17 marzo 1861-17 marzo 2011: i 150 anni dell’Italia unita

16 Marzo 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Solenne riunione del Consiglio comunale, convocato in piazza Dante-Largo Municipio (in caso di maltempo, Sala Consiliare Scuola elementare), alle ore 16.00 di giovedì 17 marzo, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Nell’occasione sarà conferita la cittadinanza onoraria di Collepasso a due illustri salentini, espressione della migliore cultura italiana: il prof. Antonio Fino, docente di Storia contemporanea all’Università del Salento, che da bambino ha vissuto a Collepasso; il noto regista Edoardo Winspeare. L’Amministrazione comunale intende celebrare degnamente questo 150° anniversario, esaltando le caratteristiche italiane più apprezzate nel mondo: la cultura e l’arte.


Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861“.
Sono le parole con le quali, 150 anni fa, venne promulgata la legge che sanciva di fatto l’Unità d’Italia e proclamava Vittorio Emanuele II re del nuovo Stato unitario.
In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861, nacque, da un’Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno: un percorso che parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani che avevano legato la loro sorte alla presenza dell’Austria nella penisola e si conclude con la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d’Italia.
“Questo 150° anniversario – ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – celebra l’orgoglio del nostro essere italiani. L’Unità d’Italia ha coronato i sogni di Dante, di Petrarca, di Machiavelli e ci ha portato, da una condizione di povertà ed arretratezza complessive, ad essere uno dei Paesi che fanno la loro parte nelle prime file alle Nazioni Unite, nell’Unione Europea, nell’Alleanza Atlantica.
… Senza Risorgimento, senza Stato nazionale unitario, l’Italia sarebbe rimasta, se non una semplice «espressione geografica», una pura entità ideale nel ricordo di un lontano glorioso passato e nel richiamo a una sua identità linguistica e culturale. La frammentazione e la dipendenza da Stati stranieri ci avrebbero condannato all’impotenza. Grazie all’Unità, l’Italia è entrata nella modernità, ha preso il suo posto nell’Europa dell’Ottocento e del Novecento e dopo l’aberrazione del fascismo e la tragedia della guerra ha partecipato alla costruzione della nuova Europa comunitaria. L’unità nazionale nella ricchezza del suo pluralismo e delle sue autonomie, e l’unità europea, con queste stesse caratteristiche, sono oggi leve insostituibili per far sì che l’Italia assolva il proprio ruolo in un mondo globalizzato. Una Italia divisa o una macro-regione italiana diverrebbe rapidamente irrilevante”.
E ieri sera, aprendo dalla piazza del Quirinale le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il  Presidente della Repubblica ha ribadito il valore dell’unificazione del paese: “Divisi saremmo stati spazzati via dalla storia. Discutiamo e battagliamo, ma ciascuno deve sempre ricordare di qualcosa di più grande, che è la nostra nazione e la nostra patria, e se saremo uniti sapremo vincere le sfide che ci attendono”.
Anche a Collepasso l’Amministrazione Comunale ha deciso di festeggiare degnamente l’anniversario.
La solenne celebrazione dell’evento si terrà nel corso del Consiglio Comunale, convocato per giovedì 17 marzo, alle ore 16.00, in Piazza Dante (in caso di maltempo, presso la Sala Riunioni della Scuola Elementare).
In apertura, il Coro “Voci in…Canto”, diretto dal Maestro Francesco Faiulo e accompagnato da Danilo Cacciatore, canterà inni nazionali e patriottici.
Nell’occasione, sarà conferita la cittadinanza onoraria a due illustri cittadini salentini: il prof. Antonio Fino (1944), docente di Storia Contemporanea e già Preside, dal 2001 al 2008, della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università del Salento, che ha vissuto gli anni della sua infanzia (1945-1956) a Collepasso, e il noto regista Edoardo Winspeare (1965), autore, tra gli altri, di “Pizzicata”, “Sangue vivo”, “Il miracolo”, “I galantuomini”, che, seppur in una veste inconsueta, ha interpretato la parte dell’aristocratico barone Nisco nel recente film di Mario Martone, “Noi credevamo”, sui moti del Risorgimento.
Non è casuale la decisione odierna di conferire la cittadinanza onoraria ai due illustri personaggi.
Con questa decisione, condivisa da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, l’Amministrazione comunale intende celebrare degnamente questo 150° anniversario, esaltando alcune caratteristiche italiane più apprezzate nel mondo: la cultura e l’arte. Al contempo, intende delineare percorsi e obiettivi ambiziosi per la nostra piccola comunità, coinvolgendo personaggi significativi della cultura nella prospettiva di una comunità attrattiva, vivace, solidale, attiva.
Per i prossimi giorni, l’Amministrazione ha programmato altre iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Cito le più significative.
Sabato 26 marzo, presentazione del libro “Percorso storico del Tricolore italiano”, a cura del Col. Antonio Cesari, che apre la Mostra della Bandiera Italiana, dal 26-30 marzo, presso il Palazzo Baronale.
Domenica 27 marzo, alle ore 9.00, il Trofeo ciclistico dell’Unità d’Italia, valido per il Giro della Provincia di Lecce, degli Allievi nazionali (15 e 16 anni).
Domenica 3 aprile, in piazza Dante, ore 19.00, Festa dell’Unità d’Italia.
Venerdì 8 aprile, in mattinata, presentazione del libro di Antonio Caprarica (giornalista RAI) “C’era una volta in Italia. In viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell’Unità”.
Il 2 giugno, presentazione e svolgimento dei lavori scolastici.
Vorrei che, almeno per un giorno, anche a Collepasso deponessimo le armi della contrapposizione politica ed elettorale e ci sentissimo tutti quanti solo e semplicemente “italiani”.
Viva l’Unità d’Italia! Viva l’Italia unita!

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Pantaleo Gianfreda
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