Sabato 13 – Domenica 14 settembre

14 Settembre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Qualcuno, forse, pensa che amministrare sia solo, come si dice volgarmente, “comandare”. Certo, chi amministra deve decidere. Ma,  talora, almeno a Collepasso, deve anche “rimboccarsi le maniche” e lavorare manualmente. Per questo riporto la cronaca di queste due giornate, al termine delle quali, nella serata di domenica, vi è stata, con soddisfazione di tutti, l’inaugurazione della mostra di Lionello Mandorino presso il rinato Castello baronale, con la qualificata partecipazione di tante persone.

 

Sabato mattina ero “di ghiaccio”. Riesco a percepire l’assoluta gravità della situazione quando, talora, di fronte a circostanze particolarmente straordinarie che dovrebbero “farmi andare in bestia”, non mi incazzo, non dò in escandescenze o altro, ma semplicemente e inspiegabilmente divento improvvisamente… “di ghiaccio”. E’ il mio “campanello d’allarme” di fronte alle emergenze vere.

Quando, verso le ore 9.00 circa di sabato mattina, infatti, mi ero recato al Castello per verificare che si stesse eseguendo quanto concordato il giorno precedente, avevo dovuto constatare che niente ancora era stato fatto. Non certamente per colpa degli operai, ma solo di qualche millantatore… Che fare? Potrei dire o raccontare tante cose. Dico solo: mi sono rimboccato le maniche e insieme a Monica e agli operai del Comune abbiamo realizzato il “miracolo”. Splendidi lavoratori tutti quanti. Ma una nota di plauso particolare va a Luigi, l’operaio di Ruffano che il Comune ha assunto temporaneamente tramite il Centro per l’impiego (e che proprio sabato finiva di lavorare), che con il suo attivismo e la sua volontà è stato il vero “motore” del miracolo. In tre ore, grazie anche ad un pizzico di fortuna, dopo aver trovato tutto il materiale occorrente, i pannelli ed il resto erano al loro posto e le sale quasi pronte a ricevere le mostre. Verso le 13.00 circa io e Luigi, con il suo furgoncino, abbiamo prelevato da casa di Mandorino le 50 opere da esporre. Devo ringraziare di cuore Luigi, Germano, Paolo, Renato per la loro disponibilità e il loro impegno. Nel pomeriggio, con Lionello Mandorino, il nipote Massimiliano e sora (da “assessora”) Monica, si è data una prima sistemazione per la collocazione dei quadri. Non sto qui a raccontare “alcune ore con Mandorino”… Comunque, per me, stare con Lionello è un piacere e uno spasso, anche perché, siccome gli voglio bene, ogni tanto mi permetto di “strapazzarlo” amichevolmente… altrimenti, chi lo ferma?!?

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Verso le 20.00, un incontro di una certa delicatezza mi tiene impegnato, sino a circa le 22.00, presso il Palazzo Municipale. Subito dopo, insieme al Sindaco, “un salto” (ma io ci rimango sino a tardi) alla festa organizzata dal rione Castello in piazzetta san Giuseppe. Bellina quella piazzetta. Andrebbe maggiormente valorizzata. Ricordo le tante belle e affollate iniziative che tanti anni fa vi si facevano (dalla festa di S. Giuseppe alle tavolate…).

Domenica mattina, di prima ora, di nuovo al Castello. I giornali, in particolare “La Gazzetta del Mezzogiorno”, riportano con evidenza l’iniziativa sulla mostra di Mandorino. Si preannuncia una giornata di pioggia. Prelevo il prof. Mandorino e il nipote Massimiliano da casa ed insieme ci mettiamo ad appendere quadri: un pimpantissimo Lionello dirige (e “rompe”), io e Massimiliano facciamo gli operai. Arrivano anche Gigi e Monica in soccorso. Prima di mezzogiorno, la mostra di Mandorino è allestita. Piove e decidiamo di tenere l’incontro pubblico, inizialmente programmato all’esterno, nella sala dedicata all’altra mostra sul Mediterraneo pittoresco, che viene momentaneamente allocata in una sala contigua. Nel pomeriggio, insieme a Monica, Gigi, Marcello e Germano, si completano tutte le residue operazioni logistiche. Verso le ore 18.30, tutto è terminato. Dismetto gli abiti da operaio, una bella doccia, mi vesto dell’ufficialità e di nuovo al Castello. Continua a piovere. Anche a dirotto, in alcuni momenti. Il famoso detto, però, dovrebbe funzionare anche stavolta. Il rinato Castello, infatti, “si presenta bene”. Sembra che tutto vada alla perfezione. Tutto sembra bello ed accogliente. Tanta bella gente, anche forestiera, nonostante la pioggia, arriva per l’evento.

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Pochi minuti dopo le ore 20.00, inizia l’incontro. Introduco e coordino i vari interventi. Portano i saluti, secondo il programma, il sindaco Vito Perrone, l’assessore provinciale Giovanna Capobianco, il presidente di Italia Nostra-Sud Salento Marcello Seclì. Unico assente, giustificato (ha telefonato nel pomeriggio), il Presidente della IV Commissione consiliare della Regione Dario Stefàno. Seguono gli interventi di Maria Rosaria De Lumé e di Toti Carpentieri e, infine, quello di Lionello Mandorino. Tutti bravi e tutto bene. I cittadini presenti sembrano tutti soddisfatti. Viene consegnato a tutti il catalogo preparato per l’occasione. Unico neo: non c’è ombra di un consigliere di opposizione. Che squallore! Politico e culturale! Tutti presenti, invece, i rappresentanti della maggioranza. E’ presente Salento Channel che riprende dettagliatamente l’evento e intervista lungamente i diversi protagonisti della serata. Insomma, dopo tanto lavoro, un'iniziativa culturale ben riuscita! E la cultura, si sa, deve necessariamente essere alla base di ogni comunità civile…


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Pantaleo Gianfreda