A Collepasso i virtuosi del cassonetto

17 Luglio 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La raccolta differenziata raddoppia

 

La raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani sta funzionando. A dirlo sono i dati ufficiali relativi alla raccolta differenziata del mese di maggio che ha registrato una percentuale superiore al 21 per cento contro una percentuale irrisoria prima dell’avvio del nuovo servizio con la stessa ditta che lo gestiva già.

 

Un dato che fa coppia con quello del mese di aprile, il mese di inizio, quando la raccolta dei rifiuti pur effettuata in forma ibrida ha toccato la percentuale di quasi il dieci per cento di differenziata sul totale raccolto. C’è stato, dunque, più che un raddoppio. Certo si tratta di un servizio che dovràessere ancora migliorato e ciò potrebbe avvenire anche prossimamente considerato che la ditta appaltatrice (la Bianco di Nardò) dopo il primo trimestre ha ottenuto nei giorni scorsi la proroga sino al 31 dicembre prossimo quando dovrebbe partire il servizio gestito dall’Autorità di bacino.

 

Si tratta di dati che cercano conferme nei prossimi mesi ma sono senza dubbio interessanti perché dimostrano (e questo è il pensiero degli amministratori) “che la cittadinanza si è impegnata a recepire il messaggio partito dal Palazzo e che passare senza tergiversare dall’indifferenziata con i cassonetti per le strade alla differenziata porta a porta è stata una scelta coraggiosa e vincente”.

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Non serve nascondere, però, che c’è ancora chi ha il vizietto di lanciare nelle campagne o ai margini delle strade dei sacchetti di spazzatura, chissà perché considerato che la tassa per il servizio dovrà ugualmente pagarla.

 

Un altro dato riguarda il calo del peso complessivo dei rifiuti se come base di confronto si prende il mese di gennaio scorso, quando furono raccolti oltre 255 mila chilogrammi, scesi in maggio a poco oltre 194.600 chilogrammi che sono di meno anche rispetto a febbraio (quasi 200 mila chilogrammi), a marzo (257.000) e aprile (208.000).

 Difficile capire al momento le dinamiche che stanno portando al ribasso il peso dei rifiuti che a prima vista potrebbe essere causato da un calo dei consumi o da una maggiore oculatezza in fatto di spesa.

Se la tendenza a differenziare verrà incrementata l’obiettivo di riuscire a differenziare il 30 per cento dei rifiuti potrebbe essere raggiunto anche entro il primo anno e c’è da chiedesi perché non sia stato avviato prima d’ora.


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Pantaleo Gianfreda