Né violenza, né estorsione: assolto

21 Maggio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Antonio Cazzato, titolare del "Jamila", prosciolto dalle accuse

Assolto il titolare del pub “Jamila” di Collepasso dall’accusa di violenza privata ed estorsione nei confronti del padre.

Nel processo celebratosi nel Tribunale di Galatina, il 39enne Antonio Cazzato è stato assolto dal giudice Carlo Cazzella con la formula “perché il fatto non sussiste”. Lo difende l’avvocato Stefano Stefanelli.

Si è quindi concluso positivamente il primo grado di giudizio per questo imprenditore arrestato l’8 marzo dell’anno scorso con l’accusa di aver picchiato il padre per farsi consegnare delle somme in denaro e per costringerlo a lasciare la casa di famiglia. Rimasto in carcere per 24 giorni, Cazzato si vide anche revocare la licenza commerciale del pub salvo poi ottenere la restituzione attraverso un ricorso.

Quanto al processo, non hanno retto le accuse emerse dall’inchiesta del pubblico ministero Angela Rotondano con i carabinieri della stazione di Collepasso. Tanto perché i parenti non hanno confermato e fornito riscontro al quadro indiziario che comportò l’arresto di Cazzato e che fu ritenuto grave dal giudice delle indagini preliminari Antonio Del Coco in sede di convalida dell’arresto.


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Pantaleo Gianfreda
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