10 candidati di Collepasso per il Consiglio provinciale

11 Maggio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Presentate le liste per il rinnovo del Consiglio provinciale. Sono in tutto 23: otto a sostegno del candidato presidente Loredana Capone; sei a sostegno di Adriana Poli Bortone; nove a sostegno di Antonio Gabellone. Dei dieci candidati collepassesi, tre (P. Gianfreda, A. Ciccardi e G. De Razza) sostengono Loredana Capone, due (I. Mazzotta e M. Sindaco) Adriana Poli Bortone, cinque (L. Russo, D. Ria, S. Perrone, P. Menozzi e M.R. Grasso) Antonio Gabellone. Mai tanti candidati collepassesi ad un'elezione provinciale: un vero record!

Ben 10 (su un totale di 23) sono i candidati di Collepasso nel Collegio Neviano-Collepasso-Sannicola-Seclì per le elezioni del 6-7 giugno per il Consiglio provinciale.

Tre candidati (Pantaleo Gianfreda, Antonio Ciccardi e Giuseppe De Razza) sono a sostegno della candidatura di Loredana Capone; due (Marta Sindaco e Ivan Mazzotta) a sostegno di Adriana Poli Bortone; cinque (Lucio Russo, Demetrio Ria, Salvatore Perrone, Paolo Menozzi e Maria Rosa Grasso) a sostegno di Antonio Gabellone.

Un vero record, che ha scarso riscontro in altri Comuni di analoghe dimensioni. Nelle ultime provinciali, infatti, erano “solo” otto (e fu già allora un record) i candidati collepassesi.

Si coglie un certo sconcerto tra l’opinione pubblica per questa eccessiva frammentazione, che potrebbe diventare un oggettivo limite all’elezione di qualche collepassese al Consiglio provinciale.

Questa “corsa” alla candidatura ha una spiegazione tutta locale e rispecchia un po’ l'anomala situazione politica collepassese, in particolare quella della variegata area del centro-destra. Ben sette candidati su dieci, infatti, provengono da quest’area.

Tanti hanno voluto candidarsi “ad ogni costo”, anche a costo di cambiare “maglia” da un momento all’altro, pur di ottenere l’agognata candidatura. Perché?!?

Alcune valutazioni si rendono necessarie. Mi sforzerò di essere obiettivo e di far prevalere il mio spirito di “osservatore” e cronista su quello di candidato.

Intanto, da quello che si coglie anche dai commenti di molti cittadini, è evidente la volontà di tanti di contrastare decisamente la mia candidatura alla Provincia, la prima ad essere resa nota. Qualcuno ha grande “fifa” che io possa essere eletto consigliere provinciale. La campagna elettorale, però, è appena iniziata e le sorprese potrebbero non mancare per i tanti “candidati a sfregiu”, come qualcuno li ha definiti.

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Inoltre, l’eccessivo numero di candidati del centro-destra dimostra una certa paura da parte di questo schieramento: quella di perdere voti a Collepasso, loro storica roccaforte. Tanti candidati rappresentano, per lo schieramento che si oppone all’attuale Amministrazione, un evidente segnale di debolezza sia elettorale che politica. Da una parte, la paura di perdere voti e la volontà di contrastare l’elezione di un candidato del centro-sinistra; dall’altra, la voglia di ognuno di “contarsi” elettoralmente, raccogliere quanti più voti possibile e diventare “l’uomo forte” dello schieramento che si oppone all’attuale Amministrazione. E’ evidente, infatti, l’obiettivo di usare, comunque, i risultati di queste elezioni contro l’Amministrazione.

Molti hanno scalpitato e scalpitano per “misurarsi” elettoralmente ed hanno voluto candidarsi ad ogni costo, sino a modificare repentinamente la loro collocazione elettorale pur di trovare un posto nella formazione delle liste. E’ il caso, soprattutto, di Antonio Ciccardi, Maria Rosa Grasso e Marta Sindaco, un “trio” da sempre legato da uno strano "filo".

Ciccardi, in un primo momento, aveva annunciato urbi et orbi la sua volontà di abbandonare il Partito democratico e candidarsi con il partito di Di Pietro. Naturalmente, non per scelte ideali. Riteneva, infatti, candidandosi in un piccolo partito, di avere più chances per essere eletto. Il pesante “russare” di “qualcuno” lo ha poi “risvegliato” e convinto a candidarsi in una lista di area Pd. Con Di Pietro si candida l’altro politico De Razza, “storico” militante del movimento dipietrista a Collepasso.

