Il vicesindaco si dimette: “E’ colpa della malapolitica”
20 Novembre 2008In una lunga lettera le ragioni dell'abbandono. Gianfreda si dice vittima di un "killeraggio ormai insostenibile"
Il vicesindaco Pantaleo Gianfreda si è dimesso ma senza motivi (così sembra) riconducibili a divergenze interne alla maggioranza di centro sinistra. Si tratterebbe, da quanto sostiene l’interessato, di “un atto doveroso dopo le costanti ed ignobili barbarie politiche dell’opposizione. Un atto di denuncia, protesta e ribellione contro la belva della malapolitica che da lungo tempo, ormai, si aggira e aggredisce rabbiosamente la comunità collepassese, in particolare la mia persona. Un atto doveroso e trasparente per far riflettere tutti e contribuire a far chiarezza all’interno della maggioranza e metà del mandato amministrativo”.
Il vicesindaco, valutando questa parte di mandato, è convinto che il “killeraggio politico di alcuni individui, politici e don Rodrigo locali, ha raggiunto limiti vergognosi e ormai insopportabili con un crescendo di provocazioni, infamie, offese, calunnie contro la mia persona, e non solo, regolarmente denunciate a magistratura e prefettura”.
Principale protagonista dei veleni continui che scorrono nel paese sarebbe, a detta di Pantaleo Gianfreda, l’ex sindaco Salvatore Perrone, che avrebbe “trascinato in uno scontro frontale ed irrazionale tutta l’opposizione”. Un clima che avrebbe favorito “provocazioni e vere e proprie imboscate” contro la sua persona.
Salvatore Perrone ha replicato sostenendo che “dopo i vari attacchi alle istituzioni partiti proprio dal vicesindaco, per far tornare la serenità nel paese è opportuno tornare al voto dopo un periodo di commissariamento”.
C’è poi un affondo contro la politica, ma anche prefettura, forze dell’ordine e magistratura che “hanno assistito distratti e inerti di fronte all’escalation di atti di vera e propria criminalità politica, senza far niente per arginarla, fermarla e reprimerla”.