Buona Pasqua di Pace e di Risurrezione…

24 Aprile 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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V. foto “Via Crucis in costume”
Auguro Buona Pasqua con le significative parole di don Tonino, del quale il 20 aprile scorso si è ricordato il 18° anniversario della morte, e il testo di una bella canzone di Francesco Guccini, “Dio è morto”, cantata anche dai “Nomadi”. Colgo l’occasione per pubblicare le foto, opera dell’ottima Roberta Mandorino, della “Via Crucis in costume” tenutasi domenica 18 aprile u.s.. Una bella manifestazione, ben organizzata dall’omonimo Comitato presieduto da Aldo Mastria, che ha visto la partecipazione di ben 150 figuranti e ha fatto rivivere momenti di intensa spiritualità e commozione.
Buona Pasqua!


 

Buona Pasqua di Pace e di Risurrezione…
 
“Buona Pasqua!
anche i macigni vengono rimossi dai sepolcri
Vorrei che potessimo liberarci dai macigni
che ci opprimono, ogni giorno:
Pasqua è la festa dei macigni rotolati.
E’ la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell’orto,
videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno.
Una pietra enorme messa all’ imboccatura dell’anima
che non lascia filtrare l’ossigeno,
che opprime in una morsa di gelo;
che blocca ogni lama di luce,
che impedisce la comunicazione con l’altro.
E’ il macigno della solitudine, della miseria, della malattia,
dell’odio, della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate.
Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno,
la fine degli incubi, l’inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi
e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro,
si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto,
si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo”.
 
don Tonino Bello, profeta di Pace
 
——-
 
Dio è morto
 
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell’ estate dio è morto…
 
Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede,
nei miti eterni della patria o dell’eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
e un dio che è morto,
nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto…
 
Ma penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,
ad un futuro che ha già in mano,
a una rivolta senza armi,
perché noi tutti ormai sappiamo
che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,
in ciò che noi crediamo dio è risorto,
in ciò che noi vogliamo dio è risorto,
nel mondo che faremo dio è risorto…
 
Francesco Guccini  

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Pantaleo Gianfreda
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