Lascino in pace la scuola!

2 Settembre 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Incredibile, irrispettosa, rabbiosa e patetica polemica su “La Gazzetta del Mezzogiorno” del trio Felline-Menozzi-Perrone dopo la nomina del nuovo Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo. Evidente l’irritazione per la mancata e auspicata (da loro) nomina del discusso ex dirigente Sergio Pagliara, che, a quanto pare, aveva con sicumera presentato istanza per la reggenza, nonostante la sua fallimentare gestione degli anni precedenti e le polemiche e gli scontri continui che aveva provocato con l’Amministrazione comunale. Il sindaco Vito Perrone, per scongiurare una tale remota possibilità, aveva inviato un telegramma all’Ufficio scolastico regionale, auspicando, come è avvenuto, la nomina di “un dirigente di alto profilo”.

Ho letto con incredulità, ma anche con ironica soddisfazione, la polemica presa di posizione dell’ormai consolidato triumvirato pidiellino collepassese “felli/meno/perro=zero” sulla nomina del nuovo Dirigente scolastico, in qualità di Reggente, dell’Istituto Comprensivo di Collepasso.

A quanto riferisce “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 31 agosto, “appresa la notizia è scoppiata la polemica. Infatti, i consiglieri di minoranza Luigi Felline, Salvatore Perrone e Paolo Menozzi (tutti di centro destra) pongono due domande: l’incarico di reggenza per l’Istituto comprensivo di Collepasso è stato affidato dal Dirigente dell’ufficio scolastico regionale o dal sindaco Vito Perrone? L’Amministrazione scolastica nomina i dirigenti in base a criteri di trasparenza e di merito o su suggerimento dei sindaci? Due interrogativi generati dallo stralcio di un articolo apparso su un sito locale, a firma dell’assessore Pantaleo Gianfreda, dove si legge di «un intervento deciso del sindaco Vito Perrone presso l’Ufficio scolastico regionale per sventare il pericolo, se mai c’è stato, della nomina di Sergio Pagliara…». I tre consiglieri oltre ai suddetti dubbi sostengono che «a distanza di un anno lo spauracchio del dirigente scolastico Sergio Pagliara turba ancora i sogni del sindaco di Collepasso, Vito Perrone»”.

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A leggere certe “panzanate”, c’è da sperare, egoisticamente, che il buon Dio ci conservi a lungo simili esemplari di collaudata idiozia politica!

Costoro sanno solo inventarsi polemiche senza alcuna logica, senza alcun rispetto e considerazione di ruoli e compiti istituzionali, coinvolgendo, nella loro rabbiosa polemica, persino l’Ufficio scolastico regionale.

Vorrei, intanto, tranquillizzarli sullo “spauracchio del dirigente scolastico Sergio Pagliara”, che, a parere dei tre, turberebbe “ancora i sogni del sindaco di Collepasso, Vito Perrone”. Non è così, si rasserenino! Ho, invece, la certezza assoluta che sia questo mio sito il loro costante “incubo”, lo "spauracchio" che continua a turbare “i sogni” inverecondi dei tre consiglieri (ma non solo) e anche dell’irrequieto ex dirigente di Collepasso, già da tempo rinviato a giudizio per diffamazione nei miei confronti.

La loro rabbia è evidente per non essere riusciti nel chiaro intento di “riportare” l’amico e sodale Pagliara a Collepasso. Ma qualcuno, a parte qualche millantatore e chiacchierone “da spiaggia”, credeva veramente possibile il ritorno di costui dopo tutto il “can can” creato negli anni precedenti?!?

Oggi, dopo la stizzosa presa di posizione dei tre, emergono ancora una volta con chiarezza le antiche strumentalizzazioni da loro alimentate “ad arte”, le mai sopite “colleganze” pubbliche e private e il persistere del malefico tentativo di utilizzare le istituzioni scolastiche come “clava” contro l’Amministrazione e meschina “arma” di lotta politica.

E’ evidente che costoro abbiano perso il “lume della ragione”, che li porta a compiere solo figuracce e gaffes incredibili! Ogni loro iniziativa, specialmente in questi ultimi periodi, è un boomerang che si ritorce contro. D’altronde, quando si persiste a “fare politica” (!!!) basandosi  esclusivamente su odio, pregiudizi, provocazioni, personalismi, demonizzazioni, ambizioni smodate, calunnie e diffamazioni, è chiaro che prima o poi, “tutti i nodi vengono al pettine” e i cittadini cominciano a stufarsi.

