Malerba, campione per un mal di schiena

17 Febbraio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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michele_malerbaIl 19enne di Collepasso lo scorso anno conquistò il bronzo all’Europeo juniores di Praga. «A quattro anni andai in piscina per curare la schiena. Adesso gareggio con Magnini». La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 17 febbraio, nella sezione Sport, dedica nelle sue prime due pagine grande risalto, con lunghi articoli e foto, a due “fenomeni” sportivi collepassesi: il giovane campione italiano di nuoto Michele Malerba e la squadra femminile della Luna Blu, imbattuta dall’inizio del campionato in serie D. Pubblico i due articoli per rendere il giusto onore al promettentissimo Michele e alle strepitose ragazze della Luna Blu, che stanno, a loro volta, “onorando” il nome di Collepasso (p. gianfreda)

Tutto il mondo, o quasi, in una vasca. È il caso del nuotatore salentino Michele Malerba. Il bronzo dei 200 dorso ad eurojuniores di Praga 2009 è fresco tesserato con il club romano della Larus del campione Filippo Magnini, ma si allena nella vasca di Maglie e gareggia e confeziona tempi italiani nelle competizioni regionali di Puglia. In pratica il dorsista leccese di Collepasso cresce in casa propria per garantirsi un futuro tra i big, continuando ad allenarsi con il primo club che lo ha lanciato della Fimco Sport Maglie.

«Il mio obiettivo è quello di continuare a crescere e studiare per la maturità – afferma Malerba, 19 anni compiuti il 7 febbraio scorso e studente dall’istituto Geometri “Meucci” di Casarano – Ora mi alleno qui nel mio habitat col mio allenatore Giovanni Gigante, cercando tempi importanti nelle fasi regionali. Con la Larus abbiamo conquistato a Roma le finali per la coppa Brema, che si terrà a marzo a Biella. In questi mesi ho ricevuto il benvenuto del campione Magnini, anche se ancora non mi è capitato di gareggiarci in staffetta perché è mancato per impegni a Manchester con la nazionale. Mi entusiasma l’idea di averlo come compagno di squadra».

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È iniziata la preparazione in vista dei campionati primaverili giovanili e assoluti di marzo e aprile a Riccione. Nelle ultime qualificazioni regionali i tempi sono stati “appesantiti” dai carichi di lavoro e dall’abolizione dei costumoni.

«È partita la rivoluzione, che regalerà sorprese dopo l’eliminazione dalle gare dei costumi grandi, che regalavano dei vantaggi soprattutto per i più grossi – afferma Malerba – Per quanto mi riguarda alle ultime qualificazione ho chiuso con tempi sotto-tono soprattutto nei 50 e 100 farfalla. Ma scaturiti dalla rivoluzione e dalla pesantezza derivata dalla preparazione. Ma stiamo lavorando per la primavera».

«Sono arrivato in piscina a 4 anni per curare un problema alla schiena – racconta il campioncino salentino arrivato a sancire la collaborazione tra la Larus Nuoto e la Fimco Maglie -. Poi ogni giorno sono cresciuto e mi sono appassionato a questa disciplina, che ha superato di gran lunga il calcio. Giocavo come libero difensivo, mentre mio fratello Manuel continua a giocare da centrocampista negli allievi del Parabita, oltre a praticare la piscina due volte a settimana in vasca».

Mamma Maria Rita ha dovuto accettare la scommessa fatta tra papà Leonardo ed il figlio Michele. Si tratta del piccolo piercing sul naso. «È la vittoria di una scommessa con mio padre che non voleva che lo portassi», dice l’aspirante geometra del nuoto azzurro.

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Ma continua a seguire il calcio come tifoso. «Tifo Lecce e Juve, ma il mio sport, il mio hobby e la mia vita è solo nuotare. Non sono fidanzato ed è possibile, che l’amore della mia vita giunga dalla piscina. Il sogno? Far parte della nazionale maggiore ed arrivare alle Olimpiadi. Intanto provo a prendermi la maturità come geometra e poi arrivare ad iscrivermi all’albo dei geometri».

Ma l’idolo di molti baby salentini regala dei consigli ai suoi amici. «Ai ragazzi di 15-17 anni dico di impegnarsi, perché i risultati ripagano dei tanti sacrifici – incoraggia Malerba -. Per i successi ringrazio la mia famiglia, la mia società ed il mio tecnico Giovanni Gigante, che mi sprona in qualsiasi momento ad allenarmi con intensità. È la continuità il segreto del campione. Ma devo migliorare sulla tecnica, che mi può far limare i secondi».  


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Pantaleo Gianfreda