La bara della piccola Viola portata in spalla dal papà. Il vescovo Filograna: «È una santa»
15 Dicembre 2015In migliaia hanno gremito la chiesa di Tuglie dove il vescovo, monsignor Fernando Filograna, ha celebrato la messa per dire addio alle 5 vittime di una delle più terribili tragedie della strada che il Salento ricordi.
Quando i feretri delle vittime – la piccola Viola Casili, tre anni, i suoi nonni, Vito Muscatello e Rosetta Minerba e la zia Annamaria Minerba – hanno lasciato la camera ardente allestita in Comune, un forte applauso li ha accompagnati nel loro ultimo cammino verso la chiesa. Il piccolo feretro bianco di Viola è stato portato in spalla dal papà, il consigliere regionale M5s Christian Casili. Non c’era la mamma, Marta Muscatello, ancora ricoverata nell’ospedale di Brindisi a causa delle ferite riportate nell’incidente. Marta ha dato l’ultimo bacio alla sua bimba ieri, in ospedale.
I piccoli compagni di classe di Viola non c’erano alla cerimonia, ma portare l’abbraccio alle famiglie Casili e Muscatello c’erano tutti i genitori in corteo.
Toccante l’omelia, celebrata dal vescovo, che si è commosso più volte, come pure il parroco don Emanuele. Rivolgendosi direttamente alla piccola Viola, monsignor Filograna ha chiesto alla bambina di andare avanti e dare la forza a tutta la sua famiglia. “Viola è una santa – ha detto -. La sua scomparsa ci ha mostrato quanto sia fugace la vita”. Commosso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è rimasto a Tuglie, in chiesa, per tutta la cerimoni a cui hanno preso parte, tra le autorità, alcuni sindaci della Provincia, Barbara Lezzi e Luigi Di Maio del M5s, il presidente della Provincia Antonio Gabellone, i sindaci di Tuglie e Nardò.
Fonte: Federica Sabato, quotidianodipuglia.it, 15.12.2015