Dal 15 giugno al 15 settembre vietato accendere fuochi
4 Maggio 2009Circolare della Prefettura e comunicazione del Sindaco
Visto il D.P.G.R. 249 del 18/03/2009, con il quale viene dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi per l’anno 2009, ai sensi della legge 353/2000 e della L.R. 18/2000; vista la Circolare della Prefettura di Lecce del 21/04/2009; con una comunicazione pubblica, il Sindaco informa la cittadinanza che:
1) dal 15 giugno 2009 al 15 settembre 2009 è dichiarato lo stato di grave pericolosità di incendio per tutte le aree boscate, cespugliate o arborate della Regione Puglia. Durante il suddetto periodo è tassativamente vietato: accendere fuochi di ogni genere; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare motori, fornelli o inceneritori che producano faville o brace; fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese; inoltrare auto nei boschi con le marmitte a contatto con l’erba secca; abbandonare rifiuti nei boschi ed in discariche abusive;
2) i proprietari e conduttori a qualsiasi titolo di terreni confinanti con strade devono provvedere alla pulizia e diserbo degli stessi lungo la linea di confine, tracciando una fascia protettiva per una larghezza non inferiore a 5 metri;
3) la bruciatura delle stoppie può essere praticata a condizioni che lungo il perimetro delle superfici interessate sia tracciata una fascia protettiva per una larghezza non inferiore a 10 metri;
4) ai proprietari o ai conduttori, a qualsiasi titolo, di terrene incolti o a riposo è vietato bruciare la vegetazione spontanea ed hanno l’obbligo di realizzare fasce protettive di larghezza non inferiore a 10 metri lungo tutto il perimetro del fondo prive di vegetazione.
Tutti i cittadini, in caso di emergenza, sono invitati a farne segnalazione immediata, utilizzando i seguenti numeri telefonici:
CORPO FORESTALE DELLO STATO: 0832.397415/318199 – n. verde 1515;
VIGILI DEL FUOCO: n. verde 115 – 0833.202222 – 0836.428715
POLIZIA MUNICIPALE COLLEPASSO: 0833.345686.
I trasgressori saranno puniti, a norma dell’art. 10 della legge 21/11/2000, n. 353, con una sanzione amministrativa che va da un minimo di Euro 1.033 fino ad un massimo di Euro 10.329.