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Certo, le loro domande sono curiose ed offensive. Offensive, perché mettono in dubbio l’autonomia dell’Ufficio Scolastico Regionale, che possiede tutte le conoscenze e gli elementi soggettivi ed oggettivi per procedere ad una nomina. Curiose, perché, proprio loro!, rivendicano “criteri di trasparenza e di merito”.

Per quale particolare criterio “di trasparenza e di merito”, infatti, Menozzi svolge, per esempio, il ruolo di direttore di sede del locale Istituto professionale? E’ a tutti nota la sua mediocre, inconcludente, superficiale, clientelare, personalistica, familistica ed elettoralistica direzione di un Istituto, che, come dicevano giorni fa alcuni giovani studenti, sta “morendo” per sua esclusiva responsabilità. Sarebbe ora di alzare qualche “coperchio” e rendere pubbliche le "incongruenze" di un soggetto che ritiene quell’Istituto “cosa sua” e che utilizza il suo ruolo solo per fini personali, politici e clientelari! E’ chiaro a tutti che per rilanciare seriamente l’Istituto sarebbe indispensabile la nomina a direttore di un altro docente, capace, serio e non condizionato da bramosie elettoralistiche e clientelari.

Curiosa e contraddittoria la loro domanda. Se un sindaco non può, come è ovvio, nominare un dirigente scolastico, pretendevano forse di nominarlo loro?!?

Considerato, comunque, che un Comune, nel rispetto e nello spirito dell’Autonomia scolastica e dei diversi soggetti che di essa sono protagonisti, ha competenze precipue nella gestione della scuola dell’obbligo, forse che un sindaco non ha il diritto-dovere, soprattutto in casi che potrebbero creare disfunzioni nel corretto rapporto istituzionale, di esprimere un suo pensiero? E’ quello che il sindaco Vito Perrone doverosamente ha fatto, quando si è paventato il rischio, seppur remoto, di un ritorno del discusso ex dirigente a Collepasso. Ha inviato, come era suo diritto-dovere un telegramma all’Ufficio scolastico regionale, che riporto integralmente, essendo atto pubblico.

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Questo il testo:

“REGISTRIAMO E TRASMETTIAMO A CODESTO UFFICIO VOCI SECONDO CUI IL DIRIGENTE SCOLASTICO SERGIO PAGLIARA SAREBBE CANDIDATO ALLA REGGENZA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO DI COLLEPASSO.

ABBIAMO L'OBBLIGO DI RICORDARE CHE IL PREDETTO DIRIGENTE, NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI DI DIREZIONE NELLA LOCALE SCUOLA, HA AVUTO GRAVISSIMI CONTRASTI CON L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI COLLEPASSO, SFOCIATI IN CONTENZIOSI GIUDIZIARI, ANCHE DI NATURA PENALE, TUTT'ORA IN CORSO, E IN UDIENZE DINANZI AL PREFETTO DI LECCE.

ALLA LUCE DI TANTO PRECEDENTE, SENTIAMO DI DOVER RESPINGERE CON FORZA LA SOLA IPOTESI DI CANDIDATURA DEL PREDETTO DIRIGENTE ALLA REGGENZA DELLA SCUOLA DI COLLEPASSO, AUSPICANDO INVECE LA NOMINA DI UN DIRIGENTE DI ALTO PROFILO.

VITO PERRONE SINDACO DI COLLEPASSO”.

Non sappiamo se l’Ufficio Regionale Scolastico abbia avuto in considerazione il telegramma del sindaco.

Certamente registriamo con soddisfazione due risultati:

1) il “candidato reggente” Pagliara è rimasto tale e i suoi “reggicoda” sono rimasti rabbiosamente delusi;

2) è stato, invece, nominato “un dirigente di alto profilo”, nell’interesse esclusivo della scuola e non di questa o di quella parte politica.

I tre si mettano l’anima in pace! La smettano di strumentalizzare e fomentare la scuola e lascino ora lavorare in pace il nuovo Dirigente!


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Pantaleo Gianfreda