Domenica 9 novembre

10 Novembre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La delegazione spagnola di Betanzos è a Collepasso

Una splendida e luminosa giornata di sole ha voluto siglare sin da subito un rapporto di simpatia e amicizia che si è instaurato sin dal primo contatto, tra la delegazione spagnola giunta a Collepasso, l’Amministrazione e l’intera comunità.

Di prima mattina, verso le 5.30, Vito e Tonino attendono in piazza Dante l’arrivo del pullman che da Roma, dove erano arrivati in aereo da Madrid, porta i nostri ospiti a Collepasso. Gli ospiti "prendono casa" in tre diversi alloggi. Nei giorni precedenti, ho potuto apprezzare la grande disponibilità di tante persone ad ospitare i nostri amici. Alla fine, abbiamo optato per tre soluzioni abitatitive, anche per ovvie per questioni logistiche. Non finirò/finiremo mai, comunque, di ringraziare gli ospitanti: Luigi, Uccio e lo splendida famiglia di Oronzo.

L’appuntamento è alle 11.00, in piazza Dante. Già alcuni spagnoli, che risiedono in un alloggio vicino alla piazza, sono in giro per il paese a gustare la bellissima giornata di sole. Il Sindaco e l’assessore Gianfreda prelevano dal loro alloggio e accompagnano la alcadesa (sindaco) Dolores Faraldo e altri spagnoli in Largo Municipio, dove ci si incontra tutti. Trovo la alcadesa, accompagnata dal marito, una donna muy in gamba, simpatica e intelligente. E’ anche una bella donna. Si simpatizza subito con tutti. Sono presenti quasi tutti i rappresentanti della maggioranza, con qualche eccezione giustificata.

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Nella stanza del Sindaco, il primo saluto ufficiale. La alcadesa fa dono di un globo in ceramica, che è il simbolo della città, e di alcune pubblicazioni turistiche. Poi, ci avviamo al Castello baronale. Ci fa da interprete la brava Maria Luisa, studentessa in lingue, che è accompagnata da una sua amica spagnola, che fa l’Erasmus a Lecce. I nostri ospiti rimangono abbagliati dalla bellezza del restauro e dalla luminosità che promana la nostra pietra. Una passeggiata per la piazza del paese e, poi, a pranzo presso un locale di Collepasso. Le nostre mogli hanno preparato la pasta “fatta a casa”, abbiamo acquistato direttamente (anche per economizzare) le vettovaglie (verdure, le ottime fragole e l’altra frutta e tutto il resto). Il pranzo è ottimo. Accanto a me, c’è l’autista del pullman che ha accompagnato gli ospiti da Roma. Si lecca i baffi. Rimane “sconcertato” dalla nostra giovialità e ospitalità. Lo sentiamo dopo che telefona a casa o a qualche amico: “Ahò, stò a Colle del Passo, un paesino di Lecce che è proprio bello…”.

Dopo il pranzo una breve siesta e, alle 17.30, tutti in Chiesa ad ascoltare la S. Messa. Don Celestino mi chiede di presentare, prima dell’inizio della celebrazione, alla comunità parrocchiale la delegazione. Ne sono lusingato. E anche un po’ emozionato. Dal leggio dell’abside rivivo per alcuni momenti i miei antichi momenti di seminarista. I miei antichi sogni di diventare sacerdote-missionario e comunicare la Parola al popolo di Dio. Ma, in definitiva, mutatis mutandis, non è quello che mi sforzo di fare? Mi viene fuori anche una frase spagnola: “Saludamos nuestros amigos espagnoles”. Splendido don Celestino che, al momento del Segno della Pace, scende a dare ai nostri ospiti e a noi il Segno della Pace. La comunità parrocchiale accoglie a braccia aperte gli amici spagnoli.

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Dopo, in piazza Dante, è, permettetemi, un’apoteosi. In Largo Municipio c’è tanta gente. Arriva anche l’europarlamentare on.le Enzo Lavarra. Parliamo io, il Sindaco, l’Alcadesa e Lavarra. Vito ha scritto il suo intervento e fa consegnare a tutti gli ospiti una copia in spagnolo. Che tocco di classe e di ospitalità! Poi, un gruppetto “improvvisato” ed eterogeneo, ma di qualità e professionalmente valido, mette su uno spettacolo con musiche popolari salentine che “encanta” i nostri ospiti. L’apice si raggiunge con alcune ragazze che improvvisano la danza della pizzica. Bella, proprio una bella serata! La dott.ssa Faraldo e i suoi concittadini sprizzano contentezza e felicità da tutti i pori. L’on. Lavarra rimane basito dallo spettacolo, da tanta ospitalità e naturalezza, dal nostro grande spirito di amicizia. Lui, europarlamentare a Bruxelles, percepisce che qui è l’Europa… Così si costruiscono rapporti solidi e duraturi con i diversi popoli europei… La serata finisce in pizzeria. Quando, verso le 23.00 circa, ognuno prende la strada della sua casa, vedo i visi dell’Alcadesa e degli altri stanchi ma felici… Buenas noches!

 

 

 

 

 


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Pantaleo Gianfreda