“Gravissima caduta del senso del pudore” da parte dei “seminatori di zizzania”

15 Settembre 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Sindaco risponde all’interrogazione da me presentata  nel Consiglio del 2 settembre u.s. In quell'occasione, la “fuga” dei consiglieri di opposizione e di quattro della maggioranza impedì la discussione di un atto doveroso, da me presentato dopo un’ulteriore interrogazione a mio discredito di sei consiglieri di opposizione, i cui contenuti, secondo il Sindaco, “oltre che caratterizzarsi per il taglio strumentale e provocatorio, denotano una gravissima caduta del senso del pudore”. Nella contemporanea risposta alla loro interrogazione, il Sindaco, oltre a rilevare “le false affermazioni e l'ipocrisia”, sottolinea come “ancora una volta, gli interroganti continuino nella loro opera di provocazione nei riguardi dell'Assessore dott. Pantaleo Gianfreda

Non so se i consiglieri di opposizione ed i quattro della maggioranza, che, nel Consiglio comunale del 2 settembre u.s., abbandonarono la seduta per impedire la discussione di una mia interrogazione (oggetto: “Minacce ed offese dell'ex sindaco Salvatore Perrone”), avessero ben valutato l'azione e le conseguenze del loro atto grave e antidemocratico. Impedire la discussione di un’interrogazione – circostanza mai verificatasi nel passato, anche di fronte ad interrogazioni palesemente strumentali dell’opposizione, né immaginabile in un qualsiasi consesso democratico – rappresenta, infatti, oltre che un chiaro atto antidemocratico, un’offesa e un oltraggio allo stesso Consiglio comunale.

Noti “seminatori di zizzania” e, pertanto, terrorizzati dalla verità, i “baldi” consiglieri pensavano, ingenuamente (per non usare altri termini), di “mettermi la museruola” ed impedire che i cittadini venissero a conoscenza delle costanti provocazioni e delle vergognose e ipocrite strumentalizzazioni ai miei danni.

A proposito dei “seminatori di zizzania” – tantissimi, in questo paese, nell’uno e nell’altro campo -, riporto un significativo commento alla nota parabola evangelica. Scrive un commentatore: “Il seminatore di zizzania agisce spinto dall’invidia e dalla gelosia per il campo che magari nemmeno appartiene al proprio vicino … il seminatore non distingue… non può distinguere poiché il suo scopo è cercare di rovinare ciò che è caro al padrone del campo. Il seminatore è una persona estremamente sola, se infatti i suoi conoscenti sapessero ciò che realmente gli passa per la mente … non lo seguirebbero … poiché nessuno seguirebbe un seminatore di zizzania … se non altri seminatori … orgogliosi del proprio spirito distruttivo. … La parabola ci insegna … la zizzania non verrà, infatti, estirpata, per timore di danneggiare nel contempo anche il grano, troppo prezioso per essere perso a causa di logiche insane … il padrone pazienterà … poiché il tempo porterà in luce la verità e gli permetterà, al momento del raccolto, di separare il buono dal cattivo … e non vi sarà alcuna soddisfazione finale per colui che tanto di sé aveva dedicato a seminare la ‘famosa’ zizzania”.

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Mi fermo qui, anche per non urtare la nota suscettibilità di tanti ed “evangelici” consiglieri “erranti”.

Per quanto riguarda la mia interrogazione, riporto qui le parti essenziali della risposta del sindaco Vito Perrone:

1) è agli atti di questo Comune e risulta allo scrivente che in data 22 febbraio 2005, nell'atrio del Palazzo Municipale l'allora sindaco Salvatore Perrone, alla presenza di cittadini, ebbe ad esprimere giudizi oltraggiosi, offensivi e discriminatori nei confronti di due dipendenti comunali. Peraltro, la circostanza, resa pubblica anche con un intervento in Consiglio comunale, di cui si dirà, non è stata mai smentita o ridimensionata dall'autore delle offese;

2) lo scrivente e gli allora altri consiglieri comunali di minoranza (Fernando Montagna, Pasquale De Simone, Massimo Sabato e C. Marta Sindaco) non presentarono alcuna interrogazione al Sindaco né inviarono lettere ad altre Autorità in ordine all'episodio. Soprattutto ebbero il pudore, per senso di rispetto verso le lavoratrici offese, di evitare ogni forma di pubblicizzazione ed ogni rischio di strumentalizzazione. Data la gravità del comportamento del Sindaco, tuttavia, una parte dell'opposizione consiliare (il gruppo formato da F. Montagna, P. De Simone, M. Sabato e lo scrivente) misurò l'azione di condanna dell'episodio e l'espressione della solidarietà alle persone offese attraverso l'intervento del Consigliere Massimo Sabato in apertura del primo Consiglio comunale utile dopo l'episodio, tenutosi il 18 giugno successivo;

