La “vexata quaestio” dell’Ufficio Tecnico comunale. Il “caos” continua: il “rinominato” Dirigente rifiuta l’incarico

20 Ottobre 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Nuovo capitolo nella lunga telenovela del martoriato e contestato Ufficio Tecnico Comunale di Collepasso.

Le scarne notizie che si possono acquisire dagli atti pubblicati nell’Albo Pretorio on line delineano i contorni di un nuovo “giallo” (un vero caos, per la verità!) attorno alla vexata quaestio dell’Ufficio Tecnico. Forse mai locuzione latina – nella sua illuminante sintesi – fu più appropriata. In due sole parole viene sintetizzato un concetto che in italiano potremmo esprimere come “questione complessa e controversa, problema molto discusso e non ancora risolto”.

Un Ufficio che, a quanto pare, “scotta”… forse “brucia”… se prima, nell’ottobre 2016, il titolare arch. Fernando Montagna ha preferito una “casetta piccolina in Canada” invece del posto fisso e della comoda casa nel paese natìo… poi, la nomina di altro tecnico, l’ing. Renato Del Piano, per il periodo 13.10-31.12.2016 e la sua rinuncia a fine incarico… poi, il 29.12.2016, la rinuncia all’incarico da parte dell’arch. Francesca Fasano… infine, in pari data, l’assunzione dell’ing. Fabio Minerva per il periodo 30.12.2016-16.10.2017… e oggi, dopo la proroga dell’incarico, anche la rinuncia di quest’ultimo!

Veniamo alle ultime vicende. Il Tecnico titolare torna pochi giorni fa dal lontano Canada e chiede la proroga (l’ultima possibile) del periodo di aspettativa sino al 16.10.2018. La Giunta, il 12 ottobre, ne prende atto con delibera n. 171. In pari data, con delibera 172, procede alla proroga dell’incarico all’ing. Fabio Minerva per il periodo 17.10.2017-16.10.2018. Poi, improvvisamente, non si sa per quali arcani misteri, la situazione precipita. Il “rinominato” (e, per la verità, poco “rinomato”) non si presenta al lavoro e comunica all’Amministrazione “la volontà di non accettare la proroga dell’incarico”. Ieri, giovedì 19 ottobre, la Giunta prende atto del “gran rifiuto” con delibera 177. Con successiva (178), avvia la procedura prevista dalla legge per la copertura del posto. Nel frattempo, non potendo l’Ufficio essere sguarnito di figura dirigenziale, con successiva delibera (179), approva l’assunzione d’urgenza per un breve periodo (19.10-17.11.2017) dell’ing. Daniele Greco, al quale il Sindaco assegna le funzioni dirigenziali. Il povero “cireneo”, che da anni ha una convenzione con il Comune per le vicende delle sanatorie degli abusi edilizi, accetta di “caricarsi la croce”. L’aveva fatto, in un momento di emergenza, già nello scorso mese di settembre, seppur per soli tre giorni, dimostrando efficienza e tempestività nella soluzione di vari problemi pendenti.

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Insomma, un caos totale! Tutti se ne scappano dall’Ufficio Tecnico di Collepasso. Perché?!? Cosa nasconde quell’Ufficio? Cosa c’è di tanto “scottante”… se tutti “si scottano” e “scappano”?!?

Ahhhh… se l’ex sindaco Vito Perrone, ora “in fuga” dalle sue responsabilità (forse anche dai suoi “rimorsi”?!?), anche lui costrettosi ad un “volontario esilio” dalla vita amministrativa, avesse ascoltato anni fa i miei consigli e perplessità circa l’assunzione del Montagna già sin dai primi incarichi temporanei!!! Con le sue (e anche di altri “sodali” presenti e passati… ora tutti senza futuro!) scelte poco assennate e clientelari, l’ex sindaco non solo ha distrutto il centrosinistra locale, ma ha anche “devastato” un Ufficio centrale e determinante nell’attività di un Comune. Alle responsabilità dell’”ex tutto” (ex sindaco, ex vicesindaco, ex assessore, ex consigliere), aggiungasi poi l’ignavia, l’incompetenza, le complicità e le “coperture” degli attuali amministratori che governano da oltre sei anni… e “la frittata è fatta”! Amari e ipocriti i tanti e “coccodrilleschi”… “Pantaleo, avevi ragione!”… che “piovono” ora da ogni parte politica e sociale!

Spiace la vicenda umana – ed anche il dramma familiare – di chi è stato costretto ad “autoesiliarsi” in un Paese lontano. Non certamente per “piacere turistico”. Probabilmente per problematiche serie, sinora non del tutto note, di cui lo stesso si è reso responsabile. Vi sono responsabilità dell’arch. Montagna non ancora ben chiare e definite, che saranno gli Organi preposti ad individuare ed eventualmente perseguire. Vi sono, però, chiare ed indiscutibili responsabilità politiche e morali di amministratori vecchi e nuovi, che per loro inettitudine e miopia hanno portato l’Ufficio tecnico allo sfascio. E di questo “sfascio” sono solo i cittadini a subirne le drammatiche conseguenze… perché gli interessi diretti e personali di Lor Signori risultano sempre, “sotto ogni cielo”, di rapida soluzione da parte di quell’Ufficio (basterebbe consultare di tanto in tanto l’Albo pretorio on line per rendersene conto).

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E mentre nell’attuale, incerta e inetta Amministrazione si pensa a riposizionamenti politici personali in vista delle elezioni politiche della prossima primavera e con uno sguardo rivolto ai futuri assetti amministrativi – all’assessore Mastria che aderisce al partito di Berlusconi, pochi giorno dopo ha “risposto” il sindaco Menozzi, riaffermando la sua fedeltà a Fitto con la nomina nella Direzione provinciale di “Direzione Italia” (partitino dei “resistenti” fittiani), ecc. – i problemi di Collepasso incancreniscono e i cittadini (“stendo un velo pietoso” sull’inesistente opposizione), ignari e assenti dalla vita politica e amministrativa del paese, … “vissero felici e contenti”!

Pantaleo Gianfreda


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