“Mai più la morte!”. Un incontro per la vita

3 Settembre 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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L’Amministrazione comunale ha aderito al MotoIncontro “Memorial Maurizio Romano e Daniele Bray”, in programma sabato 4 settembre, con inizio alle ore 20.00, proponendo un pubblico “Incontro per la vita” in memoria di tutte le vittime della strada. Immediati il consenso e l’adesione degli organizzatori. Previsti una fiaccolata in memoria delle vittime della strada; gli  interventi del sindaco Vito Perrone e di Giuseppe Barbarossa, presidente dell’Associazione “L’Aurora-Vittime della strada”; la benedizione dei caschi e le riflessioni sociali e religiose di Don Stefano Micheli, viceparroco della Chiesa Matrice, che, in occasione dei funerali di Daniele e Pierpaolo, lanciò un appello a tutti: “Mai più la morte!”. Una manifestazione per ricordare le giovani vittime della strada e sensibilizzare sulla sicurezza.

E’ passato agosto. Un agosto caldissimo. Un agosto nero per Collepasso.

Prima Giuseppe. 38 anni. In autostrada. Tornava con il suo pesante automezzo di lavoro.

Poi Daniele e Pierpaolo. 25 e 29 anni. Con le loro moto. Vivevano con passione i miraggi di una gioventù svanita.

Due anni fa, esattamente il 12 agosto, la tragica morte di Maurizio. 27 anni. Anche lui con la moto.

Misteriose coincidenze, tragiche fatalità sembrano unire le morti di tre giovani centauri collepassesi!

Maurizio, falciato nei pressi di un distributore di benzina Q8, da Collepasso verso Maglie.

Daniele e Pierpaolo, falciati nei pressi di un distributore di benzina Q8, da Collepasso verso Galatina.

Il 13 agosto 2008 era in programma il concerto degli Alla Bua.

Il 13 agosto 2010 era in programma il concerto degli Alla Bua.

Il 14 agosto 2008, in un’assolata mattinata ferragostana, Maurizio si avviava verso l’ultima dimora.

Il 14 agosto 2010, in un assolato pomeriggio ferragostano, Daniele e Pierpaolo si avviavano verso l’ultima dimora.

14 agosto 2008-14 agosto 2010. “Alfa e omega” di un misterioso maleficio?!? Casualità?!? Fatalità?!? Disegni divini?!? Enigmi dell’universo?!? Cos’altro?!?

Percossa, attonita”, la comunità collepassese ha vissuto momenti drammatici. Di cupa impotenza. Rabbia. Rassegnazione. Dolore. Angoscia. Riflessione. Preghiera.

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Cci sta succete a Collepasso???”, si chiedeva, incredula, quella tragica sera, un’anziana donna nella veglia in casa di Pierpaolo. Tantissimi se lo sono chiesto.

Di fronte alla morte, a certa morte, si rimane smarriti, increduli. E’ vero, la morte è ’na livella. Ma non tutte le morti sembrano uguali. La morte di un giovane è qualcosa di “innaturale”, di misterioso, di indicibile. La morte di un giovane spezza una vita che cresce. Spezza anche la vita di chi rimane.

Animi sensibili, poeti di tutti i tempi hanno espresso con alto lirismo sentimenti di turbamento e smarrimento.

O misero frater adempte mihi, tu mea tu moriens fregisti commoda, frater, tecum una tota est nostra sepulta domus, omnia tecum una perierunt gaudia nostra, quae tuus in vita dulcis alebat amor (Oh, fratello, sottratto a me infelice, tu morendo, tu spezzasti i miei sogni, fratello, con te, insieme, fu sepolta tutta la nostra casa, con te, insieme, perirono tutte le nostre gioie, che il tuo dolce amore alimentava in vita)”, cantava Catullo per la morte del fratello.

Il 1° settembre scorso si è tenuto l’atteso e riuscitissimo concerto degli Alla Bua. D’incanto, quel concerto è sembrato come esorcizzare un maleficio che sembrava aver colpito la nostra comunità.