Per quanto riguarda Maria Rosa Grasso, stavolta (sino a quando?!?) la “libellula” si è posata/sposata con l’Udeur, il partito di Mastella. E pensare che solo poco tempo fa l’eclettica consigliera aveva aderito in pompa magna, con Paolo Menozzi e Luigi Felline, al nuovo partito berlusconiano Pdl-Partito della Libertà. Un “matrimonio”, a quanto pare, assai “libero” e fugace, se si è già sciolto così velocemente. Appare evidente che con questa candidatura la consigliera Grasso si gioca molte delle sue note ed eterne ambizioni. Non è un caso che la Rosa sia “partita” elettoralmente con molto anticipo e che il devoto marito vigile abbia preso persino un mese di aspettativa dal Comune per sostenere la sua “dolce metà”.

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Inverso il tragitto della “piccola Marta”, in un recente passato espressione dell’Udeur. Il duo Ma.MaS (Mario e Marta Sindaco) è, da sempre, fedelissimo di Gino Pepe, del quale ha seguito le varie evoluzioni politiche (prima Udeur, poi Udc, oggi fittiano). Non a caso si dava per certa la candidatura di Marta nella lista “La Puglia prima di tutto”. Qualcosa, però, deve essere andata storta se Fitto, dopo (a quanto si dice) le proteste dei fittiani “storici” collepassesi, ha deciso di scegliere un tal Piccione di Sannicola come suo candidato nel Collegio. Così Marta ha chiesto "asilo" in una lista della Poli Bortone.

Chissà perché tutta questa “smania” di candidarsi o, come dice qualcuno, di “contarsi” in queste elezioni! E’ a tutti evidente il perché!

Il vero obiettivo di tanti, compreso qualche "stratega" d’antan, non è tanto la Provincia, quanto il Comune, per il quale si voterà tra due anni. Si saggiano le forze in campo, si delineano strategie ed alleanze, si provano equilibri diversi, si mescolano e rimescolano le carte, si sperimentano intrugli da vecchi alchimisti barbosi.

E’ noto a tutti che taluni, che hanno sempre pensato di “farla da padroni”, “sbavano” dalla voglia di dare un colpo a questa Amministrazione, ricorrendo a tutti gli strumenti e gli uomini possibili ed immaginabili pur di farla cadere.

D’altronde, certi strani ed ambigui rapporti trasversali sono noti e, in alcune circostanze, hanno prodotto già i loro velenosi effetti.

Tra tutte, ricordo certe “strane” convergenze all’epoca della centrale Italgest o il voto contrario di un assessore della maggioranza  alla prima delibera di Giunta di incarico ad un legale per opporsi al primo dei tanti (tutti persi) ricorsi giudiziari del farmacista Mario Sindaco contro l’Amministrazione. Circostanza per la quale, stranamente, nessuno, nemmeno gli attenti "cerberi" della minoranza, ha mai “gridato” allo scandalo!

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Molte verità sono palesi. I tanti “giochetti” da menestrelli – o, come dicevano i vecchi, da veri e propri ballanszarti – sono evidenti. Qualcuno, però, farebbe meglio a svolgere bene e seriamente i suoi attuali incarichi amministrativi (in maggioranza o all’opposizione) e a “misurarsi” con i problemi veri del paese.

Chi si “impernacchia” per titoli od incarichi prima o poi finirà per essere "spernaccchiato"!

Sarebbe ora che, a destra come a sinistra, la politica fosse esercitata in maniera più sobria e seria, più altruista e generosa, con impegno e dedizione reali.

Ma se l’asse Grasso-Sindaco, con la regia di S.N., rappresenta il centro-destra o il centro (o chiamatelo come volete) “alternativo”, nel centro-destra tradizionale Salvatore Perrone e Lucio Russo si candidano all’interno dei loro vecchi movimenti, Paolo Menozzi trova spazio nella lista del candidato presidente Gabellone e Demetrio Ria è la new entry in un'altra lista di appoggio.

A sostegno di Adriana Poli Bortone, inoltre, si candida anche Ivan Mazzotta in una lista vicina al suo tradizionale partito (Udc).

Insomma, tanti candidati con tante strategie e tanti “grilli” per la testa. Basati sulle idee, sui programmi, sul bene del paese?!? Forse, per qualcuno. Per tanti, evidentemente, sulle ambizioni e sui traguardi personali.

Infine, un cenno alla mia candidatura. Il mio unico obiettivo è quello di essere eletto consigliere provinciale, nonostante il “fuoco di sbarramento umano” preparatomi da "amici" ed avversari, per rappresentare bene e degnamente Collepasso ed il Collegio con le mie idee, i miei programmi e la mia esperienza. Spero che il confronto elettorale sia civile e costruttivo.

Comunque, cavallerescamente, dico a tutti i candidati: “In bocca al lupo”!


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Pantaleo Gianfreda