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3) sull'episodio intervennero, con “note di sdegno”, la CGIL – Federazione Lavoratori Funzione Pubblica di Lecce (nota del 07/03/2005, acquisita al prot. n. 1506 del 10/03/2005) e, con un atto di solidarietà alle dipendenti offese, il Segretario della locale Sezione dei Democratici di Sinistra, Roberto Nuzzo (nota del 15/03/2005, acquisita allo stesso n. 1506 di protocollo);

4) gli allora assessori Grasso e Menozzi vennero certamente a conoscenza dell'episodio, data la risonanza pubblica che questo ebbe comunque. In particolare, il dott. Menozzi era presente alla seduta del Consiglio comunale del 18 giugno nel quale il consigliere Sabato fece l'intervento già richiamato. In ogni caso, né l'uno né l'altro dei due assessori citati ebbero ad esprimere pubblicamente alle due lavoratrici, nell'occasione, “solidarietà ed auguri”;

5) le dipendenti comunali offese ed oltraggiate rispondono ai nomi di Pino Romilda e Spennato Domenica;

6) le dichiarazioni sottoscritte dagli interroganti, oltre che caratterizzarsi per il taglio strumentale e provocatorio, denotano una gravissima caduta del senso del pudore, soprattutto per coloro (Salvatore Perrone) che in passato si sono resi protagonisti di atti di violazione della dignità di quelle persone alle quali, oggi, ipocritamente e senza aver fatto ammenda delle proprie “gesta”, esprimono “la più sincera (sic!) solidarietà ed i migliori auguri”. Non meno ipocrita appare, poi, la dichiarazione di quanti, ieri e per molto di più, si sono limitati ad “assistere” silenti alle gesta del loro sindaco (Maria Rosa Grasso e Paolo Menozzi) o che si sono limitati ad un semplice gesto di solidarietà verso le persone offese, senza condannare l'autore (Roberto Nuzzo)  o neanche a questo (C. Marta Sindaco). Oggi, per molto di meno, fors'anche per niente, subdolamente si lanciano in giudizi di colpevolezza nella strumentale azione di colpire il solito amministratore comunale che, anche questa volta, avrebbe fatto la 'vittima' di turno”.

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Mi ritengo soddisfatto della risposta del Sindaco, che rappresenta una decisa e severa replica ai consiglieri di minoranza. Ora, più di allora, tutti possono capire perché costoro non ebbero il coraggio di rimanere in aula. Ma rappresenta anche una palese sconfessione per i quattro della maggioranza che abbandonarono la seduta consiliare per impedire l’illustrazione e la discussione della mia interrogazione. Ora, più di allora, nessuno riuscirà veramente a capire e giustificare i comportamenti politici e personali di costoro.

A questo punto, probabilmente, sarà inutile anche la discussione dell’interrogazione nel prossimo Consiglio. Non intendo, infatti, “maramaldeggiare” nei confronti di noti “seminatori di zizzania” e biliosi “antagonisti”. Anche perché, tramite questo sito, posso rivolgermi ad una più vasta platea di cittadini e rendere pubbliche urbi et orbi (“alla città e al mondo”, secondo la traduzione letterale, ma anche… “agli orbi”…) le circostanze.

Infine, quasi in contemporanea, il Sindaco ha risposto all’interrogazione dei sei consiglieri di opposizione (oggetto: “Malore di una dipendente comunale durante l'orario di servizio all'interno del palazzo municipale”), rilevando come “ancora una volta, gli interroganti continuino nella loro opera di provocazione nei riguardi dell'Assessore dott. Pantaleo Gianfreda” e che “le false affermazioni e l'ipocrisia che emergono dall'interrogazione non possono che configurare la provocazione verso il citato Assessore e la strumentalità dell'atto”.

In allegato riporto le lettere integrali di risposta del Sindaco alla mia interrogazione (v. https://www.infocollepasso.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1041&Itemid=60) e a quella dei sei consiglieri di opposizione.

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risposta interrog._minacce_ed_offese_ex_sindaco_perrone

risposta_interrogaz._6_cons._opposizione


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