Auguriamoci che il ritmo della pizzica abbia definitivamente esorcizzato il morso del nero ragno che ha “tarantato”, per un attimo infinito, un’intera comunità. La vita continua. Panta rei (tutto scorre), diceva il filosofo… Rimangono ferite profonde. Rimane il dovere di una riflessione e di una collettiva maturazione.

Prima del concerto, il sindaco ha ricordato le tre giovani vittime, invitando tutti ad essere presenti alla fiaccolata e all’”Incontro per la vita” di sabato 4 settembre, organizzati nell’ambito del Motoincontro “Memorial Maurizio Romano e Daniele Bray”.

Mai più la morte”… “Mai più la morte”… Risento ancora nelle orecchie l’accorato appello di don Stefano, viceparroco della Chiesa Matrice. Un giovane. Coetaneo di Pierpaolo. Don Stefano, 29 anni, ad ammonire dal leggio. Pierpaolo, 29 anni, chiuso in quella bara. Trucidato da/per una moto. Come Daniele. Come Maurizio.

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Ho letto, come tanti, i numerosissimi commenti pubblicati su questo sito. Non li giudico. In tutti, pur nella follia di qualcuno, c’è un “seme” di verità su cui riflettere.

Non ci sono parole. La morte è una cosa seria. Di fronte ad essa non si può polemizzare. Si può solo riflettere. Pregare. Modificare una parte di noi stessi.

Ai familiari distrutti, verso i quali l’intera comunità ha voluto esprimere sentimenti di profonda vicinanza, vorrei porgere, come lenimento al loro dolore, un brano di sant’Agostino, pensando ognuno al proprio giovane figlio o fratello strappato alla vita: “La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.

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Dopo i tragici momenti del dolore (tempi infiniti per i genitori)… è tempo anche di riflessioni più corali e collettive…

Risuona il grido di don Stefano: “Mai più la morte…”.

Mai più la morte di un giovane per una moto… Mai più la morte per insicurezza/imprudenza stradale…

Illusione?!? Utopia?!? Ognuno, partendo dalle Istituzioni (tutte), deve fare il suo dovere. Ognuno di noi. Individualmente e collettivamente.

Il 7 agosto scorso era in programma il Motoincontro “Memorial Maurizio Romano e Daniele Bray”. Fu annullato per la morte di Giuseppe. Rinviato a data da destinarsi. Poi morirono anche Daniele e Pierpaolo.

Insieme agli organizzatori, che ringrazio per l’immediata disponibilità e sensibilità, l’Amministrazione, su iniziativa dell’Assessorato alla Partecipazione e alla Sicurezza, ha voluto che accanto al motoincontro, che si terrà con sobrietà, si svolgesse un “Incontro per la vita”, una manifestazione in memoria di tutte le vittime della strada e per la sicurezza sulla strada. Si terrà domani, sabato 4 settembre, con inizio alle ore 20.00. E’ prevista una fiaccolata, che partirà da Largo Castello. Poi, in piazza Dante, gli interventi del sindaco Vito Perrone e di Giuseppe Barbarossa, presidente dell’Associazione “L’Aurora-Vittime della strada” di Copertino; la benedizione dei caschi e alcune riflessioni sociali e religiose di Don Stefano Micheli. Nel corso della serata verranno proiettati video e testimonianze sulla sicurezza stradale. Sarà presente anche uno stand della Croce rossa.

Sarebbe deleterio criminalizzare tutti i centauri. E’ necessario isolare gli irresponsabili. E’ doveroso che ognuno rispetti e faccia rispettare norme e leggi che tutelano la sicurezza propria e quella degli altri. E’ doveroso educare e testimoniare il rispetto per la vita, per non piangere “mai più” un giovane collepassese, una sola persona vittima della strada, dell’insicurezza, dell'irresponsabilità.


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Pantaleo Gianfreda