Condannato a 5 anni per violenza ad una disabile

12 Dicembre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il fatto avvenne a Collepasso il 1° luglio 2007

Cinque anni per violenza sessuale ai danni di una giovane disabile. Per la Procura, si tratta della stessa persona condannata sempre per lo stesso reato appena due mesi fa. Nove anni in totale da trascorrere dietro una cella dopo la seconda pena inflitta in mattinata dal gup Andrea Cazzella nei confronti di un presunto “orco” seriale. Luigi Marzano, 47enne di Tuglie, doveva difendersi dalla pesante accusa di violenza sessuale abusando delle condizioni di inferiorità psichica di una ragazza di 28 anni affetta da disturbi psichici, una “schizofrenia disorganizzata” che non avrebbe fermato la follia di Marzano.

Il pm Maria Consolata Moschettini aveva chiesto sei anni. Il presunto molestatore avrebbe conosciuto la sua “vittima” nel novembre 2006 e l’incontro incriminato si sarebbe consumato a Collepasso tra le 19,15 e le 20,00 del primo luglio 2007. Marzano avrebbe afferrato con violenza per un braccio la 28enne trascinandola lungo la via che collega Neviano con Tuglie,m alle spalle del Castello Baronale, dicendole di “non gridare, altrimenti per lei sarebbero stati guai, di seguirlo in silenzio”. Poi, per le indagini condotte da carabinieri e Procura, in un vicolo chiuso su via Vittorio Emenuele III, sarebbe stata scaraventata per terra e Marzano avrebbe abusato della 28enne. 30-35 minuti di autentico terrore incurante che la poveretta lo avesse implorato di lasciarla stare, di avergli offerto 20 euro per essere lasciata andare.

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Solo dopo una lunga colluttazione, la vittima sarebbe riuscita a divincolarsi e raggiungere i genitori. La 28enne dovette fare ricorso alle cure dei sanitari per escoriazioni alle braccia e alle ginocchia, lesioni guaribili in sette giorni. Il gup Cazzella ha interdetto in perpetuo Marzano da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e dai pubblici uffici. la madre della 28enne si è costituita parte offesa e verrà risarcita in separata sede, assistita dal legale Fabrizio Mangia. Marzano era difeso dall’avvocato Salvatore Centonze.


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Pantaleo Gianfreda