitaria. Invitò poi il solerte Antonio a passare la serata con la comitiva americana: invito che il “nostro” accettò ben volentieri… Nel corso della serata la ragazza americana, sapendo che il suo “eroe” era una Guardia Reale, chiedeva di poter fare una foto con il suo mantello di cavaliere! Mancava solo la carica della cavalleria… (l’ultima a Isbuscenskji nel ‘42 sul Fronte Russo). Avanti Savoia…!
La solerte Guardia Reale Sarcinella dunque, per il suo comportamento fermo e perseverante, ricevette alla fine della giornata i complimenti della delegazione provinciale dell’istituto delle guardie d’onore. E’ proprio il caso di dire una “Guardia d’onore… in Guardia !”
P.S. Durante l’avvenimento di tali fatti, era presente nei pressi dell’accaduto anche lo zio della guardia Sarcinella Antonio. Lo zio di Tony, infatti, è il sig. Leonardo Maggiulli, Cavaliere di Malta e Guardia d’Onore Scelta di lungo corso alle reali Tombe del Pantheon. Ma dell’amico Leonardo facente parte della “vecchia guardia” ha già parlato in maniera esaustiva il Maestro Giuseppe Lagna.
Antonio Leo
Complmenti e grande ONORE al nostro compaesano LEONARDO! Grazie tante al nostro…Giuseppe che ci fornisce tutte queste informazioni!!!